Ricorso ai sensi dell'art. 320 c.c. per accettare l'eredità con beneficio d'inventarioInquadramentoI genitori congiuntamente, o quello che esercita la responsabilità genitoriale in via esclusiva, rappresentano i figli nati e nascituri, fino alla maggiore età, e ne amministrano i beni. Il potere di rappresentanza, ove relativo ad atti di ordinaria amministrazione, non richiede alcuna preventiva autorizzazione da parte dell'autorità giudiziaria. Nell'ipotesi di atto eccedente l'ordinaria amministrazione, è necessaria la previa autorizzazione del Giudice tutelare del luogo di abituale residenza del minore. La citata autorità giudiziaria verifica la sussistenza della necessità ovvero dell'utilità dell'atto e, in particolare, verifica se in assenza del compimento dell'atto il patrimonio del minore possa impoverirsi ovvero se con il suo compimento si realizzi un sicuro incremento del patrimonio. FormulaTRIBUNALE DI .... [1] UFFICIO DEL GIUDICE TUTELARE RICORSO AI SENSI DELL'ART. 320 C.C. PER ACCETTARE L'EREDITÀ CON BENEFICIO D'INVENTARIO La Sig.ra .... nata il .... a ...., residente in .... via ...., C.F. ...., rappresentata e difesa [2] dall'Avv. ...., C.F. .... giusta procura a margine (ovvero in calce al) del presente atto, domiciliata per il presente giudizio presso il suo studio ...., che indica ai fini delle comunicazioni l'indirizzo PEC: .... ed il numero di fax ....: in qualità di unico genitore esercente la responsabilità [3] nei confronti di .... nato/a il e residente in .... via .... PREMESSO QUANTO SEGUE In data .... è deceduto/a .... il/la Sig./Sig.ra .... in .... (specificare il vincolo di parentela esistente) senza lasciare testamento. In forza di quanto prevede l'art. 565 c.c. l'eredità è devoluta alla ricorrente ed al figlio minore ..... L'istante ha già avuto modo di verificare che nell'eredità non sono presenti passività sicché risulta di utilità evidente [4] per .... e per il suo patrimonio accettare, con beneficio di inventario, secondo quanto prevede l'art. 471 c.c., l'eredità relitta dal padre; PER TALI MOTIVI La Sig.ra ...., come sopra rappresentata e difesa, chiede al Giudice tutelare di essere autorizzata ad accettare in nome e per conto del figlio minore (nome e cognome) l'eredità relitta da .... (nome e cognome) con beneficio d'inventario. Il presente procedimento è esente dal versamento del contributo unificato. Luogo e data .... Firma Avv. .... PROCURA Delego a rappresentarmi e difendermi nel presente giudizio l'Avv. ...., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ...., via .... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge. Per autentica della sottoscrizione .... Firma Avv. .... Si allegano i seguenti documenti: 1) certificato di morte; 2) stato di famiglia; 3) certificato di residenza. Il presente procedimento è esente dal versamento del contributo unificato (art. 10, d.P.R. n. 115/2002). [1]È competente il Giudice tutelare del luogo di abituale residenza del minore. [2]In realtà, il ricorso al Giudice tutelare ex art. 320 c.c. non necessita dell'assistenza del difensore e pertanto può essere presentato anche personalmente dalla parte interessata. [3]Gli atti disciplinati dall'art. 320 c.c. sono di straordinaria amministrazione; ciò comporta che l'istanza, ove entrambi i genitori esercitino la responsabilità genitoriale, debba essere presentata da entrambi. [4]Il legislatore ha previsto per gli incapaci che l'eredità relitta in loro favore debba essere, necessariamente, accettata con beneficio d'inventario in quanto attraverso siffatta forma di accettazione è pienamente tutelato il loro patrimonio. Tuttavia, anche con riferimento a tale atto, il Giudice tutelare deve verificare la sussistenza della utilità dell'atto di talché è opportuno evidenziare ogni circostanza che consenta di ritenere l'atto vantaggioso per il minore e per il suo patrimonio. CommentoI genitori congiuntamente o quello che esercita la responsabilità genitoriale in via esclusiva rappresentano i figli nati e nascituri, fino alla maggiore età, e ne amministrano i beni. Il potere di rappresentanza, ove relativo ad atti di ordinaria amministrazione, non richiede alcuna preventiva autorizzazione da parte dell'autorità giudiziaria. La Corte di Cassazione ha chiarito che, al di fuori dei casi specificatamente individuati ed inquadrati nella categoria degli atti di straordinaria amministrazione, un atto deve considerarsi di ordinaria amministrazione qualora presenti tre distinte caratteristiche: sia oggettivamente utile per la conservazione del patrimonio; sia di valore economico non particolarmente elevato in relazione al patrimonio del minore ed abbia un basso margine di rischio sempre in relazione al patrimonio dell'incapace. Ciò comporta che ove l'atto difetti anche di una sola delle tre citate caratteristiche debba essere considerato di straordinaria amministrazione (Cass. III, n. 8461/2019; Cass. III, n. 7546/2003). Ove diversamente l'atto ecceda l'ordinaria amministrazione, ovvero si tratti di uno degli atti indicati dal legislatore nel terzo e nel quarto comma dell'art. 320 c.c., è necessaria l'autorizzazione del Giudice tutelare del luogo di abituale residenza del minore. Qualora tra i genitori, esercenti la responsabilità genitoriale, sussista un contrasto in merito al compimento, o meno, di un atto l'art. 320 c.c. prevede espressamente che trovino applicazione le disposizioni di cui all'art. 316 c.c. Il ricorso al Giudice tutelare ex art. 320 c.c. inoltre non necessita dell'assistenza del difensore e pertanto può essere presentato personalmente dalla parte interessata. L'accettazione e le rinuncia dell'eredità, in particolare, costituiscono atti eccedenti l'ordinaria amministrazione, in considerazione degli effetti che possono avere sul patrimonio del minore per i quali è necessaria, ai fini del loro compimento, l'autorizzazione del Giudice tutelare. Anche l'accettazione dell'eredità, per quanto debba necessariamente essere effettuata con il beneficio d'inventario, è un atto che richiede una previa valutazione da parte dell'autorità giudiziaria in punto di utilità evidente e/o di necessità. Sotto il profilo relativo alla competenza territoriale, deve evidenziarsi che l'istanza deve essere autorizzata dal Giudice tutelare del luogo di dimora abituale del minore. Ove l'atto venga posto in essere in assenza della preventiva autorizzazione del Giudice tutelare, l'eventuale annullabilità può essere fatta valere solo da genitore che abbia agito in rappresentanza del figlio o dal figlio medesimo (Cass. II, n. 7495/1996). |