Ricorso per ordine di pagamento diretto nel procedimento per la regolamentazione delle condizioni di affidamento dei figli non coniugati

Rosaria Giordano

Inquadramento

Nell'ambito della riforma sulla filiazione, con l'art. 3 della l. n. 219/2012, il legislatore aveva previsto che il Giudice, a garanzia dei provvedimenti patrimoniali in tema di alimenti e mantenimento della prole, può ordinare ai terzi, tenuti a corrispondere anche periodicamente somme di denaro all'obbligato, di versare le somme dovute direttamente agli aventi diritto, secondo quanto previsto dall'art. 8, commi 2 ss., l. n. 898/1970. Tale disciplina è oggi confluita nell'art. 473-bis.37 c.p.c.

Formula

ILL.MO GIUDICE ISTRUTTORE NEL PROCEDIMENTO PER LA REGOLAMENTAZIONE DI FIGLI NATI FUORI DAL MATRIMONIO R.G. .... [1]

RICORSO PER L'EMANAZIONE DI ORDINE DI PAGAMENTO DIRETTO [2]

La Sig.ra ...., rappresentata e difesa come in atti;

NEI CONFRONTI DI

Il Sig. ...., rappresentato e difeso come in atti;

ESPONE CHE

– nel corso del presente procedimento, con ordinanza del ...., è stata posta provvisoriamente a carico del Sig. .... la somma mensile di Euro .... per il mantenimento della figlia ....;

– peraltro, nonostante i diversi mesi trascorsi dall'emanazione del provvedimento, il Sig. .... è rimasto totalmente inadempiente rispetto agli obblighi posti a proprio carico [3];

– più volte l'obbligato è stato sollecitato ad effettuare il pagamento dovuto, anche con lettere di messa in mora;

– il Sig. .... è dipendente della società ...., con la qualifica di ...., e percepisce uno stipendio mensile pari ad Euro ....;

– stante il grave pregiudizio che l'inadempimento del Sig. .... sta arrecando alla minore, si richiede l'emanazione nei confronti del datore di lavoro del Sig. .... [4] di un ordine di pagamento diretto alla ricorrente delle somme dovute mensilmente alla stessa per il mantenimento della minore;

P.T.M.

Si richiede all'Ill.mo Giudice istruttore adito, inaudita altera parte, ed in subordine previa comparizione delle parti, di emanare nei confronti di ...., quale datore di lavoro del Sig. ...., l'ordine di pagamento diretto alla ricorrente delle somme da lui dovute al detto Sig. ...., nella misura di Euro .... mensili.

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

[1]Trattandosi di ricorso lite pendente la competenza spetta al Giudice istruttore del procedimento in corso.

[2]Quanto all'estensione di tale atto sembra dover trovare applicazione l'art. 3, comma 1, lett. b), del d.m. 7 agosto 2023, n. 110 “Regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'articolo 46 delle disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile”, essendo un ricorso in corso di causa e dunque non equiparabile agli atti introduttivi o di impugnazione, bensì alle memorie, alle repliche e in genere a tutti gli altri atti del giudizio e dunque lo stesso deve essere contenuto nella misura di 50.000 caratteri (salvo che riguardi controversie aventi un valore economico superiore a 500.000 euro).

[3]In realtà si ritiene che il giudice istruttore può impartire l'ordine di pagamento diretto anche ove l'inadempimento non riguardi semplicemente il pagamento dell'assegno, ma anche altre disposizioni, sempre di contenuto economico, contenute nel provvedimento giurisdizionale; l'ordine potrà dunque essere emesso ad esempio, per mancato pagamento (o ritardato pagamento) della rivalutazione ISTAT; più controverso invece appare il caso in cui il genitore non abbia pagato le eventuali spese straordinarie o non le abbia rimborsate ancorché l'obbligo fosse contenuto nel titolo esecutivo: infatti, in questo secondo caso rimane pur sempre dubbio l'effettivo inadempimento, ben potendo il preteso debitore eccepire il mancato preventivo accordo sulle spese oggetto di rimborso, accordo che, nella maggioranza dei casi, costituisce la precondizione per l'esigibilità del rimborso pro-quota (Simeone, Garanzie: ordine di pagamento diretto, in Ilfamiliarista.it, 24 marzo 2015).

[4]Il Giudice può peraltro ordinare il pagamento diretto a favore dell'avente diritto all'assegno, oltre che di stipendi, indennità, somme comunque dovute dal datore di lavoro come nell'esemplificazione proposta, anche di trattamenti pensionistici (Cass. n. 1398/2004); canoni di locazione (Trib. Roma 3 aprile 2003) ed ogni altra somma comunque dovuta dal terzo al soggetto tenuto al pagamento dell'assegno anche diversa dal credito da retribuzione (Cass. n. 12204/1998).

Commento

L'art. 473-bis.37 c.p.c., introdotto dal d.lgs. n. 149/2022, in attuazione del principio di delega espresso dall'art. 1, comma 23, lett. ll), della l. n. 206/2021, ha fatto confluire in un'unica norma anche l'istituto dell'ordine di pagamento diretto dei crediti dell'obbligato nell'ipotesi di inadempimento (ordine di norma rivolto al datore di lavoro dell'obbligato).

Più in particolare, si prevede che il beneficiario dell'assegno (stabilito in favore suo ovvero della prole), decorsi trenta giorni dalla costituzione in mora del debitore inadempiente, può notificare il provvedimento che fissa an e quantum dell'assegno, al terzo tenuto a versare periodicamente somme di denaro al debitore principale, dando al contempo comunicazione dell'avvenuta notificazione all'obbligato.

Ricevuto il provvedimento, il terzo, dal mese successivo a quello di avvenuta notificazione, è tenuto al pagamento dell'assegno sino alla concorrenza delle somme da lui dovute al debitore principale.

Il comma 3 prevede che, qualora il credito dell'obbligato verso il terzo sia stato già pignorato al momento della notificazione, all'assegnazione e alla ripartizione delle somme provvede il giudice dell'esecuzione, avuto riguardo alla natura e alla finalità delle somme dell'assegno.

Se il terzo non adempie il creditore può promuovere azione esecutiva diretta nei suoi confronti.

In giurisprudenza è tradizionalmente controversa la natura cautelare, o no, dell'ordine in questione, talvolta affermata (Cass. n. 1518 /2012) e talaltra negata (Cass. n. 10273/2004) all'interno della stessa giurisprudenza di legittimità. Si è comunque affermato che il potere del giudice di ordinare al terzo il versamento delle somme sostituendosi al coniuge inadempiente postula un apprezzamento in ordine all'idoneità del comportamento di questi a suscitare dubbi circa l'esattezza e la regolarità del futuro adempimento a favore del coniuge avente diritto (Cass. I, ord. n. 5604/2020).

Unico presupposto per l'emanazione della misura è l'inadempimento dell'obbligato rispetto agli obblighi aventi contenuto economico indicati nel provvedimento dell'autorità giudiziaria (cfr. Cass. I, n. 23668/2006). Come affermato dalla S.C. in relazione al previgente art. 156, comma 6, c.c., tale norma, nell'attribuire al Giudice, in caso di inadempimento dell'obbligo di corrispondere l'assegno di mantenimento, il potere di ordinare ai terzi, tenuti a corrispondere anche periodicamente somme di denaro al coniuge obbligato, che una parte di esse venga versata direttamente agli aventi diritto, postula una valutazione di opportunità che prescinde da qualsiasi comparazione tra le ragioni poste a fondamento della richiesta avanzata da questi ultimi e quelle addotte a giustificazione del ritardo nell'adempimento, implicando esclusivamente un apprezzamento in ordine all'idoneità del comportamento dell'obbligato a suscitare dubbi circa l'esattezza e la regolarità del futuro adempimento, ed quindi, a frustrare le finalità proprie dell'assegno di mantenimento (Cass. I, n. 24051/2021).

Peraltro, un solo e semplice ritardo nell'inadempimento non giustifica ex se l'emissione dell'ordine di pagamento diretto che è giustificato nell'ipotesi di inadempimento significativo che si inserisce in un quadro complessivo di generale disordine degli affari dell'obbligato, tale da far presumere la reiterazione dell'inadempimento o il sistematico ritardato pagamento anche delle rate successive (Cass. n. 9671/2013).

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario