Comunicazione del cambio residenza al genitore non collocatarioInquadramentoIn forza dell'ultimo comma dell'art. 337-sexies c.c. entrambi i genitori, ove collocatari dei figli minori secondo la regola generale dell'affido condiviso, sono obbligati a comunicare all'altro l'avvenuto cambio di domicilio o di residenza, entro il termine perentorio di 30 giorni. Qualora tale obbligo non venga ottemperato, il genitore allontanatosi dovrà risarcire gli eventuali danni subiti dall'altro a causa della mancata comunicazione. FormulaEgregio Sig. .... [1] via .... n. .... Cap. .... Città .... OGGETTO: Comunicazione [2] del cambio di residenza del genitore collocatario La sottoscritta .... nata a ...., il ...., C.F. ...., in qualità di genitore collocatario della figlia minore ...., con la presente comunica ai sensi dell'art. 337-sexies c.c. che, dalla data ...., trasferirà la propria residenza presso il Comune di ...., per ragioni di lavoro. Distinti saluti. Luogo e data .... Firma .... [1]Destinatario della comunicazione è il coniuge che condivide l'affidamento del figlio. [2] È opportuno ricordare che, in tema di locazione ad uso abitativo, il coniuge del conduttore originario, in seguito al verificarsi delle situazioni contemplate dall'art. 6, l. n. 392/1978, subentra nel contratto di locazione in modo del tutto automatico e indipendente dal fatto che di tali situazioni venga data comunicazione al locatore, o che questi ne risulti comunque informato, poiché detta previsione normativa non subordina né il perfezionamento, né l'efficacia del trasferimento della titolarità del rapporto dell'uno all'altro soggetto alla conoscenza da parte del locatore degli accadimenti che di detto trasferimento rappresentano il presupposto legale. CommentoUn'importante questione che può sorgere in tema di affidamento condiviso deriva dal trasferimento di uno dei genitori a distanza di molti chilometri rispetto alla residenza precedente per ragioni personali e/o lavorative. In questo caso, nasce il problema di ridefinire le modalità dell'affidamento ed in particolare di regolamentare in modo puntuale i tempi e le modalità della presenza dei figli presso il genitore più lontano, atteso che la nuova distanza territoriale tra i genitori renderà impossibile conservare il regime di visita precedente (cfr. Logoluso, Diritto di visita, in ilfamiliarista.it). L'art. 337-sexies c.c. stabilisce, stante la rilevanza della questione per la gestione dei figli nel regime dell'affidamento condiviso ed in un contesto nel quale la regola è quella della bigenitorialità, che, in presenza di figli minori, entrambi i genitori sono obbligati a comunicare all'altro l'avvenuto cambio di domicilio o di residenza, entro il termine perentorio di 30 giorni. Nel caso in cui tale obbligo non venga ottemperato, il genitore allontanatosi dovrà risarcire gli eventuali danni, che l'altro avrà subito a causa della mancata comunicazione. In generale è opportuno peraltro considerare che, come è stato chiarito in sede di legittimità, il coniuge separato che intenda trasferire la residenza lontano da quella dell'altro coniuge non perde l'idoneità ad avere in affidamento i figli minori, sicché il Giudice deve esclusivamente valutare se sia più funzionale all'interesse della prole il collocamento presso l'uno o l'altro dei genitori, per quanto ciò ineluttabilmente incida in negativo sulla quotidianità dei rapporti con il genitore non affidatario (Cass. I, n. 18087/2016; Cass. I, n. 9633/2015).
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