Ricorso ex art. 281-undecies c.p.c. per la cancellazione di ipoteca iscritta in forza di decisione di scioglimento dell'unione civileInquadramentoAi sensi dell'art. 1, comma 24, della l. n. 76/2016, l'unione civile viene meno quando le parti hanno manifestato, anche disgiuntamente, la volontà di scioglimento dinanzi all'ufficiale dello stato civile, dopo di che, decorsi tre mesi, può essere proposta la corrispondente domanda giudiziale avanti al tribunale competente. Il Tribunale, oltre che dichiarare con sentenza lo scioglimento dell'unione, può adottare i provvedimenti di cui agli artt. 5, commi 6, 7, e 8, artt. 8, 99-bis, 10, 12-bis, 12-ter, 12-quater, 12-quinquies e 12-sexies, l. n. 898/1970, disposizioni tutte richiamate dal comma 25 dell'art. 1 della richiamata l. n. 76/2016 (cfr. Sesta, Manuale di diritto di famiglia, 7a ed., Padova, 2016, 222). L'art. 8, comma 2, l. n. 898/1970 precisa – in modo pressoché pedissequo stante la norma generale di cui all'art. 2818 c.c. – che la sentenza di divorzio è titolo per l'iscrizione di ipoteca, ciò che è oggi ribadito in via generale dall'art. 473-bis.36 c.p.c. La regola vale anche per le unioni civili, in forza del richiamo, al riguardo, delle disposizioni della normativa sul divorzio. Non trascurabili problematiche derivano dalla circostanza che la relativa decisione può concretarsi in una condanna al pagamento di importi destinati a maturare mensilmente e suscettibili di modifiche nel tempo, stante la clausola rebus sic stantibus (Simeone, Garanzie: ipoteca giudiziale, in www.ilfamiliarista.it). FormulaTRIBUNALE DI ... 1 RICORSO EX ART. 281-UNDECIES C.P.C. Per il Sig. ..., nato a ... il ... (C.F. 2: ...), residente in ..., via/piazza ... n. ..., elettivamente domiciliato in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. 3 ..., PEC..., che lo rappresenta e difende giusta procura alle liti in calce al presente atto. -attore- CONTRO Il Sig. ..., C.F. ..., residente in ..., via/piazza ... n. ..., -convenuta- PREMESSO CHE Il Sig. ..., in forza della sentenza di scioglimento dell'unione civile giudiziale tra le parti, emessa dal Tribunale di ..., in data ..., iscriveva ipoteca giudiziale sull'immobile di proprietà dell'odierno attore sito in ..., identificato in catasto al .... Tale iscrizione è illegittima e deve esserne disposta la cancellazione. Occorre infatti ricordare, a riguardo, che è consolidato in giurisprudenza l'assunto per il quale per iscrivere ipoteca in virtù della sentenza di separazione non è sufficiente il titolo ma è necessario che sussista - al momento dell'iscrizione ipotecaria e per tutta la sua durata - il pericolo di inadempimento del coniuge obbligato (Cass. I, n. 12309/2004). Tale principio è evidentemente operante anche nell'ipotesi di scioglimento dell'unione civile, per eadem ratio. Detto pericolo di inadempimento, nella fattispecie in esame, non sussiste perché, sin dall'emissione della decisione di scioglimento dell'unione, l'istante ha sempre provveduto puntualmente ai propri obblighi economici nei confronti dell'ex unito 4. Peraltro, neppure sussiste in astratto alcun pericolo che si pretende di garantire con la detta ipoteca giudiziale in quanto l'attore è un lavoratore dipendente presso ..., con mansioni di ..., e percepisce uno stipendio pari ad Euro ..., sicché anche nell'ipotesi di inadempimento il convenuto potrebbe essere pienamente garantito. Tutto ciò premesso, il Sig. ..., come sopra rappresentato, difeso e domiciliato, CITA l'Ill.mo Tribunale adito voglia fissare, ai sensi dell'art. 281-undecies, comma 2, c.p.c., con decreto emesso entro cinque giorni dalla designazione del Giudice istruttore, l'udienza di comparizione delle parti, assegnando il termine per la costituzione del convenuto che dovrà avvenire non oltre dieci giorni prima dell'udienza, con avvertimento che: la mancata costituzione o la costituzione oltre i termini comporterà le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c.; la difesa tecnica mediante Avvocato è obbligatoria in tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti dall'articolo 86 o da leggi speciali, e che esso convenuto, sussistendone i presupposti di legge, può presentare istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato; in caso di mancata costituzione si procederà in sua legittima e dichiaranda contumacia, per ivi sentir accogliere le seguenti CONCLUSIONI Voglia l'Ecc.mo Tribunale adito, previa ogni più utile declaratoria, contrariis reiectis, per i motivi sopra esposti: — Accertare l'illegittimità dell'iscrizione ipotecaria e disporne la cancellazione; — Con vittoria di spese, diritti ed onorari di giudizio, oltre IVA e CPA come per legge 5. *** In via istruttoria 6 Si deposita copia dei seguenti documenti, con riserva di ulteriori produzioni ed articolazione di richieste istruttorie: 1. ...; 2. .... Ai sensi dell'art. 14, d.P.R. n. 115/2002, si dichiara che il valore del presente procedimento è pari a Euro ... il contributo unificato dovrà, pertanto, applicarsi nella misura determinata in relazione allo scaglione di appartenenza 7, per un importo pari a Euro .... Luogo e data ... Firma Avv. ... PROCURA Delego a rappresentarmi e difendermi nel presente giudizio l'Avv. ..., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ..., via ... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge. Per autentica della sottoscrizione Firma Avv. ... [1] Nei casi di rito semplificato di cognizione, la competenza spetta al tribunale territorialmente competente secondo le regole ordinarie. [2] In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il C.F., oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011). [3] L'indicazione del C.F. dell'Avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c., come modificato dalla disposizione sopra citata. [4] Per chiedere la cancellazione dell'ipoteca in forza di insussistenza del pericolo di inadempimento, è necessario che il debitore provi di aver correttamente adempiuto a tutte le obbligazioni poste a suo carico e non solo ad alcune di esse (Trib. Roma 17 marzo 2014). [5] Ai sensi dell'art. 91 c.p.c., le spese processuali gravano sulla parte soccombente, tenuta a sopportare in via definitiva le spese da lei anticipate ed a rimborsare le spese sostenute dalla controparte vittoriosa. [6] È opportuno articolare le deduzioni istruttorie nel ricorso perché il comma 4 dell'art. 281-duodecies c.p.c. subordina la possibilità del Giudice di concedere alle parti all'udienza un termine per indicare i mezzi di prova e produrre documenti alla sussistenza di un’esigenza difensiva derivante dalle difese dell’altra parte. [7] Secondo le prime circolari esplicative dei Tribunali, a differenza di quanto avveniva per il rito sommario di cognizione, per quello semplificato è infatti dovuto il contributo unificato in misura piena. CommentoAi sensi dell'art. 1, comma 24, della l. n. 76/2016, l'unione civile viene meno quando le parti hanno manifestato, anche disgiuntamente, la volontà di scioglimento dinanzi all'ufficiale dello stato civile, dopo di che, decorsi tre mesi, può essere proposta la corrispondente domanda giudiziale avanti al tribunale competente. Il Tribunale, oltre che dichiarare con sentenza lo scioglimento dell'unione, può adottare i provvedimenti di cui agli artt. 5, commi 6, 7, e 8, artt. 8, 99-bis, 10, 12-bis, 12-ter, 12-quater, 12-quinquies e 12-sexies, l. n. 898/1970, disposizioni tutte richiamate dal comma 25 dell'art. 1 della richiamata l. n. 76/2016 (cfr. Sesta, Manuale di diritto di famiglia, 7a ed., Padova, 2016, 222). L'art. 8, comma 2, l. n. 898/1970 precisa – in modo pressoché pedissequo stante la norma generale di cui all'art. 2818 c.c. – che la sentenza di separazione è titolo per l'iscrizione di ipoteca. Non trascurabili problematiche derivano dalla circostanza che la sentenza di separazione contiene una condanna al pagamento di importi destinati a maturare mensilmente e suscettibili di modifiche nel tempo, stante la clausola rebus sic stantibus (Simeone, Garanzie: ipoteca giudiziale, in www.ilfamiliarista.it). Sebbene l'art. 156, comma 5, c.c. non richieda detto requisito, la S.C. ha chiarito che per iscrivere ipoteca non è sufficiente il titolo ma è necessario che sussista - al momento dell'iscrizione ipotecaria e per tutta la sua durata - il pericolo di inadempimento del coniuge obbligato (Cass. I, n. 19883/2024), in ragione, per un verso, dell'autonomia della disposizione rispetto al più generale principio di cui all'art. 2818 c.c. e, per un altro, dall'inserimento dell'ipoteca nel blocco delle “garanzie patrimoniali della famiglia” che hanno sempre il loro presupposto nella sussistenza dell'inadempimento o del pericolo di inadempimento (Cass. I, n. 12309/2004). Peraltro, non è necessario che il creditore, prima di iscrivere ipoteca, debba chiedere una preventiva autorizzazione al Giudice (Cass. n. 12248/2001), ferma la possibilità per l'obbligato di ottenere dal Giudice, se non sussisteva sin dall'origine o è venuto meno il pericolo di inadempimento, l'emanazione del corrispondente ordine di cancellazione ai sensi dell'art. 2884 c.c. (Cass. I, n. 12309/2004). Nella recente esperienza applicativa si è affermato, in senso in parte diverso, che l'applicazione dell'art. 156 c.c., nella parte in cui prevede che la sentenza di separazione costituisce titolo per l'iscrizione dell'ipoteca giudiziale ai sensi dell'art. 2818 c.c., non richiede la valutazione di un periculum in mora che il legislatore ha effettuato ex ante, atteso che l'eventuale comportamento vessatorio del creditore, astrattamente rinvenibile nell'iscrizione dell'ipoteca per un valore eccedente il presumibile calcolo dell'ammontare complessivo del mantenimento da garantire, potrà essere corretto dal Giudice a seguito della richiesta del debitore di riduzione dell'ipoteca ai sensi dell'art. 2872 c.c. (App. Firenze II, 25 febbraio 2017, in Ilfamiliarista.it, con nota di Gragnani). L'ordine di cancellazione dell'ipoteca iscritta in mancanza del necessario presupposto del pericolo di inadempimento deve essere richiesto nell'ambito di un giudizio a cognizione piena, e, quindi, è possibile proporre la relativa domanda anche con ricorso ex art. 281-undecies c.p.c., stante l'alternatività del rito semplificato di cognizione a quello ordinario. |