Controricorso per cassazione nel giudizio contro la sentenza di scioglimento dell'unione civile pronunciata in grado di appelloInquadramentoL'art. 370 c.p.c. disciplina autonomamente l'atto con il quale la parte, evocata nel giudizio di cassazione, si costituisce in causa e propone le proprie difese. Questo atto assume la forma e il contenuto di un controricorso. La disciplina relativa si applica anche con riferimento alle impugnazioni proposte avverso le decisioni pronunciate nei procedimenti relativi alle controversie in materia di stato delle persone, di minori e di famiglia, disciplinate dagli artt. 473-bis e ss. c.p.c., come introdotti dal d.lgs. n. 149/2022, di riforma del processo civile. FormulaSUPREMA CORTE DI CASSAZIONE CONTRORICORSO di ..., nato a ..., il ..., codice fiscale ... [1], rappresentato e difeso dall'Avv. ... del Foro di ..., patrocinante in Cassazione, codice fiscale ..., fax ..., PEC ... [2], e domiciliato in ..., presso l'Avv. ..., nello studio in ..., come da procura speciale e contestuale elezione di domicilio in calce al presente atto; NEI CONFRONTI di: ..., nato a ..., il ..., rappresentato e difeso dall'Avv. ..., del Foro di ... e presso di lui domiciliato, ricorrente PER L'ANNULLAMENTO della sentenza Corte di Appello di ..., in data ..., n. ... IN FATTO E IN DIRITTO Con ricorso in data ... l'esponente, attuale contro ricorrente, ... proponeva domanda al Tribunale di ... per lo scioglimento dell'unione civile tra esso e il Sig. ..., odierno ricorrente per cassazione. In proposito l'esponente deduceva di essersi reso conto, dopo un anno di convivenza, che la prosecuzione della vita in comune con l'odierno ricorrente per cassazione non gli risultava più possibile, attesa la scoperta di rilevanti difficoltà di carattere e di incompatibilità nei gusti e nelle esigenze personali. Il partner ha poi abbandonato all'improvviso la residenza comune, lasciando l'esponente privo di risorse e con l'onere delle spese richieste da tale residenza; per tale ragione l'esponente aveva manifestato la volontà di sciogliere l'unione civile con dichiarazione che venne resa formalmente davanti all'ufficiale di stato civile; trascorsi tre mesi, l'esponente adiva il Tribunale di ..., il quale, con sentenza ..., dichiarava lo scioglimento dell'unione civile; stabiliva a favore del medesimo un contributo mensile da corrispondersi a cura della controparte, ogni inizio del mese, nell'entità di ... Euro. Su impugnazione del convenuto soccombente, la Corte di Appello di ... confermava integralmente la sentenza di primo grado e condannava l'appellante al pagamento delle spese processuali. Con ricorso notificato il Sig. ... ha proposto ricorso per cassazione. Nell'atto il detto Sig. ... ha formulato motivi di impugnazione con i quali si deducono: la nullità del procedimento di appello, con conseguente nullità della sentenza; e la violazione o falsa applicazione di legge relativamente all'attribuzione di un assegno economico in favore del coniuge, odierno resistente. In proposito, con il presente atto, si osserva preliminarmente e ai sensi dell'art. 360-bis c.p.c., che il ricorso per cassazione di controparte deve essere dichiarato inammissibile. La pronuncia impugnata ha deciso le questioni di diritto in modo conforme alla giurisprudenza di codesta ill.ma Corte Suprema e l'esame dei motivi non offre elementi per confermare o mutare l'orientamento della stessa. Soltanto per completezza difensiva si contestano le deduzioni del ricorrente, come infondate e inammissibili. E infatti: Sul primo motivo, si osserva che la pretesa nullità non è prevista da alcuna norma processuale, come richiede invece il principio espresso dall'art. 156, comma 1, c.p.c. In difetto di espressa previsione non può sussistere alcuna nullità, a meno che essa derivi dall'impossibilità di un atto del processo di raggiungere lo scopo al quale è destinato. Nella specie, il ricorrente assume esser viziato l'atto ... e, in conseguenza, di avere subito un concreto pregiudizio per non aver potuto proporre in modo completo le proprie difese. Risulta, per contro, che .... L'eccezione è, pertanto, da ritenere pretestuosa e deve essere disattesa. Al riguardo la giurisprudenza di legittimità è conforme nell'affermare che la nullità, se non prevista espressamente da una norma processuale, sussiste soltanto quando .... In proposito il ricorrente non ha formulato ragioni che possano condurre ad un mutamento di giurisprudenza. Come si è premesso, il ricorso deve essere dichiarato, sul punto, inammissibile. Sul secondo motivo si contestano le asserzioni svolte nel ricorso. In particolare, in ordine all'attribuzione del contributo economico stabilito dal Tribunale e confermato in appello deve dirsi che dell'attribuzione sussistevano tutti gli elementi richiesti dalla legge. L'esponente, improvvisamente abbandonato dal partner è rimasto privo di risorse economiche con le quali provvedere a sé e alla casa di abitazione. L'odierno ricorrente assume di non avere disponibilità economiche ma le informazioni assunte presso il datore di lavoro hanno rivelato che il medesimo usufruisce di utili percepiti “in nero”, in misura affatto trascurabile. Nel matrimonio ad effetti civili, il dover provvedere a conservare all'ex coniuge una condizione simile a quella cui aveva diritto nella permanenza del vincolo matrimoniale costituisce l'osservanza di un obbligo di legge, consequenziale al divorzio e, in specie, a carico di chi con il proprio comportamento ha dato causa alla cessazione del rapporto affettivo nel matrimonio. Analogo principio deve osservarsi nelle unioni civili, la cui disciplina è costruita dal legislatore sulla falsariga di quella del matrimonio. Ne ricorrono la ratio e le esigenze di solidarietà discendenti dal vincolo affettivo, anche se ormai sciolto. In linea di diritto si osserva che nelle argomentazioni della corte territoriale, che ha rinviato a quelle del primo Giudice, non si colgono vizi logici o insufficienze. Nessuna violazione di norme giuridiche è addebitabile alla Corte di Appello, che ha esattamente interpretato ed applicato il disposto dell'art. 337-ter c.c., nel confermare la pronuncia del tribunale. La valutazione che tale norma demanda al Giudice è stata effettuata, in modo logico e coerente, nel rispetto dei principi stabiliti da codesta Ecc.ma Suprema Corte in modo uniforme e costante. Si vedano al riguardo le seguenti decisioni: Cass. n. ...; Cass. n. .... Tanto premesso, richiamate tutte le proprie difese, l'esponente CHIEDE In via preliminare, di dichiarare inammissibile, ai sensi dell'art. 360-bis c.p.c., il ricorso proposto dal Sig. ...; in ogni caso, di rigettare il ricorso in quanto infondato. Con vittoria di spese di tutto il processo. Si depositano: l'originale del ricorso notificato; l'originale del controricorso notificato, procura speciale notarile in data ...; i documenti sui quali è fondato il ricorso .... Luogo e data ... Firma Avv. ... PROCURA SPECIALE Delego a rappresentarmi e difendermi per resistere nel presente giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione per l'impugnazione della sentenza pronunciata dalla Corte di Appello in data ..., n. R.G. ... l'Avv. ..., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ..., via ... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge. ... Per autentica della sottoscrizione Firma Avv. ... 1. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati: le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il C.F., oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011). Tutti gli atti del processo devono essere redatti in forma chiara e sintetica (art. 121 c.p.c.) e devono essere depositati esclusivamente con modalità telematiche (artt. 87 e 196-quater disp. att. c.p.c.). 2. L'art. 125 c.p.c. fa obbligo al difensore di indicare nell'atto difensivo il proprio codice fiscale e il numero di fax. L'art. 13, comma 3-bis, d.P.R. n. 115/2002, sanziona l'omessa indicazione del numero di fax con l'aumento della metà del contributo unificato. I professionisti tenuti all'iscrizione in albi o elenchi hanno l'obbligo di dotarsi di un domicilio digitale iscritto nell'Elenco nazionale dei domicili digitali dei professionisti e delle imprese (art. 3-bis, d.lgs. n. 82/2005). CommentoIn esito al procedimento camerale di primo e di secondo grado, il successivo giudizio di cassazione si svolge secondo le norme dettate dagli artt. 360 ss. c.p.c. La parte contro la quale è diretto il ricorso, se intende contraddire, deve proporre un controricorso. Così dispone l'art. 370 c.p.c., che poi rinvia agli artt. 365 e 366 stesso codice per quanto concerne la sottoscrizione dell'atto, la sua forma e il suo contenuto. Il testo della norma indica nel contraddittorio la funzione del controricorso, vale a dire, nel consentire la manifestazione delle contestazioni e delle obiezioni che la parte evocata nel giudizio oppone al ricorrente. L'atto è rivolto alla Corte (e per questo aspetto assume la forma del ricorso in genere) ma deve essere notificato al ricorrente (e per questo verso partecipa della natura della comparsa di risposta). Con esso la parte chiede il rigetto dell'avversa impugnazione, espone le ragioni che ne impediscono l'accoglimento e formula le eccezioni ancora proponibili. Ove intenda impugnare a propria volta la sentenza su questioni sulle quali è rimasta soccombente, deve proporre il ricorso incidentale: esso si risolve nella proposizione di una domanda nel contesto dell'atto di controricorso, salvo il caso del ricorso incidentale tardivo. In mancanza di controricorso la parte non può presentare memorie ma soltanto partecipare alla discussione orale, se il giudizio la prevede. Non è consentito sostituire al controricorso una qualunque memoria difensiva depositata in prossimità dell'udienza o in essa presentata (Cass. S.U., n. 3602/2003; Cass. n. 1737/2005; Cass. n. 20029/2011). Il controricorso, avendo la sola funzione di contrastare l'impugnazione altrui, non necessita dell'esposizione sommaria dei fatti di causa, potendo richiamarsi a quanto già esposto nel ricorso principale. Tuttavia, quando esso include anche un ricorso incidentale deve contenere, in ragione della sua autonomia rispetto al ricorso principale, l'esposizione sommaria dei fatti della causa, ai sensi degli artt. 371, comma 3, e 366, comma 1, n. 3 c.p.c. (Cass. n. 18483/2015; Cass. n. 76/2010). Tutti gli atti del processo devono essere redatti in forma chiara e sintetica (art. 121 c.p.c.) e devono essere depositati esclusivamente con modalità telematiche (artt. 87 e 196-quater disp. att. c.p.c.). In tema di deposito telematico di un atto processuale, la presenza, all'esito dei controlli della cancelleria, di un "errore fatale" che, non imputandosi necessariamente a colpa del mittente, esprime soltanto l'impossibilità del sistema di caricare l'atto nel fascicolo telematico, impedendo al cancelliere l'accettazione del deposito, oltre a consentirne l'eventuale rinnovazione con rimessione in termini, non determina effetti invalidanti, quando vi sia il pieno raggiungimento dello scopo, ai sensi dell'art. 156, comma 3, c.p.c. (Cass. sez. lav., n. 238/2023). Per Cass. I ord., n. 37829/2022, nel giudizio di legittimità, la valutazione della procedibilità del ricorso ex art. 369, comma 1, c.p.c., come quella di tempestività del controricorso ex art. 370, comma 1, c.p.c., deve essere effettuata tenendo conto esclusivamente del contraddittorio come concretamente instaurato da chi ha intrapreso il giudizio, senza che abbia alcuna rilevanza l'integrità, o meno, del contraddittorio medesimo (per essere stato il procedimento intrapreso contro tutte le parti necessarie). Il controricorso, anche se contenente ricorso incidentale, va depositato nella Cancelleria dove si trova l'atto principale secondo le modalità telematiche previste per il deposito del ricorso. |