Decreto di nomina di curatore speciale per resistere all'azione di disconoscimentoInquadramentoL'azione di disconoscimento della paternità determina l'instaurazione di un procedimento a litisconsorzio necessario nel quale sono parti il padre, la madre e il figlio. Se una di tali parti è minore o è interdetta il contraddittorio si svolge nei confronti di un curatore speciale nominato dal Giudice davanti al quale il giudizio deve essere promosso. Il curatore speciale ha la legittimazione processuale a resistere nel giudizio. La formula che segue osserva le norme di cui al rito unificato in materia di stato delle persone, minori e famiglia introdotte dal d.lgs. n. 149/2022, di riforma del processo civile, per i procedimenti instaurati dopo il 28 febbraio 2023, data di decorso dell’efficacia del provvedimento. FormulaTRIBUNALE DI ... DECRETO DI NOMINA DI CURATORE SPECIALE (ART. 247 C.C.) IL PRESIDENTE 1 Vista l'istanza del Sig. ..., come in atti generalizzato, per la nomina di un curatore speciale che rappresenti la propria madre Sig.ra ... allo scopo di integrare il contraddittorio nel giudizio conseguente al promuovimento, da parte sua, dell'azione di disconoscimento della paternità nei confronti di ..., nato a ..., il ..., suo preteso genitore; rilevato che la richiesta trova ragione nelle condizioni di salute della madre del richiedente, la quale, a causa dell'insorgenza di una grave malattia, si trova attualmente nelle condizioni di infermità di mente tali da impedirle di provvedere ai propri interessi; rilevato che si indica la predetta come litisconsorte necessaria nel giudizio di disconoscimento, ex art. 247, comma 1, c.c.; ritenuta pertanto palese la necessità della nomina del curatore speciale per la predetta, come richiesto in ricorso; visto l'art. 247 c.c. NOMINA All'ufficio di curatore speciale della nominata Sig.ra ... il Dott. ..., con studio in ... Manda alla cancelleria per la comunicazione al Pubblico Ministero. Il Presidente ... Depositato in cancelleria [1] 1. Ai sensi dell'art. 80 c.p.c. la nomina è demandata al Giudice dinanzi al quale è incardinata la causa. Il provvedimento è pronunciato in forma di decreto: atto del Giudice emesso d'ufficio o ad istanza di parte. Se l'istanza è orale, si redige un verbale nel quale si dà atto della richiesta e nel quale è contenuto il decreto. Dispone l'art. 135 c.p.c. che il decreto di regola non è motivato e che esso è sottoscritto dal Giudice singolo o, in caso di collegialità, dal presidente. Il secondo comma della disposizione citata consentiva che il decreto, se richiesto con ricorso, fosse scritto in calce a questo atto. Il d.lgs. n. 164/2024 di correzione alla riforma processuale “Cartabia” (d.lgs. 149/2022) ha soppresso questa norma e ciò in conseguenza della digitalizzazione del processo per la quale tutti gli atti processuali devono essere depositati con modalità telematiche. CommentoLa normativa processuale riguardante il curatore speciale è dettata dagli artt. 78,79 e 80 c.p.c. L'art. 1, commi 30 e 31, della l. n. 206/2021, di delega per la riforma del processo civile, ha modificato queste norme (con decorrenza dal 180° giorno dalla sua pubblicazione sulla G.U.) con l'inserirvi le disposizioni per cui: anche il minore che abbia compiuto i 14 anni può fare istanza di nomina del curatore speciale; la nomina può essere effettuata anche quando i genitori appaiono per gravi ragioni temporaneamente inadeguati a rappresentare gli interessi del minore; la nomina è disposta dal Giudice che procede quando ne sorge l'occasione nel corso del processo. Il contenuto di queste disposizioni è poi stato modificato dal d.lgs. n. 149/2022, di riforma del processo civile, per i procedimenti instaurati dopo il 28 febbraio 2023, a seguito dell'introduzione del rito unico in materia di persone, di minori e di famiglia (nuovi artt. 473-bis.2 e 473-bis.8). Ad esse il decreto legislativo ha aggiunto la previsione del potere del Giudice di nominare d'ufficio il curatore speciale e di conferirgli poteri specifici di rappresentanza sostanziale. L'art. 80 c.p.c. riserva la nomina del curatore speciale alla competenza funzionale del presidente dell'ufficio davanti al quale si deve proporre la causa (la normativa, per le controversie da intraprendersi dopo il 28 febbraio 2023, è stata mutata dal d.l.gs. n. 149/2022, di riforma del processo civile, che ha introdotto il rito unico in materia di stato delle persone, di minori e di famiglia). Come si riferisce a commento delle formule “Decreto di nomina di curatore speciale al minore infraquattordicenne” e “Decreto di nomina di curatore speciale al minore ultraquattordicenne”, la giurisprudenza si è orientata nel senso di attribuire la competenza per la nomina del curatore speciale, nelle azioni di riconoscimento e di disconoscimento della paternità che riguardino un soggetto minorenne, al tribunale in composizione collegiale, e non al solo presidente. Il convincimento in tal senso ha trovato argomento nell'esigenza di affidare ad una valutazione con contenuto decisionale la verifica di sussistenza dell'interesse del figlio disconoscendo, se minorenne. Nei casi, come quello ipotizzato sopra, di soggetto maggiorenne, la detta esigenza non sussiste: e pertanto può tornare ad applicarsi la normativa processuale citata. In pendenza di giudizio, la nomina del curatore speciale di cui all'art. 78 c.p.c. avviene incidentalmente, quale sub-procedimento all'interno del processo, con istanza da proporre al giudicante, il cui provvedimento, se si tratta del Giudice delegato alla trattazione, è suscettibile di essere riconsiderato dal collegio del tribunale, in sede decisoria (Cass. I ord., n. 38883/2021); nondimeno, è altresì ammissibile il reclamo immediato al collegio da parte degli interessati, quale specifico mezzo di impugnazione, al fine di instare per la revoca o modifica del decreto in questione. Il provvedimento che decide il reclamo avverso il decreto di nomina del curatore speciale ex art. 78 c.p.c., non avendo contenuto decisorio né attitudine ad acquisire carattere definitivo, non è riconducibile alla sfera dei provvedimenti ricorribili per cassazione a mente dell'art. 111 Cost. (Cass. I, ord. n. 21452/2023). Allorquando l'esigenza della nomina di un curatore speciale ex art. 78 c.p.c. si manifesti nel corso del giudizio ed in relazione ad esso, la corrispondente istanza deve essere proposta al Giudice (monocratico o collegiale nelle ipotesi di cui all'art. 50-bis c.p.c.) della causa pendente, a tanto non ostando la riconducibilità alla giurisdizione volontaria del provvedimento di cui all'art. 80 c.p.c. (Cass. III, n. 7362/2015). |