Impugnazione del matrimonio per mancanza di consenso

Giuseppe Buffone

Inquadramento

Il matrimonio può anche essere impugnato in ragione della nullità derivante dalla radicale assenza di consenso. Come può ad esempio accadere nel caso di matrimonio celebrato in altro Stato ma senza il carattere della serietà (c.d. matrimonio ioci causa).

Formula

TRIBUNALE DI 1 ....

RICORSO EX ARTT. 473-bis.12 e ss. c.p.c., 117 c.c.

OGGETTO DELLA DOMANDA

Impugnazione di matrimonio

(PARTE ATTRICE)

Nome: ...

Cognome: ...

Luogo e data di nascita: ...

Cittadinanza: ...

Residenza (o domicilio/dimora): ...

Codice fiscale: ...

con l'Avv. ... (nome, cognome, codice fiscale, PEC)

Giusta procura alle liti ....

CONTRO

(PARTE CONVENUTA)

Nome: ...

Cognome: ...

Luogo e data di nascita: ...

Cittadinanza: ...

Residenza (o domicilio/dimora): ...

Codice fiscale: ....

CON L'INTERVENTO DEL PUBBLICO MINISTERO

Esposizione dei fatti e degli elementi di diritto sui quali la domanda si fonda

ESPOSIZIONE DEI FATTI

In data ..., le parti si recavano in viaggio di vacanza a Las Vegas.

All'esito di una serata di svago e divertimento, sotto l'effetto di alcool, le parti, per mero gioco, contraevano matrimonio, in costumi di scena, a Las Vegas, presso ... (c.d. wedding chapel), con la presenza di ..., reverendo di turno.

Al rientro in Italia, parte attrice scopriva che la convenuta aveva trascritto il succitato matrimonio, assolutamente inidoneo a considerarsi atto matrimoniale, poiché contratto esclusivamente per gioco e senza alcun consenso valido.

Il matrimonio è invalido per le ragioni che si vanno ad esporre e pertanto se ne chiede l'annullamento.

Altri elementi in fatto (principali o secondari) importanti per la controversia: (...)

Non è ancora trascorso un anno dalla celebrazione del matrimonio.

IN DIRITTO 2

Il matrimonio contratto all'estero e, in particolare, negli Stati Uniti, è valido in Italia, a prescindere dalla trascrizione (App. Lecce n. 98/2014). Ma deve trattarsi di vincolo celebrato con il carattere della serietà e non ioci causa. In quest'ultimo caso, mancando un valido consenso matrimoniale, l'atto è radicalmente nullo.

È quanto è accaduto nel caso di specie ....

Nel caso di specie, si osserva inoltre quanto segue ....

PER QUESTI MOTIVI

Voglia il Presidente designare il Giudice relatore e fissare l'udienza di prima comparizione delle parti assegnando il termine per la costituzione del convenuto, per sentir pronunciare, all'esito del procedimento, le seguenti

CONCLUSIONI

Voglia il Tribunale adito, contrariis reiectis, così pronunciarsi:

Dichiarare l'annullamento/la nullità del matrimonio iscritto/trascritto nei registri dello Stato Civile del Comune di ..., anno ..., parte ..., n. ..., serie ..., con ogni effetto di legge e i conseguenti adempimenti all'Ufficiale di Stato civile;

Condannare la (parte convenuta) alle spese del processo, da distrarsi in favore del difensore antistatario.

INDICA

i mezzi di prova di cui l'attore intende avvalersi e ne chiede l'ammissione,

OFFRE

i seguenti documenti in comunicazione e ne chiede l'acquisizione.

Atto di matrimonio ...;

...;

....

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

[1] 1. Il procedimento è di competenza del Tribunale ordinario ex art. 9 c.p.c., adito per territorio secondo le regole di cui all'art. 18 c.p.c. Il Tribunale decide in composizione collegiale e con la partecipazione del Pubblico Ministero.

[2] 2. Individuare la causa di invalidità prevista dalla legge.

Commento

Rito applicabile

Il d.lgs. n. 149/2022 ha modificato il codice di procedura civile prevedendo, in particolare, nuove disposizioni nel libro II, titolo VI-bis ove sono state introdotte: «Norme per il procedimento in materia di persone, minorenni e famiglie», c.d. pPMF). Quanto al campo di applicazione del nuovo rito unitario – che non è più un procedimento speciale – l'art. 473-bis c.p.c. prevede che le disposizioni contenute nel nuovo titolo IV-bis si applichino a tutti i procedimenti (di natura contenziosa) relativi allo stato delle persone, ai minorenni e alle famiglie di competenza del Tribunale ordinario, di quello per i minorenni e del Giudice tutelare, salvo che non sia diversamente stabilito e salve le esclusioni espressamente indicate dallo stesso articolo. 

Gli artt. 117-129-bis c.c. introducono norme tese a regolare la categoria della invalidità matrimoniale che nella rubrica della sezione V, del capo III del libro I, è denominata “Della nullità del matrimonio”. Come ha, però, chiarito la prevalente Dottrina, il riferimento alla «nullità» è atecnico ed è stato utilizzato per effetto dell'attrazione esercitata dalla disciplina canonistica, la quale conosce ipotesi di nullità, ignorando l'annullabilità. Occorre poi considerare l'uso promiscuo della terminologia adottata dal legislatore: è, quindi, corretto aderire alla tesi per cui, caso per caso, occorre qualificare il tipo di azione esercitata, in ragione delle regole generali sottese alla validità dei negozi: nel caso di cui all'art. 120 c.c., ad esempio, l'opinione prevalente è nel senso che si tratti di una ipotesi di annullabilità. In punto di teoria generale, la Dottrina suole distinguere: il matrimonio inesistente, in cui difettano i presupposti minimi per riconoscere il matrimonio come atto (si pensi al caso dell'unione celebrata dagli sposi senza l'ufficiale di stato civile); il matrimonio nullo, in cui si registra la violazione di una norma imperativa (si pensi al matrimonio celebrato senza stato libero); il matrimonio annullabile, in cui la violazione riguarda vizi sanabili (si pensi al vizio di volontà); il matrimonio irregolare, in cui la violazione della norma non afferisce al piano della validità (si pensi al matrimonio celebrato in violazione del divieto temporaneo di nuove nozze).

Il matrimonio è impugnabile in primo luogo dal coniuge. Il regime di impugnazione però dipende dal tipo di patologia che si fa valere. I casi sono quelli che seguono.

1) Il matrimonio è stato celebrato in violazione delle regole cogenti in materia di età (art. 84); si chiede l'annullamento del matrimonio. La relativa azione di annullamento può essere proposta personalmente dal minore non oltre un anno dal raggiungimento della maggiore età. La domanda, proposta dal genitore o dal Pubblico Ministero, deve essere respinta ove, anche in pendenza del giudizio, il minore abbia raggiunto la maggiore età ovvero vi sia stato concepimento o procreazione e in ogni caso sia accertata la volontà del minore di mantenere in vita il vincolo matrimoniale.

2) Il matrimonio è stato celebrato in violazione della regola fondamentale concernente la libertà di stato (art. 86); si chiede che il matrimonio venga dichiarato nullo. In virtù dell'art. 124 c.c., il coniuge può in qualunque tempo impugnare il matrimonio o l'unione civile tra persone dello stesso sesso dell'altro coniuge; se si oppone la nullità del primo matrimonio, tale questione deve essere preventivamente giudicata (art. 124 c.c., così modificato dall'art. 1, comma 33, l. n. 76/2016).

3) Il matrimonio è stato celebrato in violazione delle regole in materia di vincoli di parentela e adozione (art. 87); si chiede che il matrimonio venga dichiarato nullo. Quanto alla violazione della norma in parola, giova ricordare che la nullità non si estende al matrimonio celebrato tra affini in linea retta, zii e nipoti, affini in linea collaterale, dove si sarebbe potuta accordare l'autorizzazione: in questo caso, infatti, il matrimonio non può essere impugnato dopo un anno dalla celebrazione ed è meglio discorrere, dunque, di annullabilità.

4) Il matrimonio è stato celebrato in violazione delle regole in materia di delitto (art. 88). Si chiede che il matrimonio venga dichiarato nullo.

5) Il matrimonio è nullo ex art. 68 c.c. (ciò accade quando il matrimonio contratto dal coniuge della persona colpita da dichiarazione di morte presunta sia inficiato dal ritorno di quest'ultima).

6) Il matrimonio è contratto da persona in stato di interdizione per infermità mentale, ex art. 119 c.c.: se ne chiede l'annullamento.

7) Il matrimonio è stato contratto da persona incapace di intendere e volere ex art. 120 c.c.: se ne chiede l'annullamento. L'azione può anche essere proposta su iniziativa del rappresentante della persona incapace (amministratore di sostegno).

8) Il matrimonio è viziato ex art. 122 c.c.: il consenso è stato estorto con violenza; il consenso è stato determinato da timore di eccezionale gravità derivante da cause esterne allo sposo; il consenso è stato dato per effetto di errore sull'identità della persona o di errore essenziale su qualità personali dell'altro coniuge.

9) Il matrimonio è simulato ex art. 123 c.c. L'azione non può essere proposta decorso un anno dalla celebrazione del matrimonio ovvero nel caso in cui i contraenti abbiano convissuto come coniugi successivamente alla celebrazione medesima.

10) Il matrimonio può anche essere impugnato in ragione della nullità derivante dalla radicale assenza di consenso. Come può accadere nel caso di matrimonio celebrato in altro Stato ma senza il carattere della serietà (c.d. matrimonio ioci causa). Il matrimonio contratto all'estero e, in particolare, negli Stati Uniti, è valido in Italia, a prescindere dalla trascrizione (App. Lecce n. 98/2014). Ma deve trattarsi di vincolo celebrato con il carattere della serietà e non ioci causa. In quest'ultimo caso, mancando un valido consenso matrimoniale, l'atto è radicalmente nullo.

L'azione di invalidità potrebbe essere promossa mentre già pende l'azione di separazione. La giurisprudenza, al riguardo, ha chiarito che la promozione del giudizio di nullità del matrimonio non incide sulla proponibilità o procedibilità della domanda di separazione personale dei coniugi, né determina l'obbligo di sospendere il relativo procedimento, ma spiega effetto su quest'ultimo solo quando, in pendenza dello stesso, anche in grado d'appello, sopravvenga una pronuncia definitiva che dichiari detta nullità. In tale situazione, per quanto riguarda i rapporti fra i coniugi, i quali non abbiano chiesto l'adempimento di alcuno degli obblighi che discendono dal matrimonio, si determina la cessazione della materia del contendere, tenuto conto, pure in ipotesi di conversione del rapporto nullo in matrimonio cosiddetto putativo, del difetto di un interesse giuridicamente apprezzabile a chiedere un accertamento della responsabilità della separazione (Cass. n. 259/1981). Per quanto riguarda, invece, i rapporti con la prole, il Giudice della separazione conserva il potere-dovere di provvedere sugli effetti che derivino da detto matrimonio putativo (Cass. n. 1762/1975).

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