Richiesta di pagamento diretto al terzo ex art. 473-bis.37 c.p.c.InquadramentoAi sensi dell'art. 473-bis.37 c.p.c. il creditore dell'assegno può, senza ricorrere al Giudice, chiedere al terzo, tenuto a corrispondere somme di denaro all'obbligato principale, di versargli direttamente gli importi corrispondenti all'assegno di mantenimento dovuti allo stesso. FormulaRICHIESTA DI PAGAMENTO DIRETTO DELL'ASSEGNO AL TERZO [1] La Sig.ra ..., C.F. ..., residente in ..., via ..., n. ..., evidenzia che, in virtù della sentenza dal Tribunale di ... del ... (doc. ...), il Sig. ..., dipendente della vostra società con mansioni di ..., è tenuto a corrispondere alla stessa la somma mensile di Euro ... a titolo di assegno divorzile. Il Sig. ... risulta, peraltro, inadempiente non avendo corrisposto da tempo all'esponente gli assegni dovuti, per la somma complessiva di Euro ..., per assegni non versati per i mesi da ... a .... Nonostante i numerosi solleciti, di cui l'ultimo effettuato con lettera raccomandata a/r n. ... del ..., il Sig. ... non ha a tutt'oggi corrisposto all'istante quanto dovuto. Pertanto, ai sensi dell'art. 473-bis.37 c.p.c., la Sig.ra ... invita la Società ..., a versarle direttamente ogni mese la somma dovuta dal Sig. ... in virtù della predetta sentenza, pari a Euro ..., il versamento dovrà essere effettuato sul seguente IBAN: ..., intestato a ..., con espressa avvertenza che, in difetto, si procederà direttamente nei confronti della società datrice di lavoro [2]. Firma ... [3] Si allega: - sentenza del Tribunale di ..., n. ..., del ...; - copia raccomandata a/r del .... 1. Si è osservato che esigenze di certezza e di celerità suggeriscono di compiere un atto unico di notificazione (al terzo e al debitore principale) ancorché possa ritenersi sufficiente anche una mera comunicazione a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento (o, se possibile, a mezzo posta elettronica certificata): Simeone, Garanzie: richiesta di pagamento diretto, in Ilfamiliarista.it. 2. Dal mese successivo al perfezionamento della procedura il terzo è obbligato a versare direttamente al titolare dell'assegno le somme che esso terzo dovrebbe versare all'obbligato principale. Se il terzo non adempie, l'avente diritto ha azione esecutiva diretta nei suoi confronti. 3. Trattandosi di atto stragiudiziale, lo stesso può essere sottoscritto direttamente dall'avente diritto senza l'intervento del proprio difensore di fiducia, sebbene la prassi sia orientata in quest'ultimo senso, restando nella facoltà della parte far sottoscrivere la missiva all'Avvocato. CommentoAi sensi dell'art. 473-bis.37 c.p.c., il creditore dell'assegno può, senza ricorrere al Giudice, chiedere al terzo, tenuto a corrispondere somme di denaro all'obbligato principale, di versargli direttamente gli importi corrispondenti all'assegno di mantenimento, distraendoli da quelli dovuti all'inadempiente (in arg., per tutti, Simeone, Garanzie: richiesta di pagamento diretto, in Ilfamiliarista.it). Sicché l'istanza in questione non richiede l'intervento del Giudice. La procedura ha inizio con l'invio, da parte dell'avente diritto all'assegno, all'obbligato di una lettera di messa in mora a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. Successivamente all'invio della raccomandata ed al decorso dei trenta giorni, il creditore, se permane l'inadempimento dell'obbligato principale, deve notificare al terzo, a propria volta tenuto a corrispondere “periodicamente somme” all'inadempiente obbligato, un invito al pagamento - esemplificato dalla formula che precede - unitamente al provvedimento con il quale sono stati fissati gli assegni dovuti e alla copia della raccomandata di “messa in mora”. Detta notificazione deve essere comunicata anche al debitore principale. La procedura, superando le problematiche che si erano determinate negli ultimi anni per alcune differenze tra le stesse, è oggi dettata unitariamente (sia per i contributi economici dovuti nell'ambito dei procedimenti di separazione, che quelli di divorzio e delle condizioni di affidamento dei figli delle coppie non coniugate) dall'art. 473-bis.37 c.p.c. |