Ricorso ai sensi dell'art. 320, comma 3, c.c. per acquistare un immobile con il denaro del minoreInquadramentoI genitori congiuntamente, o quello che esercita la responsabilità genitoriale in via esclusiva, rappresentano i figli nati e nascituri, fino alla maggiore età, e ne amministrano i beni. Il potere di rappresentanza, ove relativo ad atti di ordinaria amministrazione, non richiede alcuna preventiva autorizzazione da parte dell'autorità giudiziaria. Nell'ipotesi di atto eccedente l'ordinaria amministrazione, è necessaria la previa autorizzazione del Giudice tutelare del luogo di abituale residenza del minore. La citata autorità giudiziaria è tenuta a valutare la sussistenza della necessità e/o della utilità evidente dell'atto richiesto e, in particolare, a verificare se in assenza del compimento dell'atto il patrimonio del minore possa impoverirsi ovvero incrementarsi. FormulaTRIBUNALE DI .... [1] UFFICIO DEL GIUDICE TUTELARE RICORSO EX ART. 320, COMMA 3, C.C. I Signori .... nati rispettivamente il .... a .... ed il .... a ...., residenti in .... via ...., C.F. .... [2] C.F. ...., rappresentati e difesi dall'Avv. .... [3], C.F. .... giusta procura a margine (ovvero in calce al) del presente atto, domiciliati per il presente giudizio presso il suo studio ...., che indica ai fini delle comunicazioni l'indirizzo PEC: .... ed il numero di fax ....: in qualità di genitori esercenti la responsabilità nei confronti [4] di .... nato/a il e residente in .... via .... (in caso di unico genitore esercente la responsabilità genitoriale specificarlo e documentarlo) PREMESSO CHE – in data .... il Giudice tutelare .... ha autorizzato gli istanti a riscuotere, in nome e per conto del figlio minorenne, Euro .... e contestualmente ne ha disposto il reimpiego disponendo il versamento delle citate somme presso un istituto di credito, con vincolo pupillare; – si è presentata la favorevole occasione di acquistare un immobile in .... (specificare tutti i dati catastali, foglio, mappale, sub., cat., classe, etc.. dello stesso); – che gli istanti ritengono opportuno investire le somme, giacenti sul conto intestato al minore, nell'acquisto dell'immobile sopra indicato il quale potrebbe essere peraltro locato con ciò fornendo al minore una rendita certa .... [5]; – il valore di mercato del bene è attualmente pari a .... come si evince dalla perizia stragiudiziale giurata, a firma di ....; RITENUTO CHE – l'atto richiesto sia di utilità evidente per il patrimonio del minore atteso il cospicuo incremento che lo stesso avrà in forza della richiesta autorizzazione (ovvero specificare, alla luce delle ragioni concrete poste a fondamento del ricorso, la specifica utilità derivante dal richiesto atto); PER TALI MOTIVI I Signori ...., come sopra rappresentati e difesi, chiedono al Giudice tutelare di essere autorizzati ad acquistare, in nome e per conto del figlio minore ...., l'immobile sito in .... a .... utilizzando a tal fine le somme giacenti sul conto corrente n. .... intestato al predetto. Stante l'urgenza si chiede che l'emanando provvedimento sia munito della clausola di immediata efficacia. Il presente procedimento è esente dal versamento del contributo unificato. Luogo e data .... Firma Avv. .... PROCURA [6] Delego a rappresentarmi e difendermi nel presente giudizio l'Avv. ...., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ...., via .... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge. Per autentica della sottoscrizione .... Firma Avv. .... Si allegano i seguenti documenti: 1) perizia stragiudiziale e relativo verbale di giuramento; 2) stato di famiglia; 3) certificato di residenza; 4) atto di provenienza del bene; 5) ultimo estratto conto. [1]È competente il Giudice tutelare del luogo di abituale residenza del minore. [2]In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il C.F., oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con modif., in l. n. 111/2011). A partire dal 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il giudizio o una fase giudiziale, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo di PEC del difensore; è sufficiente l'indicazione del numero di fax poiché l'indirizzo PEC è un dato ormai acquisito nei rapporti con la cancelleria (art. 125 c.p.c. e art. 13 comma 3-bis, d.P.R. n. 115/2002, modif. dalla l. n. 114/2014). L'indicazione del C.F. del difensore è richiesta dall'art. 125 c.p.c.: ove il difensore non indichi il proprio numero di fax ovvero qualora la parte ometta di indicare il C.F., il contributo unificato è aumentato della metà. [3]Il ricorso al Giudice tutelare ex art. 320 c.c. non necessita dell'assistenza del difensore e pertanto può essere presentato anche personalmente dalla parte interessata. [4]L'istanza deve essere presentata da entrambi i genitori esercenti la responsabilità genitoriale nei confronti del minore. Ove un solo genitore eserciti la responsabilità genitoriale ciò deve essere specificato e documentato nell'istanza. [5]Nel ricorso devono essere evidenziate le ragioni per le quali si vuole compiere l'atto con particolare riferimento alla utilità dello stesso per il patrimonio del minore. [6]Ove presente l'assistenza del difensore. CommentoI genitori congiuntamente, o quello che esercita la responsabilità genitoriale in via esclusiva, rappresentano i figli nati e nascituri, fino alla maggiore età, e ne amministrano i beni. Il potere di rappresentanza, ove relativo ad atti di ordinaria amministrazione, non richiede alcuna preventiva autorizzazione da parte dell'autorità giudiziaria. Nell'ipotesi di atto eccedente l'ordinaria amministrazione, è necessaria la previa autorizzazione del Giudice tutelare del luogo di abituale residenza del minore. Qualora l'atto venga posto in essere in assenza della preventiva autorizzazione del Giudice tutelare, l'eventuale annullabilità può essere fatta valere solo da genitore che abbia agito in rappresentanza del figlio o dal figlio medesimo (Cass. II, n. 7495/1996). |