Manifestazione dell'assenso all'adozioneInquadramentoL'adozione di persone di maggiore età richiede l'assenso dei genitori dell'adottando e del coniuge dell'adottante e dell'adottato, salvo diversa pronuncia del Tribunale. FormulaPROCURA SPECIALE L'anno ..., il giorno ... del mese ..., innanzi a me Dott. Notaio ... in ..., iscritto presso il Collegio Notarile di ..., nel mio studio sito in ..., via ..., è comparso il Sig. ..., nato a ..., il ..., residente in ..., via ..., C.F. ..., di anni ..., della cui identità sono certo. Il predetto Sig. ... dichiara, ai sensi di quanto dispone l'art. 311, comma 2, c.c., di conferire, come in effetti conferisce, procura speciale al Sig. ..., nato a ..., il ..., residente in ..., via ..., C.F. ..., con mandato a rappresentarlo innanzi al Tribunale Ordinario di ..., nel procedimento R.G. n. ... / ..., con il preciso incarico di prestare a suo nome l'assenso nella qualità di ... a norma di quanto dispone l'art. 297 c.c., nell'adozione del Sig. .... Il presente atto, dattiloscritto su n. ... di fogli, da persona di mia fiducia, è stato da me redatto e da me letto al comparente, che con me lo ha approvato e, per ogni suo effetto, sottoscritto, alle ore .... Il notaio ... Il comparente ... I testimoni ... e ... CommentoL'adozione di persone di maggiore età richiede l'assenso da parte dei genitori e del coniuge dell'adottando, nonché del coniuge dell'adottante. L'assenso può essere definito come una dichiarazione di volontà a contenuto adesivo proveniente dai soggetti che non sono parte del rapporto adottivo, ma che potrebbero avere interessi contrapposti all'instaurarsi del rapporto di filiazione giuridica. L'assenso funge da condicio iuris dell'adozione (Bianca, Diritto civile, vol. II, La famiglia, Milano, 2014, 473) e tutela le relazioni familiari preesistenti. L'assenso dei coniugi è richiesto se permane il vincolo matrimoniale al momento della presentazione del ricorso per l'adozione (quindi anche nel caso di separazione di fatto tra i coniugi, anche se, data l'attenuazione del vincolo matrimoniale, il Tribunale adito potrà tenerne conto ai fini di quanto dispone l'art. 297, comma 2, c.c.). Vale la pena precisare che se l'adozione di persona maggiore d'età è richiesta da entrambi i coniugi, non sarà necessario l'assenso ex art. 297 c.c., bensì il consenso di entrambi alla luce di quanto dispone l'art. 296 c.c. Viene richiesto anche l'assenso dei genitori. La ratio deve essere rinvenuta non tanto nella necessità di salvaguardare i diritti successori dei genitori dell'adottando nei confronti di quest'ultimo dato che l'adottante non diviene erede legittimo dell'adottato, ma nell'opportunità di non turbare i rapporti tra l'adottando e la sua famiglia di sangue o di pregiudicare il diritto dei genitori agli alimenti. L'assenso deve essere prestato anche dai figli maggiorenni dell'adottante (Corte cost., n. 557/1988, e Corte cost., n. 245/2004). Tale assenso è vincolante sempre e senza eccezioni a prescindere dal rapporto di convivenza, rilevando solo l'esistenza del vincolo genitore-figlio (Dogliotti, Affidamento e adozione, in A a .V v., Trattato di diritto civile e commerciale, diretto da Cicu, Messineo, Milano, 1990, 361; Procida Mirabelli Di Lauro, Dell'adozione di persone maggiori di età, in A a .V v., Commentario del codice civile, a cura di Scialoja, Branca, Bologna-Roma, 1995, 479 e, in giurisprudenza, App. Milano 25 ottobre 2020). L'assenso dei figli si configura come una dichiarazione di volontà con contenuto adesivo, la cui ratio andrebbe rintracciata nella necessità di offrire tutela a coloro che potrebbero essere lesi in diritti egualmente meritevoli di tutela (Giusti, L'adozione di persone maggiori di età, in A a .V v., Il diritto di famiglia, a cura di Bonilini, Cattaneo, Torino, 2007, 580). Gli assensi posso essere prestati personalmente avanti al Presidente del Tribunale nel cui circondario l'adottante ha la residenza ovvero attraverso soggetti minuti di procura speciale rilasciata per atto pubblico o per scrittura privata autenticata. La procura speciale non è soggetta a registrazione anche se redatta per atto pubblico o scrittura privata (art. 6, tabella, parte II, T.U.R.), ma è soggetta all'imposta di bollo nella misura ordinaria. Se l'assenso deve essere prestato da soggetto residente all'estero, l'assenso può essere prestato all'autorità consolare a ciò specificamente delegata dal Presidente del Tribunale. È necessaria la capacità di agire di coloro che sono chiamati ad esprimere il loro assenso. Tale capacità deve sussistere fino alla pronuncia della sentenza di adozione. L'assenso, che non tollera l'apposizione di termini o di condizioni, può essere revocato fino all'emanazione della sentenza del Tribunale, con la conseguente irrilevanza della revoca del consenso intervenuta dopo la pronuncia del provvedimento giurisdizionale. Ne consegue che ogni eventuale vizio attinente all'assenso si convertirà in motivo d'impugnazione dell'atto giudiziale che ha pronunciato l'adozione. A differenza di quanto accade per i consensi previsti dall'art. 296 c.c., è possibile prescindere, a determinate condizioni, dagli assensi. Infatti, a norma di quanto dispone l'art. 297, comma 2, c.c. in caso di rifiuto dell'assenso è possibile pronunziare ugualmente l'adozione se il rifiuto è ingiustificato o contrario all'interesse dell'adottando e se non si tratti dell'assenso dell'esercente la responsabilità genitoriale o del coniuge convivente dell'adottante o dell'adottato. In tali casi è necessaria apposita istanza dell'adottante e il Tribunale provvederà dopo aver sentito gli interessati, cioè a dire adottante, adottato e soggetti tenuti a prestare l'assenso. Allo stesso modo si potrà procedere all'adozione nel caso in cui risulti impossibile ottenere l'assenso per incapacità ovvero per irreperibilità delle persone chiamate a esprimerlo (cfr. art. 297, comma 2, secondo periodo, c.c.). Per incapacità si deve intendere sia l'incapacità legale sia l'incapacità di intendere e volere al momento della prestazione dell'assenso (Collura, L'adozione dei maggiorenni, in A a .V v., Trattato di diritto di famiglia, a cura di Zatti, Milano, 2012, 887 e Trib. Perugia 31 maggio 2019, n. 1). |