Ricorso ai sensi dell'art. 320 c.c. per l'istituzione di un trust in favore del minore

Annachiara Massafra

Inquadramento

I genitori congiuntamente ovvero quello che esercita la responsabilità genitoriale in via esclusiva, rappresentano i figli nati e nascituri, fino alla maggiore età, e ne amministrano i beni. Il potere di rappresentanza, ove relativo ad atti di ordinaria amministrazione, non richiede alcuna preventiva autorizzazione da parte dell'autorità giudiziaria. Nell'ipotesi di atto eccedente l'ordinaria amministrazione, è necessaria l'autorizzazione del Giudice tutelare del luogo di abituale residenza del minore. Tale valutazione è relativa alla necessità e/o alla utilità evidente dell'atto richiesto: il Giudice tutelare, in particolare, deve verificare se in assenza del compimento dell'atto il patrimonio del minore possa impoverirsi ovvero se con il compimento si realizzi un sicuro incremento.

Formula

TRIBUNALE DI ... [1]

UFFICIO DEL GIUDICE TUTELARE

RICORSO AI SENSI DELL'ART. 320 C.C. PER L'ISTITUZIONE DI UN TRUST IN FAVORE DEL MINORE

I Signori ... (nome e cognome) nati rispettivamente il ... a ... ed il ... a ..., residenti in ... via ..., C.F. ... [2] C.F. ..., rappresentati e difesi dall'Avv. ... [3] , C.F. ... giusta procura margine (ovvero in calce) al presente atto, domiciliati per il presente giudizio presso il suo studio sito in ..., che indica ai fini delle comunicazioni l'indirizzo PEC: ... ed il numero di fax ...;

in qualità di genitori esercenti la responsabilità [4] nei confronti di ... nato/a il ... e residente ... in ... via ...

PREMESSO CHE

in data ... è deceduto/a ...;

che, conseguentemente, previo ricorso al Giudice tutelare di ..., gli istanti hanno accettato con beneficio d'inventario, in nome e per conto del minore, l'eredità relitta da ...;

in data ... è stato redatto l'inventario dei beni ... ai sensi degli artt. 484 c.c. e 769 c.p.c.;

che nell'asse ereditario sono comprese le seguenti somme ... giacenti sul conto corrente n. ... presso ...;

che la cospicua entità del patrimonio ereditato dal minore, impone di individuare la modalità più idonea a conservarlo e, ove possibile, ad incrementarlo;

gli istanti, dopo aver verificato tutte le soluzioni possibili, sono giunti alla conclusione che la costituzione di un trust in favore di ..., con possibilità per il minore una volta raggiunta la maggiore età di scioglierlo, costituisca la soluzione più confacente alle sue necessità [5] ;

che è stata/o individuata/o ... quale trustee del costituendo trust mentre il padre è stato individuato quale possibile guardiano;

- che la costituzione del trust è, alla luce di quanto sopra rappresentato, di utilità evidente per il figlio e per l'incremento e la conservazione del suo patrimonio perché ...;

P.Q.M.

I Signori ..., come sopra rappresentati e difesi, chiedono al Giudice tutelare di essere autorizzati a costituire un trust, nell'interesse del figlio minore ... secondo le modalità di cui all'allegato atto ... conferendo i beni indicati nell'inventario ed in particolare ....

Il presente procedimento è esente da contributo unificato.

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

PROCURA

Delego a rappresentarmi e difendermi nel presente giudizio l'Avv. ..., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ..., via ... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge.

Per autentica della sottoscrizione ...

Firma Avv. ...

Si allegano i seguenti documenti:

1) ricorso per l'accettazione dell'eredità e relativo provvedimento autorizzativo;

2) stato di famiglia;

3) certificato di residenza;

4) atto di accettazione dell'eredità;

5) inventario dei beni;

6) bozza dell'atto di costituzione dell'istituendo trust.

1. È competente il Giudice tutelare del luogo di abituale residenza del minore.

2. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il C.F., oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011. Dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore; è sufficiente l'indicazione del numero di fax poiché l'indirizzo PEC è un dato ormai acquisito nei rapporti con la cancelleria (art. 125 c.p.c.art. 13 comma 3-bis, d.P.R. n. 115/2002, modif. dalla l. n. 114/2014). L'indicazione del C.F. del difensore è richiesta dall'art. 125 c.p.c.; ove peraltro il difensore non indichi il proprio numero di fax ovvero qualora la parte ometta di indicare il C.F., il contributo unificato è aumentato della metà.

3. Il ricorso al Giudice tutelare ex art. 320 c.c. non necessita dell'assistenza del difensore e pertanto può essere presentato anche personalmente dalla parte interessata.

4. L'istanza deve essere presentata da entrambi i genitori esercenti la responsabilità genitoriale. Laddove vi sia un unico genitore, esercente la responsabilità genitoriale, deve essere specificato e documentato (ad es. producendo il relativo certificato di morte dell'altro genitore).

5. È necessario rappresentare e documentare le circostanze in forza delle quali l'atto richiesto sia utile per il patrimonio del minore, essendo una delle condizioni in presenza delle quali il Giudice tutelare può autorizzarne il compimento.

Commento

Secondo la Corte di Cassazione, al di fuori dei casi specificatamente individuati ed inquadrati nella categoria degli atti di straordinaria amministrazione, un atto deve considerarsi di ordinaria amministrazione qualora presenti tre distinte caratteristiche: sia oggettivamente utile per la conservazione del patrimonio; sia di valore economico non particolarmente elevato in relazione al patrimonio del minore ed abbia un basso margine di rischio, sempre in relazione al detto patrimonio. Ciò comporta che ove l'atto difetti anche di una sola delle tre citate caratteristiche debba essere considerato di straordinaria amministrazione (Cass. III, n. 8461/2019; Cass. III, n. 7546/2003). Ove quindi l'atto ecceda l'ordinaria amministrazione, ovvero si tratti di uno degli atti indicati dal legislatore nei commi 3 e 4 dell'art. 320 c.c., è necessaria l'autorizzazione del Giudice tutelare del luogo di abituale residenza del minore. Tale valutazione è relativa alla necessità e/o alla utilità evidente dell'atto richiesto; il Giudice tutelare, in particolare, deve verificare se in assenza del compimento dell'atto il patrimonio del minore possa impoverirsi ovvero se con il compimento dell'atto si realizzi un sicuro incremento del patrimonio.

Ove il minore, cittadino italiano, risieda all'estero e sia iscritto all'A.I.R.E. trovano applicazione le disposizioni di cui al d.lgs. n. 71/2011 che attribuiscono al capo dell'ufficio consolare, nella cui circoscrizione risiede il minore, le funzioni di Giudice tutelare. Ove l'atto venga posto in essere in assenza della preventiva autorizzazione del Giudice tutelare, l'eventuale annullabilità può essere fatta valere solo da genitore che abbia agito in rappresentanza del figlio o dal figlio medesimo (Cass. II, n. 7495/1996).

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