Ricorso per l'accertamento di circostanze ostative al riconoscimento delle pronunce in materia di responsabilità genitorialeInquadramentoPer i procedimenti promossi dalla data del 1° agosto 2022, l'art. 34 del Reg. UE n. 1111/2019 ha generalizzato il principio dell'automatica circolazione, ossia senza necessità di exequatur, di tutte le pronunce in tema di responsabilità genitoriale. Tale regime si sostanzia, essenzialmente, nell'automaticità ed immediatezza del riconoscimento e dell'esecuzione dei provvedimenti in Stati membri differenti da quello di origine. È infatti abolito l'exequatur per le decisioni esecutive nello Stato membro d'origine e certificate in conformità al Regolamento stesso. FormulaCORTE D'APPELLO DI ... [1] RICORSO PER IL DINIEGO DI RICONOSCIMENTO La Sig.ra [2] ..., nata a ... il ... C.F. ... [3], residente in ..., via/piazza ... n. ..., elettivamente domiciliata in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [4] ..., C.F. ..., fax ... [5], che la rappresenta e difende in forza di procura alle liti in calce al presente atto; NEI CONFRONTI DI Il Sig. ..., residente in ..., via/piazza ... n. ...; ESPONE CHE - in data ..., l'autorità giudiziaria tedesca affidava in via esclusiva la figlia minore ..., nata dalla relazione con il Sig. ..., cittadino tedesco, a quest'ultimo; - tale decisione, pur esecutiva nello Stato membro di origine, è illegittima poiché a differenza di quanto attestato nel relativo certificato, l'esponente non è stata regolarmente evocata in giudizio dinanzi all'autorità giurisdizionale tedesca ed ivi è rimasta per tale ragione involontariamente contumace; - infatti ...; - pertanto la decisione non può essere riconosciuta e produrre immediata efficacia esecutiva nel nostro ordinamento, ostandovi espressamente l'art. 39, lett. b), del Reg. UE n. 1111/2019. Pertanto CHIEDE CHE l'Ill.ma Corte d'Appello adita deneghi l'esecuzione della predetta pronuncia. Luogo e data ... Firma Avv. ... Si depositano: 1. copia autentica della sentenza/provvedimento della/del quale viene richiesto l'accertamento dell'insussistenza dei presupposti per l'exequatur; 2. il certificato di cui all'art. 47 del Reg. UE n. 1111/2019. PROCURA Delego a rappresentarmi e difendermi con riguardo alla redazione del presente ricorso e degli altri atti del procedimento l'Avv. ..., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ..., via ... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge. Per autentica della sottoscrizione Firma Avv. ... 1. La competenza è stata individuata in quella della Corte d'Appello, per il nostro ordinamento, ai sensi dell'art. 103 del Regolamento UE n. 1111/2019. 2. Trova applicazione la regola generale di cui all'art. 125 c.p.c., per la quale il ricorso deve essere corredato dall'indicazione delle parti. 3. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio. 4. A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore: v. art. 125 c.p.c., e art. 13, comma 3-bis, d.P.R. n. 115/2002, modificati dalla l. n. 114/2014. 5. L'indicazione del numero di fax dell'Avvocato è prevista dall'art. 125 c.p.c. Ai sensi del citato art. 13, comma 3-bis: «Ove il difensore non indichi il proprio numero di fax ... ovvero qualora la parte ometta di indicare il codice fiscale ... il contributo unificato è aumentato della metà». CommentoLe decisioni relative alla responsabilità genitoriale su un minore, emesse ed esecutive in uno Stato membro, possono, almeno di regola, salve le eccezioni specificamente previste dagli articoli successivi, essere eseguite in un altro Stato membro solo dopo un apposito procedimento di esecutività. Il Regolamento UE n. 1111/2019, in vigore dal 1° agosto 2019, ha compiuto un significativo passo avanti generalizzando questo regime per tutte le pronunce in materia di responsabilità genitoriale (Lupoi, 2020, § 8). Gli obiettivi perseguiti sono molteplici. In primo luogo nell'interesse superiore del minore si vuole favorire il mantenimento di rapporti regolari tra il figlio e il genitore separato o divorziato che risiedano in Stati diversi. Inoltre, le procedure intermedie all'esecuzione (ossia quelle necessarie per ottenere il c.d. exequatur) comportano costi e ritardi aggiuntivi per le parti. Rileva altresì sul piano politico, il superamento delle barriere e dei limiti alla circolazione dei provvedimenti giudiziali (cfr. Lupoi, 2020, § 8). Il regime si sostanzia, essenzialmente, nell'automaticità ed immediatezza del riconoscimento e dell'esecuzione dei provvedimenti in Stati membri differenti da quello di origine. È infatti abolito l'exequatur per le decisioni esecutive nello Stato membro d'origine e certificate in conformità al Regolamento stesso (in arg. Magrone, 362 ss.; McEleavy, 2004, 511). La decisione sulla responsabilità genitoriale, dunque, potrà circolare, anche ai fini esecutivi, sulla base del solo certificato rilasciato dal Giudice dello Stato membro d'origine, salva la possibilità di promuovere, nello Stato membro richiesto, un procedimento per chiedere una decisione che attesti l'assenza dei motivi di diniego del riconoscimento ovvero, di converso, che disponga il diniego di riconoscimento o di esecuzione per uno dei motivi indicati, in via tassativa, dal regolamento (cfr. Biagioni, 2019, 1175). L'efficacia esecutiva “automatica” in un altro Stato membro dei provvedimenti in tema di responsabilità genitoriale è subordinata a due condizioni, ovvero all'efficacia esecutiva degli stessi nello Stato in cui sono stati pronunciati ed alla certificazione sulla base di un modello standard conforme ai relativi allegati del regolamento (ossia all'allegato III al Regolamento: v. art. 36, comma 1, lett. b). Il modello standard di certificato allegato al Regolamento per le decisioni in materia di responsabilità genitoriale, oltre alle indicazioni sulle parti e su eventuali titolari della responsabilità genitoriale differenti dai genitori (ad esempio, i servizi sociali del Comune), deve essere corredato delle seguenti indicazioni: se si tratta di decisione resa in contumacia di una parte, dal deposito ad opera della parte che chieda il riconoscimento o l'esecuzione della pronuncia della documentazione richiesta dall'art. 37, § 2, dello stesso Regolamento (ossia: a) l'originale o una copia autenticata del documento comprovante che la domanda giudiziale o l'atto equivalente è stato notificato o comunicato al contumace; o b) un documento comprovante che il convenuto ha inequivocabilmente accettato la decisione); dati dei minori coinvolti nella decisione (se sono più di quattro dovranno essere richiesti due certificati); se la decisione è esecutiva nello Stato membro di origine; nel caso di pronuncia esecutiva, se è stata notificata alla parte nei confronti della quale si intende farla valere (con indicazioni, in detta ipotesi, sul recapito di detta parte e sulla data dell'avvenuta notifica). Inoltre se si tratta di decisioni relative all'esercizio del diritto di visita dovranno essere indicate, nella misura in cui possano evincersi dalla pronuncia, le modalità di esercizio del diritto di visita, con specificazione degli obblighi rispettivi imposti all'affidatario ed al beneficiario del diritto di visita, nonché delle eventuali limitazioni poste allo stesso. Il certificato attesta, in sostanza, due elementi: il rispetto del diritto di difesa del convenuto e la possibilità offerta allo stesso minore di partecipare al procedimento, mediante l'ascolto dello stesso (Baratta, 213, nt. 130). Inoltre, nell'ipotesi di decisioni contumaciali, il rilascio del certificato da parte del Giudice d'origine è subordinato alla circostanza che l'atto introduttivo del giudizio sia stato notificato o comunicato al convenuto in tempo utile ed in modo tale che questi abbia potuto presentare le proprie difese o, non rispettate tali condizioni, sia comunque accertata l'accettazione inequivocabile della decisione da parte del convenuto (in arg. Magrone, 364 s.). Tra le condizioni ostative al rilascio del certificato non rientra, pertanto, la manifesta contrarietà del provvedimento all'ordine pubblico dello Stato richiesto dell'esecuzione. Il che sembra dipendere dal fatto che è il Giudice dello Stato membro di provenienza del provvedimento ad effettuare il controllo. Secondo taluni, peraltro, la norma sarebbe un'ulteriore dimostrazione del particolare favor che caratterizza la disciplina agevolata di queste pronunce rispetto alle altre in tema di responsabilità genitoriale (Magrone, 367). L'utilizzo del termine generico «decisione giudiziaria» (v. anche il Commento all'art. 2) comporta che la pronuncia non debba necessariamente assumere la veste formale di sentenza, purché sia esecutiva in virtù delle norme processuali dello Stato membro nel quale la stessa è stata pronunciata. |