Memoria difensiva nel procedimento per la modifica dei provvedimenti provvisori nel procedimento di divorzio contenzioso (art. 473-bis.23 c.p.c.)

Francesco Maria Bartolini

Inquadramento

Nel procedimento di divorzio contenzioso i provvedimenti temporanei e urgenti pronunciati dal giudice sono meramente provvisori e possono essere modificati nel corso del procedimento dal collegio o dal giudice delegato in presenza di fatti sopravvenuti o di nuovi accertamenti istruttori. In proposito la materia è stata ampiamente rivista dal d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 di riforma del processo civile. La nuova normativa si applica ai procedimenti in materia di stato delle persone, di famiglia e di minori instaurati dopo il 28 febbraio 2023. La formula che si propone ipotizza che per la modifica dei provvedimenti sia presentata una domanda specifica nel procedimento di divorzio in corso (fattispecie cui si riferisce l'art. 473-bis.23 e diversa da quella menzionata nell'art. 473-bis.47).

Formula

TRIBUNALE CIVILE DI .... G.I. .... PRIMA UDIENZA FISSATA NEL PROC. N. .... IL ....

COMPARSA DI COSTITUZIONE [1]

In favore di .... .... (cognome e nome, C.F. .... [2] ), nato/a il .... a .... e residente in ...., via ...., rappresentato/a e difeso/a dall'Avv. ...., C.F. ....,

- ricorrente -

CONTRO

.... (cognome e nome, C.F. ....), nato/a il .... a .... e residente in ...., via ...., rappresentato/a e difeso/a dall'Avv. ...., C.F. ....,

- convenuto -

PREMESSO CHE

1. con ricorso depositato il ...., (cognome e nome) .... ha chiesto all'intestato Tribunale di pronunciare la cessazione degli effetti civili del matrimonio tra .... (cognome e nome) e .... (cognome e nome);

2. con decreto in data .... il Presidente del Tribunale ha disposto la comparizione personale di .... ed all'esito della stessa ha pronunciato, per quel che rileva in questa sede, i seguenti provvedimenti provvisori:

.... dispone che (cognome e nome) .... versi a .... (cognome e nome), a titolo di contributo al mantenimento Euro .... entro i primi 5 giorni del mese .... affida il minore ad entrambi i genitori con collocamento prevalente presso l'abitazione ....;

3. che .... (cognome e nome) ha chiesto la revoca/modifica dell'ordinanza sopra citata chiedendo, in particolare, l'affidamento esclusivo [3] del minore e che gli incontri tra il genitore ed il figlio avvengano alla presenza di ...., .... attese le asserite gravi condotte poste in essere da ...., che inciderebbero sulla serenità e l'equilibrio del piccolo ....;

RILEVATO CHE

1) diversamente da quanto rappresentato dal ricorrente .... il rapporto tra l'esponente ed il figlio è ....;

2) rilevato in particolare che ....;

3) rilevato che il richiesto affidamento esclusivo, nel caso di specie, non corrisponde in alcun modo al superiore interesse del minore atteso che ....;

CHIEDE

il rigetto dell'istanza formulata da .... il .... ovvero in subordine ....

Con vittoria di spese e competenze

Con osservanza.

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

Si allegano i seguenti documenti:

1) ....;

2) .....

[1]In base all'art. 2 del d.m. 7 agosto 2023, n. 110 (Regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'articolo 46 delle disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile), al fine di assicurare la chiarezza e la sinteticità degli atti processuali in conformità a quanto prescritto dall'articolo 121 del codice di procedura civile, le comparse di costituzione sono redatte con la seguente articolazione: a) intestazione, contenente l'indicazione dell'ufficio giudiziario davanti al quale la domanda è proposta e della tipologia di atto; b) parti, comprensive di tutte le indicazioni richieste dalla legge; c) parole chiave, nel numero massimo di venti, che individuano l'oggetto del giudizio; d) nelle impugnazioni, estremi del provvedimento impugnato co l'indicazione dell'autorita giudiziaria che lo ha emesso, la data della pubblicazione e dell'eventuale notifica; e) esposizione distinta e specifica, in parti dell'atto separate e rubricate, dei fatti e dei motivi in diritto, nonché, quanto alle impugnazioni, individuazione dei capi della decisione impugnati ed esposizione dei motivi; f) nella parte in fatto, puntuale riferimento ai documenti offerti in comunicazione, indicati in ordine numerico progressivo e denominati in modo corrispondente al loro contenuto, preferibilmente consultabili con apposito collegamento ipertestuale; g) con riguardo ai motivi di diritto, esposizione delle eventuali questioni pregiudiziali e preliminari e di quelle di merito, con indicazione delle norme di legge e dei precedenti giurisprudenziali che si assumono rilevanti; h) conclusioni, con indicazione distinta di ciascuna questione pregiudiziale, preliminare e di merito e delle eventuali subordinate; i) indicazione specifica dei mezzi di prova e indice dei documenti prodotti, con la stessa numerazione e denominazione contenute nel corpo dell'atto, preferibilmente consultabili con collegamento ipertestuale; l) valore della controversia; m) richiesta di distrazione delle spese; n) indicazione del provvedimento di ammissione al patrocinio a spese dello Stato. L'art. 3 lett. a) precisa che la comparsa di costituzione deve avere un'estensione massima di 80.000 caratteri, salvi gli elementi esclusi dall'art. 4, e ferma restando (ex art. 5) la possibilità di superare detti limiti se la controversia presenta questioni di particolare complessità, anche in ragione della tipologia, del valore, del numero delle parti o della natura degli interessi coinvolti, ipotesi nella quale il difensore espone sinteticamente nell'atto le ragioni per le quali si è reso necessario il superamento dei limiti. Il richiamato Regolamento non trova applicazione, rispetto ai limiti dimensionali degli atti, nelle controversie di valore superiore a 500.000 euro: ciò fa presumere che non operi, per tale parte, anche rispetto alle controversie di valore indeterminabile, molto ricorrenti nel contenzioso familiare.

[2]In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale, e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati: le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il C.F., oltre che della parte anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011). A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore; è sufficiente l'indicazione del numero di fax poiché l'indirizzo PEC è un dato ormai acquisito nei rapporti con la cancelleria (art. 125 c.p.c. e art. 13 comma 3-bis, d.P.R. n. 115/2002, modif. dalla l. n. 114/2014). L'indicazione del C.F. del difensore è richiesta dall'art. 125 c.p.c.: ove il difensore non indichi il proprio numero di fax ovvero qualora la parte ometta di indicare il C.F., il contributo unificato è aumentato della metà.

[3]Possono chiedersi altresì provvedimenti incidenti sulla responsabilità genitoriale di cui agli artt. 330 e ss. c.c.

Commento

La decisione con la quale il Giudice istruttore, nel procedimento di separazione, divorzio ed oggi deve ritenersi anche di scioglimento dell'unione civile, revoca o modifica l'ordinanza presidenziale non è soggetta a reclamo atteso che essa è sempre modificabile e revocabile da parte dell'autorità giudiziaria che l'ha pronunciata, su istanza della parte interessata (Cass. VI-I, n. 15416/2014, Cass VI-I, n. 11279/2018). È stato infatti evidenziato che la non reclamabilità dei provvedimenti pronunciati ai sensi dell'art. 709 c.p.c. dal Giudice istruttore non determina alcun vulnus al diritto di difesa atteso che il legislatore ha previsto un sistema “processuale che consente una revisione pressoché illimitata delle statuizioni in materia familiare, oltre che la valutazione del collegio in primo grado e la possibilità di impugnare successivamente la sentenza. L'effettività è garantita dalla possibilità di modificare l'assetto delle condizioni separatizie e divorzili a richiesta di parte piuttosto che dalla moltiplicazione di momenti di riesame e di controllo da parte di altro organo giurisdizionale nello svolgimento del giudizio a cognizione piena, tenuto conto del rilievo preminente della conoscenza diretta dei fatti nell'assunzione delle statuizioni in questione” (Cass. VI-I, n. 15416/2014, cit.).

Deve evidenziarsi che è ammissibile la proposizione della domanda di modifica delle condizioni della separazione personale dei coniugi in pendenza del giudizio di divorzio, a meno che il giudice del divorzio non abbia adottato provvedimenti temporanei e urgenti nella fase presidenziale o istruttoria (Cass. I, n. 27205/2019).

Sotto diverso profilo va evidenziato che qualora a supporto della richiesta di sua diminuzione siano allegati sopravvenuti oneri familiari dell'obbligato, il giudice deve verificare se si gli stessi abbiano comportato un reale depauperamento delle sostanze di quest'ultimo, tale da determinare una rinnovata valutazione comparativa della situazione economico-patrimoniale delle parti o se, al contrario, la complessiva, mutata condizione dell'obbligato non sia comunque di consistenza tale da rendere irrilevanti i nuovi oneri (Cass. I, n. 21818/2021).

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