Ricorso per la nomina di un amministratore di sostegno al convivente

Rosaria Giordano

Inquadramento

Nell'ambito dei rapporti personali tra conviventi, il comma 48 dell'art. 1 della l. n. 76/2016 stabilisce espressamente che il convivente può essere nominato tutore, curatore o amministratore di sostegno dell'altro, secondo quanto già desumibile, tuttavia, dall'art. 408 c.c., che faceva riferimento, a tal fine, alla persona stabilmente convivente (cfr. Sesta, Manuale di diritto di famiglia, Padova, 2016, 231).

Formula

TRIBUNALE DI ... [1]

UFFICIO DEL GIUDICE TUTELARE

Il Sig. [2] ..., nato a ..., il ..., C.F. ..., residente in ..., via ..., tel. ..., fax ..., e-mail ..., nella sua qualità di convivente, giusta contratto del ..., registrato in data ...

CHIEDE

ai sensi degli artt. 404 ss. c.c.

L'APERTURA DI UN'AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO IN FAVORE DI:

La Sig.ra ... nata a ..., il ..., C.F. ..., residente in ..., via ...

ESPONENDO CHE

La Sig.ra ... è affetta da ... e tale patologia incide sulla sua capacità di prendersi cura di sé e del suo patrimonio atteso che, come emerge dal certificato medico in atti, ...;

in particolare, ormai da alcuni mesi, la Sig.ra ... è in grado di compiere autonomamente solo i seguenti atti ..., mentre necessita di essere rappresentata (ovvero assistita) per il compimento di tutti gli altri [3] ;

è attuale, peraltro, la necessità di compiere, tra gli atti indicati, ... ed in assenza dell'applicazione della richiesta misura non è possibile attualmente soddisfare le esigenze sottese al compimento di detti atti;

la spesa mensile necessaria per soddisfare le esigenze della Sig.ra ... è pari ad Euro ... [4] ed il patrimonio, mobiliare ed immobiliare, è costituito da ...;

CHIEDE

di applicare la misura di protezione dell'amministrazione di sostegno nei confronti di ... ed in considerazione delle residue (o della assenza di residue) capacità della predetta nei termini di cui in parte motiva;

di attribuire all'amministratore di sostegno i seguenti poteri con riferimento alla cura della persona ed alla gestione del patrimonio della stessa: ... [5].

Comunica che i parenti sino al quarto grado sono ... e che risiedono rispettivamente ... [6].

Indica come possibile amministratore lo stesso ricorrente, quale persona stabilmente convivente.

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

Si allegano i seguenti documenti:

1) estratto dell'atto di nascita;

2) certificato di residenza;

3) stato di famiglia;

4) certificazione medica aggiornata;

5) eventuale certificato di intrasportabilità e/o incapacità di interagire in alcun modo con l'autorità giudiziaria

1. Il ricorso deve essere presentato nel luogo di residenza o domicilio del beneficiario. A fronte di tale dato normativo, la S.C. ha peraltro osservato che la competenza territoriale si radica con riferimento alla dimora abituale del beneficiario e non alla sua residenza, in considerazione della necessità che egli interloquisca con il Giudice tutelare, il quale deve tener conto, nella maniera più efficace e diretta, dei suoi bisogni e delle sue richieste anche successivamente alla nomina dell'amministratore (Cass. VI, n. 23772/2017). In ogni caso, ai fini della competenza si presume la coincidenza della residenza effettiva e del domicilio con la residenza anagrafica dell'amministrando, salvo risulti accertato non solo il concreto spostamento della sua dimora abituale o del centro principale dei suoi rapporti economici, morali, sociali e familiari ma anche la volontarietà di tale spostamento (Cass. VI, ord. n. 19431/2020).

2. Ai fini della proposizione del ricorso, non è necessario - sebbene ciò resti nella facoltà del ricorrente - che venga conferito mandato ad un legale.

3. Sin dal ricorso, considerato che l'amministratore di sostegno sarà tenuto a sostituire la persona che beneficia della misura esclusivamente negli atti che la stessa non può compiere, restando per il resto piena la capacità della medesima, devono essere specificamente indicati gli atti che il destinatario della misura non è in grado di compiere.

4. Devono essere indicate analiticamente le spese necessarie per la persona destinataria della misura di protezione.

5. I poteri da attribuire all'amministratore costituiscono il pendant degli atti che il beneficiario della misura non può compiere autonomamente.

6. In alternativa, inserire, se i parenti hanno già dichiarato di essere a conoscenza del procedimento e di non opporsi, la seguente dicitura: “i Sig.ri ..., rispettivamente nella qualità ..., in mancanza di altri parenti, hanno dichiarato di essere favorevoli all'applicazione della richiesta misura”. In questa ipotesi andrà prodotta copia della relativa dichiarazione.

Commento

Nell'ambito dei rapporti personali tra conviventi il comma 48 dell'art. 1, l. n. 76/2016, stabilisce espressamente che il convivente può essere nominato tutore, curatore o amministratore di sostegno dell'altro, secondo quanto già desumibile, tuttavia, dall'art. 408 c.c. che faceva riferimento, a tal fine, alla persona stabilmente convivente (cfr. Sesta, Manuale di diritto di famiglia, Padova, 2016, 231).

Pertanto viene da un lato sancita chiaramente la legittimazione del convivente a ricorrere al Tribunale per la nomina di un amministratore di sostegno in favore del partner che si trovi in una situazione di difficoltà tale da giustificare l'apertura dell'amministrazione e, da un altro, evidenziata la possibilità per il convivente stesso di rendersi amministratore di sostegno della persona beneficiaria della misura di protezione.

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