Comparsa di costituzione e risposta del convenuto nel procedimento di scioglimento dell'unione civileInquadramentoL'art. 1, comma 25, l. n. 76/2016 rinvia per la disciplina dello scioglimento dell'unione civile alla normativa dettata dal codice di procedura civile con gli artt. 473-bis e seguenti. Anche per lo scioglimento dell'unione civile, la riforma Cartabia ha superato la natura bifasica, che lo connotava, per effetto del richiamo alla disciplina divorzile. Intervenuta la notifica del ricorso, il convenuto si costituisce in giudizio, depositando comparsa di costituzione e risposta, che deve contenere, anche a pena di decadenza, le indicazioni previste dagli artt. 167 e 473-bis.12 c.p.c., come previsto dall'art. 473bis.16 c.p.c. Con la comparsa il convenuto deve prendere posizione in modo specifico sulle deduzioni e richieste avversarie, onde evitare che possa configurarsi la mancata contestazione con gli effetti di cui all'art. 115 c.p.c., il tutto, in adesione ai principi di chiarezza e sinteticità. FormulaTRIBUNALE DI .... COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA 1 Per Il Sig. .... nato a .... il ...., C.F. ...., residente in ...., via ...., n .... cittadino italiano, elettivamente domiciliato in .... via ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., PEC..., che lo rappresenta e difende come da procura in calce al presente atto .... - convenuto - CONTRO La Sig.ra ...., con l'Avv. .... - ricorrente - *** Letto il ricorso ex adverso notificato lo si contesta integralmente; all'uopo si osserva e si deduce espressamente quanto segue ..... In via riconvenzionale Formulare le relative richieste TANTO PREMESSO Il Sig. .... rassegna le seguenti conclusioni Alla comparsa devono essere allegati i seguenti documenti in caso di domande di contributo economico, o in presenza di figli minori: Dichiarazioni dei redditi degli ultimi 3 anni del convenuto; relazione sulle disponibilità reddituali e patrimoniali degli ultimi tre anni; relazione sugli oneri a carico del convenuto; documentazione attestante la titolarità di diritti reali su beni immobili o mobili registrati, ovvero di quote sociali; estratti conto dei rapporti bancari e finanziari degli ultimi tre anni. In presenza di figli minori, occorre allegare anche il piano genitoriale. Luogo e data .... Firma Avv. .... PROCURA Io sottoscritto/a .... nomino quale mio difensore in ogni fase e grado, del presente giudizio, l'Avv. .... del Foro di ...., conferendogli ogni più ampia facoltà di legge. Eleggo domicilio presso lo studio dello stesso, sito in ...., via ..... Dichiaro di essere stato/a informato/a, della possibilità di ricorrere alla convenzione di negoziazione assistita tramite un avvocato per parte, disciplinata dall'art. 6, d.l. n. 132/2014, convertito nella l. n. 162/2014, nonché della possibilità di formalizzare un accordo davanti all'ufficiale di stato civile, ex art. 12 del predetto d.l. e della relativa legge di conversione. Dichiaro altresì di avere ricevuto tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento sino alla conclusione dell'incarico. Dichiaro, ai sensi e per gli effetti di cui al d.lgs. n. 196/2003 e successive modifiche. di essere stato/a informato/a che i miei dati personali, anche sensibili, verranno utilizzati per le finalità inerenti al presente mandato, autorizzando sin d'ora il rispettivo trattamento. Firma Assistito .... È autentica Firma Avv. .... [1] [1] In tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore, il codice fiscale oltre che della parte anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, c. 50, d.l. n. 98/2011, conv. in l. 111/2011). Tutti gli atti del processo devono essere redatti in forma chiara e sintetica (art. 121 c.p.c.). L'art. 125 fa obbligo al difensore di indicare il proprio codice fiscale. La stessa norma prevedeva inoltre l'obbligo del difensore di indicare il numero di fax e il proprio indirizzo di posta elettronica certificata; l'obbligo riguardante il fax è stato soppresso e attualmente tutti i professionisti tenuti all'iscrizione in albi o elenchi hanno l'obbligo di munirsi di un domicilio digitale iscritto nell'Elenco nazionale dei domicili digitali dei professionisti e delle imprese. La comparsa di risposta dovrà rispettare i criteri redazionali ed i limiti dimensionali previsti dal d.m. 7 agosto 2023, n. 110, rubricato “Regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo”. In particolare, occorre ricordare che, al fine di assicurare la chiarezza e la sinteticità degli atti processuali (cfr. artt. 121 c.p.c. e 46 disp. att. c.p.c.), l'art. 1 d.m. n. 110/2023 individua l'articolazione che il ricorso deve avere e l'art. 3d.m. n. 110/2023 individua in 80.000 caratteri (spazi esclusi) il limite dimensionale dell'atto introduttivo. Sul punto occorre richiamare, però, l'art. 5, comma 1, d.m. n. 110/2023 in forza del quale i predetti limiti possono essere superati se la controversia presenta questioni di particolare complessità anche in relazione agli interessi coinvolti. In tal caso sarà onere del difensore esporre sinteticamente le ragioni per le quali si è reso necessario il superamento di tali limiti (art. 5, comma 1, d.m. n. 110/2023) ed inserire nell'atto, subito dopo l'intestazione, un indice ed una breve sintesi del contenuto dell'atto (art. 5, comma 2, d.m. n. 110/2023). CommentoLa riforma ha escluso la natura bifasica dei procedimenti di separazione e di divorzio, come pure di scioglimento dell'unione civile; tutto il procedimento si svolge davanti al giudice designato per la trattazione, che poi riferirà in camera di consiglio, in vista della decisione. Le domande riconvenzionali, se attinenti a diritti disponibili, devono essere formulate necessariamente con la comparsa di costituzione ex art. 47-bis.16 c.p.c.: le istanze istruttorie ed i documenti che si intendono produrre possono essere allegati già con la comparsa; le preclusioni operano solo con lo spirare dei termini di cui all'art. 473-bis.17, comma 1, c.p.c. Il convenuto si costituisce in giudizio tramite comparsa di costituzione e risposta, redatta con le forme ed i termini di cui agli artt. 166 e 167, c.p.c. Inoltre, l'art. 473-bis.12, richiamato dall'art. 473-bis.16 c.p.c., richiede: che sia indicato il nome. Il cognome e il codice fiscale del procuratore unitamente all'indicazione della procura; che sia determinato l'oggetto della domanda; che l'esposizione dei fatti e degli elementi di diritto sia effettuata in modo chiaro e sintetico; che siano specificamente indicati i mezzi di prova di cui ci si intende avvalere e dei documenti offerti in comunicazione. In caso di domande di contributo economico la stessa norma dispone e che all'atto siano allegati i documenti specificamente da esso essa indicati nel quarto comma. L'atto di costituzione in cancelleria (deposito telematico) segna il momento in cui si verificano le preclusioni e le decadenze a carico del convenuto previste dagli stessi artt. 166 e 167, c.p.c. (Cass. I, n. 23051/2007). In particolare, il coniuge convenuto potrà non solo opporsi alle domande del ricorrente (ben difficilmente su quella di status, essendo la separazione personale un diritto potestativo ed essendo l'intollerabilità della convivenza in re ipsa nello stesso ricorso), ma anche formularne altre in via riconvenzionale (addebito ed assegno di mantenimento), nell'osservanza del termine decadenziale. La stessa domanda di corresponsione dell'assegno di mantenimento è preclusa se non proposta con la comparsa di costituzione (Cass. I, n. 7599/2011, nel caso di domanda formulata con la memoria ex art. 183, c.p.c., di cui al previgente regime). Potrebbe tuttavia proporsi successivamente, in presenza di una sopravvenuta mancanza di mezzi economici o, più in generale, per mutamento della situazione fattuale (Cass. I, n. 29290/2021). Nessuna decadenza è configurabile su domande riguardanti figli minori (regime di affidamento, e quindi, assegnazione della casa in favore del genitore, contributo al mantenimento), ben potendo il giudice pronunciare anche d'ufficio, in presenza di diritti indisponibiliper la loro tutela (art. 473-bis.2 c.p.c.). |