Accordo di divorzio concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita (senza figli minorenni, maggiorenni non autosufficienti o portatori di handicap)

Alessandro Simeone
Aggiornato da Francesco Bartolini

Inquadramento

La negoziazione assistita familiare è un procedimento non contenzioso con cui le parti si impegnano a cooperare tra di loro, secondo principi di buona fede, correttezza, lealtà e trasparenza al fine di addivenire ad una soluzione concordata per la loro separazione personale, il loro divorzio o le modifiche di precedenti condizioni di separazione o divorzio. Si distingue da quella “generica” ex art. 2, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014 sia per la presenza obbligatoria di almeno un avvocato per parte, sia per il necessario intervento del Pubblico Ministero che deve prestare il suo nulla osta all’adempimento delle pattuizioni concordate. Ove la coppia non abbia figli (comuni) minorenni, maggiorenni, non economicamente autosufficienti o portatori di handicap grave, espletata la negoziazione, le intese dei coniugi debbono essere trasfuse in un accordo cui deve essere apposta la sottoscrizione di entrambe le parti autenticata dagli avvocati, i quali hanno altresì l'onere di certificare che le intese raggiunte siano conformi alle norme imperative e all'ordine pubblico. L'accordo deve essere poi trasmesso con modalità telematiche, da almeno uno degli avvocati, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente, per il rilascio del nulla osta e, ottenuto questo, in copia al Comune ove il matrimonio è stato trascritto o iscritto nonché al consiglio dell'ordine degli avvocati presso cui uno dei professionisti è iscritto.

Formula

ACCORDO PER LA CESSAZIONE DEGLI EFFETTI CIVILI 1 /SCIOGLIMENTO DEL MATRIMONIO 2EX ART. 6, D.L. N. 132/2014, CONV. IN L. N. 162/2014 (SENZA FIGLI MINORENNI, MAGGIORENNI NON ECONOMICAMENTE AUTOSUFFICIENTI, MAGGIORENNI PORTATORI DI HANDICAP GRAVE)

...., nato a .... ( ....), il .... (C.F. ....), residente a .... ( ....), in via ...., con l'assistenza 3 dell'Avv. .... (C.F. …., PEC ….), nel cui studio in …. è elettivamente domiciliato

e

...., nata a .... ( ....), il .... (C.F. ....), residente a .... ( ....), in via ...., con l'assistenza dell'Avv. .... (C.F. …., PEC ….), nel cui studio in …. è elettivamente domiciliata

PREMESSO CHE

–  .... e .... hanno contratto matrimonio concordatario/civile, in .... ( ....), in data ...., adottando il regime patrimoniale della comunione/separazione dei beni;

– il matrimonio è stato trascritto 4 /iscritto 5 nei Registri dello Stato Civile del Comune di ...., anno ...., serie ...., p. ...., n. .... 6;

– dall'unione non sono nati figli/sono nati ...., a .... ( ....), in data .... e ...., a .... ( ....), in data ...., maggiorenni economicamente autosufficienti 7;

– i coniugi si sono separati in data ...., giusta verbale omologato in data ...., dal Tribunale di .... 8 /sentenza di separazione personale n. .... del Tribunale di ...., passata in giudicato in data .... 9 /accordo di separazione consensuale concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita, munito dell'autorizzazione/nulla osta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di ...., in data .... /accordo concluso innanzi all'Ufficiale di Stato civile del Comune di ...., ex art. 12, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014;

– le parti, debitamente informate in merito, ai sensi e per gli effetti dell'art. 6, d.l. n. 132/2014, hanno sottoscritto, unitamente ai rispettivi difensori, convenzione di negoziazione assistita in data ....;

– gli avvocati hanno tentato invano di conciliare le parti ex art. 6, comma 3, d.l. n. 132/2014 e le hanno informate della possibilità di esperire la mediazione familiare;

TUTTO CIÒ PREMESSO

.... e ...., con la presenza e l'assistenza degli avvocati rispettivamente nominati, hanno posto in essere la negoziazione assistita richiesta dalla norma e

DICHIARANO

– che la loro separazione personale risale al ....;

– che la comunione materiale e spirituale non è, da allora, mai stata ricostituita e che non può essere mantenuta o ricostituita e che sussistono pertanto gli estremi di cui all'art. 3, n. 2), lett. b);

– di voler far cessare gli effetti civili del matrimonio/sciogliere il matrimonio tra di loro contratto;

– che la cessazione degli effetti civili/scioglimento del matrimonio tra di loro contratto in ...., il .... (matrimonio trascritto/iscritto nei Registri dello Stato Civile del Comune di ...., anno ...., serie ...., p. ...., n. ....) avviene alle seguenti

CONDIZIONI

1. Assegno di divorzio

...., verserà, in via anticipata entro il giorno .... di ogni mese, a titolo di assegno divorzile a favore di ...., l'importo mensile di Euro ...., al domicilio bancario di ....; importo sottoposto a rivalutazione ex indici ISTAT, prima rivalutazione mese di .... anno ...., base mese di ...., anno ....;

OPPURE

Le parti dichiarano di essere economicamente indipendenti e di non svolgere alcuna reciproca domanda di contribuzione e di avere definito ogni reciproco rapporto di ordine economico/patrimoniale non avendo, perciò, nulla da pretendere l'uno dall'altra.

OPPURE

A titolo di una tantum, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 5, l. 898/1970, .... si obbliga a versare a .... l'importo di Euro .... con le seguenti modalità 10

2. Altre pattuizioni (eventuale) 11

....

3. Spese legali

Ciascun coniuge provvederà al pagamento dei propri oneri di difesa.

***

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 6, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014 si conviene tra le parti che:

a) sia onere dell'Avv. .... trasmettere 12 il presente accordo, munito della relativa documentazione, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di ...., per il rilascio di nulla osta;

b) sia onere dell'Avv. .... 13 trasmettere, entro 10 giorni dalla comunicazione dell'avvenuto rilascio di nulla osta, all'Ufficiale dello Stato Civile del Comune di ...., quale Comune nel quale il matrimonio è stato trascritto/iscritto, copia autenticata del presente accordo munito del nulla osta;

c) sia onere dell'Avv. .... trasmettere, copia autenticata del presente accordo munito del nulla osta al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di ...., autorizzando sin d'ora le parti la trasmissione 14;

Luogo e data ....

Firma ....

Io sottoscritto Avvocato ...., ex art. 5, d.l. n. 132/2014 convertito con modifiche in l. n. 162/2014, certifico che la sottoscrizione che precede è autentica ed è stata apposta in mia presenza da .....

Firma Avv. ....

Luogo e data ....

Firma ....

Io sottoscritto Avv. ...., ex art. 5, d.l. n. 132/2014 convertito con modifiche in l. n. 162/2014, certifico che la sottoscrizione che precede è autentica ed è stata apposta in mia presenza da .....

Firma Avv. ....

***

L'Avv. .... e l'Avv. .... dichiarano che il presente accordo di separazione è conforme alle norme imperative e all'ordine pubblico, ai sensi dell'art. 5, comma 2, d.l. n. 132/2014.

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

Firma Avv. ....

L'Avv. .... e l'Avv. .... dichiarano che l'una tantum divorzile contenuta nel presente accordo, ai sensi dell'art. 5, l. n. 898/1970, è equa.

Firma Avv. ....

Firma Avv. ....

***

Le parti concordano che il presente accordo sarà trasmesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di .... unitamente ai seguenti documenti: 1) Atto integrale di matrimonio 15; 2) Certificato di residenza di ....; 3) Stato di famiglia di ....; 4) Certificato di residenza di ....; 5) Stato di famiglia di ....; 6) Copia autentica del verbale di separazione consensuale e del decreto di omologa/Copia autentica sentenza di separazione personale munito dell'attestazione del passaggio in giudicato/Copia autenticata dell'accordo di separazione personale concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita munita dell'autorizzazione della Procura della Repubblica/concluso innanzi all'Ufficiale di Stato civile del Comune di ...., ex art. 12, d.l. n. 132/2014; 7) Dichiarazione dei redditi degli ultimi 3 anni di .... (se richiesti); 8) Dichiarazione dei redditi degli ultimi 3 anni di .... (se richiesti); 9) Documentazione attestante l'autosufficienza economica dei figli 16; 10) Originale/copia convenzione negoziazione assistita (se richiesta).

Firma Avv. ....

Firma Avv. ....

[1] [1]Nel caso di matrimonio concordatario.

[2] [2]Nel caso di matrimonio religioso.

[3] [3]L'attività del difensore non è di rappresentanza in senso tecnico ma di assistenza. Per tale motivo non è necessario il rilascio di procura, ancorché non manchino, sul punto, voci dissonanti.

[4] [4]Per il caso di matrimonio concordatario.

[5] [5]Per il caso di matrimonio religioso.

[6] [6]Dati non richiesti a pena di nullità dell'atto, ricavabili dall'atto integrale di matrimonio.

[7] [7]Le generalità dei figli devono comunque essere indicate anche se sono maggiorenni economicamente autosufficienti.

[8] [8]Il termine per il divorzio è semestrale in caso di separazione consensuale, di accordo di separazione concluso, ex art. 12, d.l. n. 132/2014, innanzi all'Ufficiale di Stato Civile ovvero a seguito di convenzione di negoziazione assistita ex art. 6, d.l. n. 132/2014; in quest'ultimo caso il termine semestrale decorre dall'autorizzazione del P.M. (Trib. Torino 1° ottobre 2018).

[9] [9]È sufficiente che sia passata in giudicato la sentenza parziale che ha pronunziato la separazione personale o il capo della sentenza definitiva che abbia pronunziato la separazione personale. Nell'ipotesi di separazione giudiziale il termine per il divorzio è annuale, decorrente dall'udienza ex art. 473-bis.21 c.p.c.

[10] [10]Le parti possono anche prevedere la corresponsione di un importo una tantum divorzile che, per produrre l'effetto tombale, deve essere dichiara equa dagli avvocati (art. 6, comma 3-bis, d.l. n. 132/2014 conv. in l. n. 162/2014).

[11] [11]Le parti possono regolare altri aspetti della loro vita non direttamente ricollegabili alle condizioni essenziali del divorzio (assegnazione, assegno) inserendo pattuizioni che solo incidentalmente hanno la loro ragione di essere nella separazione (p.e.: messa in vendita di immobili comuni; regolamentazione dell'utilizzo di abitazioni differenti dalla casa coniugale). Possono anche, qualora non lo avessero fatto prima, procedere alla divisione dei beni ricadenti nel pregresso regime di comunione legale, sciolta ex lege al momento della loro separazione personale. Se l'accordo prevede atti soggetti a trascrizione, la sottoscrizione delle parti deve essere autenticata da pubblico ufficiale a ciò autorizzato, non essendo sufficiente l'intervento dei soli avvocati (Cass. n. 1202/2020). Si ritiene che, anche per tali atti, valga il regime di esenzione di cui all'art. 19, l. n. 74/1987 (cfr. Risoluzione Agenzia Entrate 16 luglio 2015, n. 65/E). Con l'accordo si possono prevedere patti di trasferimento immobiliare solo con effetti obbligatori (art. 6, comma 3, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014.

[12] [12]L'accordo munito dell'autorizzazione verrà trasmesso in via telematica dal procuratore della Repubblica a entrambi gli avvocati delle parti (art. 6, comma 2-bis, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014).

[13] [13]È sufficiente che la copia autenticata sia inviata da uno solo dei due avvocati, pur rimanendo solidale la responsabilità derivante dall'omesso invio, sanzionato con la sanzione amministrativa da Euro 2.000,00 a Euro 10.000,00.

[14] [14]L'accordo, munito dell'autorizzazione, è trasmesso dagli avvocati al consiglio dell'ordine presso cui uno dei due avvocati è iscritto. Il Consiglio dell'Ordine cura la conservazione dell'accordo ed è autorizzato a rilasciarne copia autentica alle parti o ai difensori che lo hanno sottoscritto.

[15] [15]Vedi nota 10.

[16] [16]Alcune Procure non richiedono alcun certificato. Si tratta di documentazione che varia da Tribunale a Tribunale.

Commento

La negoziazione assistita è una procedura a carattere non contenzioso, con cui le parti si obbligano a cooperare in buona fede e con lealtà per la risoluzione “in via amichevole” di una “loro controversia”. Per alcune (ma non tutte) le controversie in materia familiare, il legislatore ha previsto una forma particolare di negoziazione assistita, espressamente disciplinata dall'art. 6, d.l. n. 132/2014, che si distingue da quella “generale”, giacché prevede la presenza obbligatoria di almeno un avvocato per parte e il successivo intervento obbligatorio del Pubblico Ministero, il cui nullaosta o autorizzazione costituisce condizione di efficacia dell'eventuale accordo raggiunto.

Non possono essere risolti con la negoziazione assistita familiare i divorzi basati su cause diverse dalla pregressa separazione (ad esempio, divorzio per matrimonio rato e non consumato) giacché l'art. 6, d.l. n. 132/2014 richiama solo l'art. 3, n. 2, lett. b), l. n. 898/1970; in particolare non potrà utilizzarsi il procedimento di negoziazione assistita per i divorzi in applicazione di normativa di Stato estero, exReg. UE n. 1259/2010 (Trib. Torino 1 giugno 2018). A partire dal 22 giugno 2022, la negoziazione assistita familiare può essere utilizzata anche per la soluzione consensuale delle modalità di affidamento e mantenimento di minorenni nati fuori dal matrimonio, delle modalità di mantenimento dei figli maggiorenni, indipendentemente dal vincolo di coniugio dei genitori nonché per la determinazione degli alimenti (art. 1, comma 35, l. n. 206/2021).

La negoziazione familiare può iniziare con l'invio da una parte all'altra dell'invito alla stipula della convenzione. Si tratta di un passaggio eventuale – la cui assenza non determina nullità – cosicché nulla impedisce che le parti possano sottoscrivere direttamente la convenzione di negoziazione assistita con la quale si impegnano a comportarsi in buona fede e con lealtà per ricercare una soluzione concordata della loro separazione.

Una volta raggiunta l'intesa, deve essere redatto l'“accordo concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita”, sottoscritto dalle parti personalmente e dai due avvocati ai fini della certificazione dell'autografia della firma. Gli avvocati devono dare atto di aver tentato senza successo di conciliare le parti, di averle informate della possibilità di esperire la mediazione familiare; devono altresì certificare che l'accordo raggiunto è conforme alle norme imperative e all'ordine pubblico. La legge non commina particolari sanzioni per l'ipotesi di mancato assolvimento da parte degli avvocati degli oneri loro imposti (Trib. Torino 30 maggio 2017) che non sono richiesti espressamente a pena di nullità dell'atto.

Considerato che il ruolo dell'avvocato non è di rappresentanza in senso tecnico ma di semplice assistenza, non è richiesto il rilascio della procura alle liti, ancorché alcune Procure della Repubblica la richiedano al momento del deposito dell'accordo per il rilascio dell'autorizzazione (cfr. M. Ruvolo, La negoziazione assistita, in scuolamagistratura.it; Vademecum sulla negoziazione assistita familiare, in tribunale.roma.it); si tratta dunque di prassi che variano da Tribunale a Tribunale.

L''accordo, sottoscritto dalle parti e dai rispettivi avvocati, deve poi essere trasmesso, da almeno uno degli avvocati, con modalità telematiche alla Procura della Repubblica competente per il rilascio del nulla osta. Nell'ipotesi in cui non vi siano figli minorenni, maggiorenni incapaci, economicamente autosufficienti o portatori di handicap, la legge non prevede un termine per il deposito dell'accordo (a differenza degli altri casi); purtuttavia alcuni ritengono che gli avvocati abbiano comunque l'onere di depositare l'originale dell'accordo presso la Procura della Repubblica competente nel medesimo termine (per alcuni ordinatorio) di 10 giorni.

La legge non fissa i criteri di competenza territoriale ma si ritiene debbano essere utilizzati quelli di cui all'art. 473-bis.51 c.p.c.; l'accordo dovrà dunque essere trasmesso, dunque, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale del luogo di residenza di uno dei due coniugi. Ove entrambi i coniugi siano residenti all'estero, è competente qualunque Procura.

Con riferimento all'autosufficienza economica dei figli maggiorenni, alcune Procure non richiedono alcuna documentazione, altre pretendono il deposito di dichiarazione sostitutiva di atto notorio redatta ai sensi del d.P.R. n. 445/2000 e rilasciata da entrambi i genitori oppure dai figli anche unitamente a copia delle loro ultime dichiarazioni dei redditi.

Una volta ottenuto il nulla osta, l'accordo viene trasmesso dal Procuratore della Repubblica agli avvocati con modalità telematica). Decorsi 10 giorni dalla comunicazione dell'avvenuta emissione del provvedimento del P.M., gli avvocati (anche solo uno di essi) sono tenuti ad inviare copia autenticata (da ciascuno di essi o da entrambi) dell'accordo, munita del nulla osta, al Comune nei cui Registri dello Stato civile il matrimonio è stato trascritto (per il caso di matrimonio concordatario) o iscritto (per il caso di matrimonio civile). Il mancato assolvimento di tale onere comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa da Euro 2.000,00 ad Euro 10.000,00.

Nessuna conseguenza è prevista per il caso del mancato rilascio del nulla osta da parte del P.M., giacché la legge non estende agli accordi di negoziazione assistita conclusi in assenza di figli (minorenni, maggiorenni incapaci, non autosufficienti economicamente oppure portatori di handicap grave) l'obbligo del P.M. di trasmissione degli atti al Presidente del Tribunale per la comparizione dei coniugi cosicché, in quel caso, non rimarrà alle parti che stipulare un nuovo accordo da sottoporre al vaglio della Procura della Repubblica oppure depositare ricorso per la separazione consensuale o, ancora, fruire del procedimento ex art. 12, d.l. n. 132/2014.

Se l'accordo contiene atti soggetti a trascrizione, è necessario che la sottoscrizione delle parti sia autenticata da pubblico ufficiale a ciò autorizzato, non essendo sufficiente il solo intervento degli avvocati (Cass. II, n. 1202/2020; App. Trieste 30 maggio 2017; Trib. Venezia 21 novembre 2017; Trib. Genova 29 marzo 2016; Trib. Catania 24 novembre 2015). L'accordo può contenere patti di trasferimento immobiliare solo con effetti obbligatori (art. 6, comma 3, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014).

Le parti possono anche prevedere, con l'accordo, la liquidazione dell'assegno divorzile una tantum, purché gli avvocati certifichino che la pattuizione è equa ai sensi dell'art. 5, l. n. 898/1970).

Una volta sottoscritto l'accordo frutto di negoziazione assistita, l'eventuale revoca del consenso di una delle parti è priva di effetti “trattandosi di atto negoziale integrante un negozio giuridico perfetto ed autonomo” (Trib. Milano 18 giugno 2018 in punto separazione; i medesimi principi possono però applicarsi anche ai divorzi frutto di negoziazione assistita).

L'accordo autorizzato, infine, viene trasmesso dagli avvocati al Consiglio dell'ordine presso cui uno di essi è iscritto, con modalità telematiche. Il Consiglio cura la conservazione dell'accordo e ne rilascia copia autentica, su richiesta, alle parti o ai difensori che lo hanno sottoscritto.

Sotto il profilo fiscale: a) non è dovuto il contributo unificato per la fase di autorizzazione/nulla osta innanzi al Pubblico Ministero (Circ. Min. Giustizia 13 marzo 2015; Circ. Min. Giustizia 14 giugno 2018); b) non sono dovuti i diritti di copia per il rilascio dell'autorizzazione/nulla osta da parte del Pubblico Ministero (Circ. Min. Giustizia 29 luglio 2015; Circ. Min. Giustizia 14 giugno 2018); c) gli accordi frutto di negoziazione assistita fruiscono dell'esenzione di cui all'art. 19, l. n. 74/1987 (Risoluzione Agenzia delle Entrate 16 luglio 2015, n. 65/E).

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