Richiesta di dichiarazione di efficacia del provvedimento emesso dall'Autorità giudiziaria di un Paese straniero non aderente alla Convenzione dell'Aja né firmatario di accordi bilateraliInquadramentoIl Tribunale per i minorenni riconosce, se sussistono determinate condizioni, il provvedimento di adozione o di affidamento preadottivo pronunciato dall'Autorità Giudiziaria di un Paese straniero non aderente alla Convenzione dell'Aja del 1993 né firmatario di accordi bilaterali con l'Italia. Il provvedimento del Tribunale per i Minorenni conclude l'iter dell'adozione internazionale. FormulaTRIBUNALE PER I MINORENNI DI ... [1] RICORSO [2] PER LA DICHIARAZIONE DI EFFICACIA DEL PROVVEDIMENTO DI ADOZIONE PRONUNCIATO DA PAESE NON ADERENTE ALLA CONVENZIONE AJA DEL 1993 EX ART. 36, COMMI 1 E 3, L. N. 184/1983 Il Sig. ..., nato a ..., il ..., C.F. ..., e la Sig.ra ..., nata a ..., il ..., C.F. ..., entrambi residenti in ..., via ..., rappresentati e difesi dall'Avv. ..., del Foro di ..., C.F. ..., (il quale dichiara di voler ricevere eventuali comunicazioni relative al procedimento in oggetto al numero di fax ... ed all'indirizzo PEC ... ) [3] presso il cui studio in ..., via ..., sono elettivamente domiciliati, come da procura allegata al presente atto PREMESSO CHE - il Tribunale per i Minorenni di ..., con decreto n. ... / ..., emesso in data ..., all'esito del procedimento R.G. n. ... / ..., comunicato in data ..., ha dichiarato, ai sensi dell'art. 30, l. n. 184/1983, l'idoneità all'adozione internazionale del Sig. ... e della Sig.ra ...; - in data ..., veniva incaricato l'Ente autorizzato ... al fine di curare la pratica di adozione internazionale; - a seguito delle attività svolte presso lo Stato di ..., veniva individuato, quale adottando, il minore ..., nato a ..., il ... [4] ; - l'Autorità Giudiziaria ... dello Stato di origine del minore, in data ..., pronunciava l'adozione del minore a favore degli odierni istanti, Sig. ... e Sig.ra ...; - in data ..., la Commissione per le adozioni internazionali dichiarava l'adozione rispondente all'interesse del minore ... in forza di quanto previsto dall'art. 32, comma 2, l. n. 184/1983 ed autorizzava l'ingresso del minore in Italia; - il minore ... ha fatto ingresso in Italia in data ...; - il Paese di origine del minore non ha ratificato la Convenzione dell'Aja del 1993 e non risulta essere firmatario di alcun accordo bilaterale con il nostro Paese; - sussistono, tuttavia, tutte le condizioni indicate dall'art. 36, comma 2, l. n. 184/1983, in particolare: a) il provvedimento straniero de quo ha accertato lo stato di abbandono del minore ... e sono stati raccolti i consensi dei genitori biologici ad una adozione con effetti legittimanti; b) il Sig. ... e la Sig.ra ... sono stati dichiarati idonei all'adozione internazionale in data ... dal Tribunale per i Minorenni di ...; c) le procedure adottive sono state effettuate con l'intervento della Commissione per le adozioni internazionali; d) le indicazioni contenute nel decreto di idoneità, emesso in data ... dal Tribunale per i Minorenni di ..., sono state puntualmente rispettate; e) la Commissione per le adozioni internazionali ha certificato la conformità dell'adozione alla Convenzione dell'Aja autorizzando l'ingresso e il soggiorno permanente in Italia del minore ...; - pertanto, il provvedimento straniero deve essere dichiarato efficace in Italia. Tutto ciò premesso, il Sig. ... e la Sig.ra ..., ut supra rappresentati, difesi e domiciliati CHIEDONO che l'Ill.mo Tribunale per i Minorenni di ... voglia, ai sensi dell'art. 36, comma 1-3, l. n. 184/1983, - rendere efficace il provvedimento di adozione emesso da ... in data ... relativo al minore ..., nato a ..., il ... e, conseguentemente, - ordinare la trascrizione del predetto provvedimento nei registri dello Stato civile di .... Ai sensi dell'art. 82, comma 1, l. n. 184/1983 il presente procedimento e la relativa procedura sono esenti da imposte di bollo e di registro e da ogni spesa, tassa e diritto dovuti ai Pubblici Ufficiali. Si producono in copia, oltre all'originale della procura alle liti, i seguenti documenti: 1. decreto del Tribunale per i Minorenni di ... n. ... / ... del ..., in copia autentica; 2. provvedimento straniero n. ... / ... del ..., in copia autentica con la traduzione giurata dello stesso; 3. provvedimento della Commissione per le adozioni internazionali ex art. 32, comma 2, l. n. 184/1983; 4. ... [5]. Luogo e data Firma Avv. PROCURA Io sottoscritto ..., nato a ..., il ... e residente a ..., via ..., n. ..., C.F. ... delego l'Avv. ... con studio a ..., via ..., n. ..., presso il quale eleggo domicilio, per essere rappresentato e difeso nel presente giudizio, in ogni fase e grado del processo, compreso quello di esecuzione, conferendogli ogni più ampio potere incluso quello di transigere e conciliare, riscuotere e quietanzare, rinunciare agli atti e farsi sostituire. Dichiaro di aver preso visione dell'informativa resa ai sensi dell'art. 13, d.lgs. n. 196/2003 ed autorizzo il trattamento dei relativi dati per le finalità di cui al presente mandato. Dichiaro di essere stato informato ai sensi dell'art. 4, comma 3, d.lgs. n. 28/2010, della possibilità di ricorrere al procedimento di mediazione ivi previsto e dei benefici fiscali di cui agli artt. 17 e 20, d.lgs. n. 28/2010, come da specifico atto separato. Dichiaro, altresì, di essere stato informato della possibilità di ricorrere alla convenzione di negoziazione assistita ai sensi dell'art. 2, d.l. n. 132/2014, convertito in l. n. 162/2014. Dichiaro altresì di essere stato informato delle caratteristiche e del grado di complessità dell'incarico, delle attività da espletare, delle iniziative ed ipotesi di soluzione, della prevedibile durata del processo, nonché di avere ricevuto tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento sino alla conclusione dell'incarico; altresì, dichiaro di aver ricevuto ed accettato un preventivo scritto relativo alla prevedibile misura del costo della prestazione, distinguendo fra oneri, spese, anche forfetarie, e compenso professionale. Sono stati resi noti gli estremi della polizza assicurativa. Dichiaro infine di aver ricevuto tutte le informazioni previste ai sensi dell'art. 13 Reg. UE n. 2016/679 (G.D.P.R.) e dell'art. 13, d.lgs. n. 196/2003 e s.m.i. e presto il consenso al trattamento dei dati personali per l'espletamento del mandato conferito. Prendo atto che il trattamento dei dati personali avverrà mediante strumenti manuali, informatici e telematici con logiche strettamente correlate alle finalità dell'incarico conferito. Luogo e data Firma Per autentica della sottoscrizione Firma Avv. 1. Risulta territorialmente competente il Tribunale per i Minorenni che ha emesso il decreto di idoneità della coppia aspirante all'adozione (art. 36, comma 3, l. n. 184/1983). 2. L'atto dovrà rispettare i criteri redazionali ed i limiti dimensionali previsti dal d.m. 7 agosto 2023, n. 110, rubricato Regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo. In particolare, occorre ricordare che, al fine di assicurare la chiarezza e la sinteticità degli atti processuali (cfr. artt. 121 c.p.c. e 46 disp. att. c.p.c.), l'art. 1 d.m. n. 110/2023 individua l'articolazione che il l'atto deve avere e l'art. 3 d.m. n. 110/2023 individua in 80.000 caratteri (spazi esclusi) il limite dimensionale dello scritto difensivo. Sul punto occorre richiamare, però, l'art. 5, comma 1, d.m. n. 110/2023 in forza del quale i predetti limiti possono essere superati se la controversia presenta questioni di particolare complessità anche in relazione agli interessi coinvolti. In tal caso sarà onere del difensore esporre sinteticamente le ragioni per le quali si è reso necessario il superamento di tali limiti (art. 5, comma 1, d.m. n. 110/2023) ed inserire nell'atto, subito dopo l'intestazione, un indice ed una breve sintesi del contenuto dell'atto (art. 5, comma 2, d.m. n. 110/2023). Inoltre, appare opportuno richiamare anche l'art. 2, comma 1, lett. c), d.m. n. 110/2023 in forza del quale l'atto deve contenere anche l'indicazione di parole chiave, nel numero massimo di venti, che individuano l'oggetto del giudizio. 3. Ai sensi dell'art. 13, comma 3-bis, d.P.R. n. 115/2002: “Ove il difensore non indichi il proprio numero di fax ... ovvero qualora la parte ometta di indicare il C.F. ... il contributo unificato è aumentato della metà”. 4. In forza di quanto dispone l'art. 36, l. n. 184/1983 anche il provvedimento di affidamento preadottivo pronunciato da uno Stato che non ha ratificato la Convenzione dell'Aja del 1993 (o che non ha sottoscritto un accordo bilaterale con il nostro Paese) può essere dichiarato efficace in Italia. In tali casi il ricorso dovrà contenere anche la richiesta che il provvedimento straniero venga riconosciuto come affidamento preadottivo della durata massima di un anno a decorrere dall'affidamento e che, decorso il predetto termine, venga dichiarata l'adozione del minore. 5. Deve essere indicata l'ulteriore documentazione utile e rilevante che si intende produrre. CommentoL'art. 36, comma 1, l. n. 184/1983 prevede che l'adozione internazionale di minori provenienti da Stati che non hanno ratificato la Convenzione dell'Aja del 1993 e che non hanno sottoscritto un accordo bilaterale con l'Italia debba avvenire solo con le procedure previste dalla l. n. 184/1983. Si tratta di una norma speciale rispetto all'art. 64, l. n. 218/1995 (Cass. I, n. 6079/2006 e Cass. S.U., n. 9006/2021). In particolare, l'art. 36, comma 2, l. n. 184/1983 ammette che il provvedimento straniero pronunciato in tali Stati possa essere dichiarato efficace in Italia solo se vengono rispettate una serie di condizioni. La prima condizione prevede che il provvedimento straniero debba aver riconosciuto la condizione di abbandono del minore o, in alternativa, che i genitori biologici del minore abbiano prestato il loro consenso, libero e consapevole, ad una adozione che determini la cessazione dei legami con la famiglia biologica e l'acquisto dello stato di figlio degli adottanti (lett. a). La seconda condizione prevede che gli adottanti abbiano ottenuto il decreto di idoneità (lett. b). La terza condizione, invece, ha natura procedimentale: il procedimento di adozione deve essersi svolto con l'intervento della Commissione per le adozioni internazionali (lett. b) e nel rispetto delle indicazioni eventualmente contenute nel decreto d'idoneità (lett. c). Infine, la Commissione per le adozioni internazionali deve aver autorizzato l'ingresso in Italia del minore (lett. d). Competente a pronunciarsi sull'efficacia del provvedimento straniero è il Tribunale per i Minorenni che ha emesso il decreto d'idoneità della coppia adottante (art. 36, comma 3, l. n. 184/1983), a prescindere dal luogo di residenza degli adottanti e del minore. Il procedimento si svolge in camera di consiglio con l'intervento necessario del Pubblico Ministero Minorile e si conclude con decreto che costituisce l'atto conclusivo della procedura di adozione internazionale e che deve essere comunicato alla Commissione per le adozioni internazionali. Il decreto emesso dal Tribunale per i Minorenni, secondo i principi generali che regolano i procedimenti camerali (artt. 739-740 c.p.c. e art. 38, comma 3, disp. att. c.c.), è suscettibile di essere impugnato avanti alla Corte d'Appello, sezione minori, persone e famiglia, con reclamo da proporsi entro dieci giorni dalla comunicazione del provvedimento (Cass. I, n. 6080/2006 e Cass. I, ord. n. 27600/2022). Non appare, invece, ammissibile il ricorso per Cassazione né per saltum avverso il decreto del Tribunale per i Minorenni né avverso il decreto della Corte d'Appello. La pronuncia del tribunale, ancorché emessa in forma di decreto, avendo carattere decisorio e definitivo, ha valore sostanziale di sentenza e risulta perciò idonea al giudicato; ne segue l'inammissibilità della successiva domanda di revoca (Cass. I, ord. n. 16990/2018). |