Istanza di cessazione dell'affidamento familiare

Andrea Conti

Inquadramento

L'affidamento familiare cessa quando viene meno la situazione di difficoltà temporanea della famiglia di origine del minore ovvero nel caso in cui la prosecuzione dell'affidamento rechi pregiudizio al minore.

Formula

SERVIZIO SOCIALE DEL COMUNE DI .... [1]

Il Sig. ...., nato a ...., il ...., C.F. .... e la Sig.ra ...., nata a ...., il ...., C.F. ...., entrambi residenti in ...., via ...., in qualità .... [2], rappresentati e difesi dall'Avv. ...., del Foro di ...., C.F. ...., (il quale dichiara di voler ricevere eventuali comunicazioni relative al procedimento in oggetto al numero di fax .... ed all'indirizzo PEC ....) [3] presso il cui studio in ...., via ...., sono elettivamente domiciliati, come da procura allegata al presente atto [4],

PREMESSO CHE

– in data ...., il minore ...., nato a ...., il ...., C.F. ...., veniva affidato al Sig. ...., nato a ...., il ...., C.F. .... e alla Sig.ra ...., nata a ...., il ...., C.F. ...., entrambi residenti in ...., via ....;

– nel periodo di affidamento presso i Sig.ri .... veniva garantita, sotto la supervisione del Servizio Sociale di ...., la continuità dei rapporti tra il minore e i genitori;

– attualmente, la situazione di difficoltà temporanea che ha giustificato il provvedimento di affidamento è venuta meno in quanto:

....;

....;

....;

– il termine dell'affidamento è previsto per il ...., ma, data la sopravvenuta situazione di fatto, la prosecuzione fino a tale data dell'affidamento non risulta essere più rispondente all'interesse del minore, anzi ne deriverebbe un evidente pregiudizio in quanto:

....;

....;

.....

Tutto ciò premesso,

il Sig. .... e la Sig.ra ...., ut supra rappresentati, difesi e domiciliati

CHIEDONO

che il Servizio Sociale adito disponga la cessazione dell'affidamento del minore .... e il rientro presso il suo nucleo familiare, con le opportune cautele e il necessario sostegno.

Si produce in copia, oltre all'originale della procura alle liti, i seguenti documenti:

1. ....;

2. ....;

3. .... [5].

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

[1]Risulta competente il Servizio Sociale che ha disposto l'affidamento.

[2]Possono ricorrere sia i genitori del minore affidato, sia gli affidatari del minore.

[3]Ai sensi dell'art. 13, comma 3-bis, d.P.R. n. 115/2002: “Ove il difensore non indichi il proprio numero di fax .... ovvero qualora la parte ometta di indicare il C.F. .... il contributo unificato è aumentato della metà”.

[4]Il ricorso per la cessazione dell'affidamento familiare può, peraltro, essere presentato anche senza la necessità del patrocinio legale.

[5]Deve essere indicata l'ulteriore documentazione utile e rilevante che si intende produrre.

Commento

L'art. 4, comma 5, l. n. 184/1983 prevede che l'affidamento familiare, oltre alla fisiologica ipotesi di cessazione per decorso del termine – tanto che l'art. 4, comma 4, l. n. 184/1983, così come modificato dal d.lgs. n. 149/2022, prevede che il provvedimento di affidamento deve indicare il periodo di presumibile durata dell'affidamento che, comunque, non può superare la durata di ventiquattro mesi, salvo proroghe (Cass. I, n. 33147/2022 ove si ribadisce che l'affidamento familiare non può essere prorogato sine die) –, cessi venuta meno la situazione di difficoltà temporanea della famiglia di origine del minore ovvero nel caso in cui la prosecuzione dell'affidamento rechi pregiudizio per il minore.

In tali casi il Servizio Sociale può attivarsi spontaneamente ovvero potrà essere sollecitato dai genitori ovvero dagli affidatari, i quali dovranno evidenziare il venir meno della situazione di difficoltà del nucleo familiare del minore. Gli affidatari potranno anche richiedere la revoca dell'affidamento familiare in caso intendano revocare la loro disponibilità.

La revoca dell'affidamento è disposta dal Servizio Sociale, in caso di affidamento volontario, ovvero dall'Autorità Giudiziaria, in caso di affidamento giudiziale: infatti, la revoca deve essere disposta dalla stessa Autorità che ha disposto l'affidamento.

Con riferimento all'ipotesi di affidamento giudiziale, la giurisprudenza ha precisato che, qualora il provvedimento iniziale di affidamento necessiti di essere seguito dalla cessazione anticipata (o anche da un'ulteriore proroga), questa vicenda integra un provvedimento camerale nuovo, per il quale il principio della perpetuatio iurisdictionis deve essere temperato con quello di prossimità, sicché il Giudice competente per territorio deve essere individuato nel Tribunale per i Minorenni del luogo in cui il minore legittimamente si trova, in tal modo dando rilievo ad eventuali sopravvenuti cambiamenti di residenza (Cass. S.U., n. 28875/2008).

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