Matrimonio celebrato in imminente pericolo di vita (art. 101 c.c.)InquadramentoAi sensi dell'art. 101 c.c. nel caso di imminente pericolo di vita di uno degli aspiranti sposi, l'ufficiale dello stato civile del luogo può procedere alla celebrazione del matrimonio senza pubblicazione e senza l'assenso al matrimonio, se questo è richiesto, purché gli interessati prima giurino che non esistono tra loro impedimenti non suscettibili di dispensa. L'ufficiale dello stato civile dichiara nell'atto di matrimonio il modo con cui ha accertato l'imminente pericolo di vita. FormulaMATRIMONIO CELEBRAZIONE DEL MATRIMONIO IN IMMINENTE PERICOLO DI VITA (ART. 101 C.C.) Oggi ... alle ore ... e minuti ... io ... [1] , in quanto richiesto, mi sono trasferito con il segretario comunale ... (nome e cognome) in questo luogo ... (indicare se casa di abitazione, ospedale, clinica, istituto ecc.) posto in ... al numero civico ..., ove ho trovato ... (nome e cognome), nato (a) in ..., il ..., cittadino (a) ..., residente in ..., il (la) quale versa in imminente pericolo di vita ma è capace di intendere e di volere, come ho accertato a mezzo di ... (indicare il modo con cui l'accertamento è stato effettuato), e ... (nome e cognome dell'altro sposo) nato (a) in ..., il ..., cittadino (a) ..., residente in ...; essi mi chiedono di essere uniti in matrimonio e mi dichiarano, previo giuramento, che non esistono fra loro impedimenti per i quali non sia prevista la possibilità di ottenere l'ammissione o l'autorizzazione al matrimonio. Qualora fossero prodotti (e/o acquisiti; e/o visionati) documenti, aggiungere questo punto: «Mi hanno inoltre prodotto (ovvero: e/o ho acquisito; ovvero: ho visionato) ... (specificare i documenti). I documenti prodotti (e/o acquisiti), muniti del mio visto, inserisco nel volume degli allegati a questo registro. Ho quindi letto agli sposi gli articoli ... (proseguire come negli atti di matrimonio formati nella Casa comunale). A questo atto sono stati presenti quali testimoni: 1) ... (nome e cognome) nat ... in ... il ... residente in ...; 2) ... (nome e cognome) nat ... in ... il ... residente in ...; 3) ... (nome e cognome) nat ... in ... il ... residente in ...; 4) ... (nome e cognome) nat ... in ... il ... residente in .... Ove ricorra il caso, inserire nell'atto il riconoscimento di figli nati fuori da matrimonio e l'eventuale scelta del regime patrimoniale tra i coniugi, diverso da quello legale. Nel caso in cui entrambi gli sposi versino in imminente pericolo di vita aggiungere, dopo l'indicazione delle generalità del secondo sposo, la frase: «che versa anch'egli in imminente pericolo di vita ma è capace di intendere e di volere, come ho accertato a mezzo di ... [2] ». Seguono la formula di chiusura e le firme degli sposi, dei quattro testimoni, dell'ufficiale dello stato civile ed infine del segretario comunale. Luogo e data ... Firme ... 1. Inserire nome, cognome e qualità dell'ufficiale di stato civile. 2. Occorre indicare il modo con cui l'accertamento è stato effettuato. CommentoAi sensi dell'art. 101 c.c., nel caso di imminente pericolo di vita di uno degli aspiranti sposi, l'ufficiale dello stato civile del luogo può procedere alla celebrazione del matrimonio senza pubblicazione e senza l'assenso al matrimonio, se questo è richiesto, purché gli interessati prima giurino che non esistono tra loro impedimenti non suscettibili di dispensa. L'ufficiale dello stato civile dichiara nell'atto di matrimonio il modo con cui ha accertato l'imminente pericolo di vita. Il matrimonio in imminente pericolo di vita affonda le radici nell'istituto storicamente risalente del matrimonio in extremis o in periculo mortis e rafforza il suo regime in assonanza ad analogo regime previsto nel diritto canonico. Proprio le radici storiche e il diritto comparato aiutano a comprenderne gli elementi caratterizzanti: in primo luogo, la dizione adottata dalla codificazione del 1942 (“in imminente pericolo di vita”) richiama il vincolo celebrato in periculo mortis piuttosto che in articulo mortis e, pertanto, la celebrazione ex art. 101 c.c. non è possibile solo “negli ultimi istanti di vita” (in articulo mortis) ma anche quando può ragionevolmente supporsi che in breve tempo subentrerà la morte. Nel caso di imminente pericolo di vita di uno degli sposi, l'ufficiale dello stato civile del luogo può procedere alla celebrazione del matrimonio senza pubblicazione purché gli interessati rima giurino che non esistono tra loro impedimenti non suscettibili di dispensa. L'ufficiale dello stato civile dichiara, comunque, nell'atto di matrimonio il modo con cui ha accertato l'imminente pericolo di vita eventualmente facendo riferimento a documenti a lui offerti in visione o a testimonianze raccolte sul momento da terzi di cui si rivela l'identità. Se il matrimonio, nell'imminente pericolo di vita di uno dei nubendi, è celebrato durante un viaggio marittimo o aereo, si osservano le disposizioni speciali dettate nel codice della navigazione (v. art. 65, comma 1, d.P.R. n. 396/2000). Ai sensi di queste norme, per la trascrizione degli atti o dei processi verbali relativi a matrimoni celebrati ex art. 101 c.c., è competente l'ufficiale dello stato civile del comune di residenza degli sposi, al quale la capitaneria di porto o il comandante dell'aeroporto, se l'approdo o l'atterraggio avviene in Italia, o l'autorità diplomatica o consolare, se l'approdo o l'atterraggio avviene all'estero, trasmette copia dei relativi atti consegnati dal comandante della nave o dell'aereo (art. 65, comma 2, d.P.R. n. 396/2000). La disposizione citata deroga agli ordinari criteri di competenza dell'ufficiale di stato civile poiché tiene conto del fatto che il matrimonio possa essere celebrato dal pubblico ufficiale del luogo nel quale si trovano i nubendi. In caso di matrimonio in imminente pericolo di vita, sono gli sposi che, con il loro giuramento, testimoniano l'inesistenza di impedimenti non dispensabili. Se, dopo il matrimonio, emergono impedimenti di tal natura, l'ufficiale di Stato Civile è tenuto a informare immediatamente il Pubblico Ministero perché possa proporre l'azione invalidatoria ex art. 117 c.c.: il vincolo, infatti, è nullo. L'impugnazione è proposta dal P.M. secondo il regime di cui all'art. 125 c.c. e, quindi, a condizione che uno degli sposi non sia deceduto. Quid juris se si procede nelle forme ex art. 101 c.c. ma senza che sussista pericolo di vita? Il codice non predispone, al riguardo, alcun regime giuridico speciale; per questa ragione, conformemente ad un risalente indirizzo della Suprema Corte, deve ritenersi che il matrimonio celebrato a norma dell'art. 101 c.c. senza che sussista l'imminente pericolo di vita di uno degli sposi, sia valido, salvo che non sia dichiarato nullo per una delle cause previste dalla legge (Cass. n. 216/1967). Le formule in uso all'ufficiale dello Stato Civile per le formalità del matrimonio sono allegate al d.m. 5 aprile 2002 (Ministero dell'Interno), come modificate – da ultimo - dal d.m. 27 febbraio 2017, in tema di unione civile, emanato in virtù dell'art. 4 del d.lgs. n. 5/2017 (v. Min. Interno, circolare 3/2017). Si veda anche: Calvigioni, Matrimonio in imminente pericolo di vita e responsabilità dell'ufficiale di stato civile, in Fam. e dir., 2020, 20, 488. L'art. 101 c.c., pur non modificato nel contenuto, si applica anche all'unione civile. In tal senso, tra l'altro, il d.lgs. n. 5/2017, modificando l'art. 65 del d.P.R. n. n. 396/2000, ha previsto che “se l'unione civile è costituita nell'imminente pericolo di vita di una delle parti, durante un viaggio marittimo o aereo, si osservano, rispettivamente, le disposizioni degli articoli 204,205,207,208,210 e 834 del codice della navigazione”. |