Controricorso per cassazione nel giudizio contro la sentenza non definitiva della separazione giudiziale resa in grado di appelloInquadramentoL'art. 370 c.p.c. disciplina autonomamente l'atto con il quale la parte, evocata nel giudizio di cassazione, si costituisce in causa e propone le proprie difese. Questo atto assume la forma e il contenuto di un controricorso. La disciplina relativa si applica anche con riferimento all'impugnazione delle decisioni pronunciate nei procedimenti in materia di stato delle persone, di minori e di famiglia. La normativa che regola il giudizio di cassazione è espressione di quella unità della giurisdizione che trova nella Corte di Cassazione l'autorità preposta istituzionalmente ad impersonarla e ad assicurarla. FormulaSUPREMA CORTE DI CASSAZIONE CONTRORICORSO Di ..., nata a ..., il ..., C.F. ... [1], rappresentata e difesa dall'Avv. ... del Foro di ..., patrocinante in Cassazione, C.F. ..., fax ..., P.E.C. ... [2], e domiciliata in ..., presso l'Avv. ..., nello studio in ..., come da procura speciale e contestuale elezione di domicilio in calce al presente atto NEI CONFRONTI di: ..., nato a ..., il ..., rappresentato e difeso dall'Avv. ..., del Foro di ... e presso di lui domiciliato, ricorrente per l'annullamento della sentenza Corte di Appello di ..., in data ..., n. .... IN FATTO E IN DIRITTO Con ricorso in data ... l'esponente, attuale contro ricorrente, ... proponeva domanda al Tribunale di ... di separazione giudiziale, con addebito, nei confronti del marito, odierno ricorrente per cassazione, deducendo l'esser venuta meno la comunione spirituale e materiale tra i coniugi a causa della relazione adulterina, pubblica e ingiuriosa nelle modalità, intrattenuta dal coniuge. Con l'atto riferiva che dal matrimonio non erano nati figli e che per seguire il marito essa aveva lasciato il proprio lavoro, rinunciando ad un impiego ben retribuito. Per questa ragione chiedeva l'attribuzione di un congruo contributo economico, da accollare al coniuge, che quantificava, salva migliore determinazione, in almeno Euro ... mensili. Con sentenza non definitiva in data ... il Tribunale accoglieva il ricorso nella parte relativa alla pronuncia di separazione. Per le contestazioni del resistente, avverso le istanze concernenti l'addebito e l'assegno, lo stesso Tribunale rimetteva la causa in istruttoria, per l'assunzione dei mezzi di prova dedotti da ambo le parti. Il convenuto proponeva tempestivo appello immediato avverso la sentenza, ai sensi dell'art. 709-bis, ultimo periodo, c.p.c. Con una ben motivata pronuncia la Corte di Appello di ... ha dato conferma alla decisione di primo grado. Nel successivo ricorso per cassazione, il detto Sig. ... ha formulato due motivi di impugnazione, con i quali si deducono: la nullità di tutto il procedimento, con conseguente nullità della sentenza d'appello, e la violazione o falsa applicazione di legge per errata scissione del giudizio e pronuncia limitata alla domanda di separazione. In proposito, con il presente atto, si contesta integralmente tutto quanto ex adverso allegato e dedotto, come inveritiero e infondato, in fatto e in diritto. Si osserva preliminarmente e ai sensi dell'art. 360-bis c.p.c., che il ricorso per cassazione di controparte deve essere dichiarato inammissibile. La pronuncia impugnata ha deciso le questioni di diritto in modo conforme alla giurisprudenza di codesta ill.ma Corte Suprema e l'esame dei motivi non offre elementi per confermare o mutare l'orientamento della stessa. Ed è certamente manifestamente infondata la censura relativa alla violazione dei principi regolatori del giusto processo. Soltanto per completezza difensiva si contestano le deduzioni del ricorrente, come infondate e inammissibili. E infatti: Sul primo motivo, si osserva che la pretesa nullità non è prevista da alcuna norma processuale, come invece richiede la norma dettata dall'art. 156, comma 1, c.p.c. In difetto di espressa previsione non può sussistere alcuna nullità, la quale trova ragione di porsi unicamente nell'impossibilità di un atto del processo di raggiungere lo scopo al quale è destinato. Nella specie, il ricorrente assume essere viziato l'atto ... e, in conseguenza, di avere subito pregiudizio per non aver potuto proporre in modo completo le proprie difese. Risulta, per contro, che .... L'eccezione è, pertanto, da ritenere pretestuosa e deve essere disattesa. Al riguardo la giurisprudenza di legittimità è conforme nell'affermare che la nullità sussiste soltanto quando .... In proposito il ricorrente non ha proposto ragioni che possano condurre ad un mutamento di giurisprudenza. Come si è premesso, il ricorso deve essere dichiarato, sul punto, inammissibile. Sul secondo motivo, si contesta la ricostruzione interpretativa operata da controparte. A norma dell'art. 709-bis c.p.c., infatti, è sufficiente che debbano essere esaminate e decise domande diverse da quella di separazione, che richiedono un minimo di assunzione di informazioni, a giustificare una pronta decisione del tribunale sull'istanza di separazione. Il tenore letterale della normativa consente di ritenere priva di particolari condizioni la situazione che giustifica una tempestiva modifica dello status dei coniugi, nell'attesa della regolamentazione definitiva dei loro rapporti. Le stesse ragioni di tempestività e di sostanziale urgenza che motivano una pronuncia limitata, nel frattempo, alla separazione, sono a fondamento della disposizione per cui la sentenza non definitiva è impugnabile unicamente con appello immediato. Nella vicenda in cui si è pronunciato il tribunale, con conferma della Corte di Appello, questa sostanziale urgenza è stata ravvisata, con un apprezzamento di fatto che non può essere sindacato negativamente dalla Suprema Corte, in quanto meramente applicativo di una norma di legge e logicamente motivato. Non si vede, poi, quale interesse, sostanziale o processuale, del ricorrente sia stato leso da una pronuncia che autorizzava i coniugi a vivere separati, come già di fatto facevano, nell'attesa che fossero decise le questioni di merito. Tanto premesso, richiamate tutte le proprie difese, l'esponente CHIEDE In via preliminare, di dichiarare inammissibile, ai sensi dell'art. 360-bis c.p.c. il ricorso proposto dal Sig. ...; in ogni caso, di rigettare il ricorso in quanto infondato. Con vittoria di spese di tutto il processo. Si depositano: l'originale del ricorso notificato; l'originale del controricorso notificato, procura speciale notarile in data .... Luogo e data ... Firma Avv. ... PROCURA SPECIALE Delego a rappresentarmi e difendermi per resistere nel presente giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione per l'impugnazione della sentenza pronunciata dalla Corte di Appello in data ..., n. R.G. ... l'Avv. ..., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ..., via ... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge. ... Per autentica della sottoscrizione Firma Avv. ... 1. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati: le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il C.F., oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011). Tutti gli atti del processo devono essere redatti in forma chiara e sintetica (art. 121 c.p.c.) e devono essere depositati esclusivamente con modalità telematiche (artt. 87 e 196-quater disp. att. c.p.c.). 2. I professionisti tenuti all'iscrizione in albi o elenchi hanno l'obbligo di dotarsi di un domicilio digitale iscritto nell'Elenco nazionale dei domicili digitali dei professionisti e delle imprese (art. 3-bis, d.lgs. n. 82/2005). CommentoIn esito al procedimento di primo e di secondo grado, il successivo giudizio di cassazione si svolge secondo le norme dettate per il giudizio ordinario di cognizione dagli artt. 360 ss. c.p.c. La norma di cui all'art. 709-bis c.p.c. prevedeva espressamente la facoltà di proporre autonomamente l'appello (e il successivo ricorso per cassazione) avverso la sentenza parziale di pronuncia sulla separazione. La disposizione era in linea con il disposto dell'art. 360, comma 3, per il quale non sono immediatamente impugnabili con ricorso per cassazione le sentenze che decidono di questioni insorte senza definire, neppure parzialmente, il giudizio. La pronuncia che sancisce la separazione personale dei coniugi è, indubbiamente, una decisione che risponde a uno dei capi della domanda, nel merito, e che non risolve una mera questione preliminare in fatto. L'art. 709-bis è stato abrogato dal d.lgs. n. 149/2022, di riforma del processo civile, per le impugnazioni proposte avverso le sentenze depositate dopo il 28 febbraio 2023 e ad esse si applicano le norme di cui agli artt. 473-bis e ss. c.p.c. La parte contro la quale è diretto il ricorso, se intende contraddire, deve proporre un controricorso. Così dispone l'art. 370 c.p.c., che poi rinvia agli artt. 365 e 366 stesso codice per quanto concerne la sottoscrizione dell'atto, la sua forma e il suo contenuto. Il testo della norma indica nel contraddittorio la funzione del controricorso, vale a dire, nel consentire la manifestazione delle contestazioni e delle obiezioni che la parte evocata nel giudizio oppone al ricorrente. L'atto è rivolto alla Corte (e per questo aspetto assume la forma del ricorso in genere) ma deve doveva essere notificato al ricorrente. Il testo dell'art. 370, modificato dal d.lgs. n. 149/2022, dispone attualmente che l'atto deve essere depositato nella cancelleria della Corte. Con esso la parte chiede il rigetto dell'avversa impugnazione, espone le ragioni che ne impediscono l'accoglimento e formula le eccezioni ancora proponibili. Ove intenda impugnare a propria volta la sentenza su questioni sulle quali è rimasta soccombente, deve proporre il ricorso incidentale: esso si risolve nella proposizione di una domanda nel contesto dell'atto di controricorso, salvo il caso del ricorso incidentale tardivo. |