Istanza ex art. 374 c.c. di autorizzazione del tutore al compimento di atti nell'interesse dell'interdettoInquadramentoL'art. 374 c.c. prevede che il tutore debba chiedere, al Giudice tutelare del luogo del domicilio dell'interdetto, l'autorizzazione per compiere taluni atti di straordinaria amministrazione. Gli atti elencati nella citata disposizione non sono necessari ma opportuni per il patrimonio e per le esigenze di cura dell'interdetto. La domanda si presenta con ricorso, è esente dal versamento del contributo unificato e non è necessaria l'assistenza del difensore così come gli altri atti di volontaria giurisdizione ivi incluso il ricorso ex art. 320 c.c. FormulaGIUDICE TUTELARE PRESSO IL TRIBUNALE DI ... SEZIONE CIVILE ... RICORSO AI SENSI DELL'ART. 374 C.C. ... (nome e cognome, C.F. ... [1] ) in qualità di tutore dell'interdetto [2] ... nato il ... a ..., residente in ... via ..., C.F. ..., PREMESSO IN FATTO CHE - l'interdetto (nome e cognome) vive presso l'abitazione dello scrivente tutore dal ... (ovvero vive presso l'abitazione di ... ); - in forza del provvedimento pronunciato dall'intestata autorità, ex art. 371 c.c., è stata stabilita in Euro ... la spesa annua (ovvero mensile) da sostenersi con il patrimonio dell'interdetto per il soddisfacimento delle sue necessità; - le esigenze dell'interdetto sono tali che vengono spesi mensilmente Euro ... come peraltro emerge dal rendiconto annuale regolarmente depositato; - l'interdetto, di anni ..., sentito dal tutore, ha manifestato il desiderio di ...; - il tutore, condivide la richiesta dell'interdetto e ha già avuto modo di verificare che il costo oscilla tra euro ed Euro ...; - sono stati acquisiti tre distinti preventivi e che il ... venduto dal rivenditore ... ha il prezzo più conveniente, tenuto conto delle condizioni economiche del pupillo; - la spesa sopra indicata determina un superamento dei limiti stabiliti con il decreto del ...; - è, pertanto, necessario chiedere l'autorizzazione dell'intestata autorità al fine di poter acquistare ...; RILEVATO IN DIRITTO CHE L'atto oggetto del presente ricorso è di utilità evidente per l'interdetto in quanto ...; PER TALI MOTIVI Il Signor ..., quale tutore di ..., chiede di essere autorizzato ad acquistare ... al prezzo di Euro ... con il denaro giacente sul conto corrente n. .... Luogo e data ... Firma ... Si allegano i seguenti documenti: 1) Preventivi di tre rivenditori di .... 1. L'art. 125 c.p.c. dispone che gli atti di parte che introducono il giudizio o contengono la prima difesa, redatti dagli avvocati, devono indicare il codice fiscale e il numero di fax del difensore: l'omessa indicazione del fax nonché l'omessa indicazione del codice fiscale della parte comportano l'aumento della metà del contributo unificato (art. 13, comma 3-bis, d.P.R. n. 115/2002, modificato dalla l. n. 114/2014). Dal 18 agosto 2014 i medesimi atti non devono più contenere necessariamente l'indicazione dell'indirizzo PEC dei difensori, essendo sufficiente l'indicazione del numero di fax; l'indirizzo PEC, infatti, è un dato che rimane acquisito nei rapporti con la cancelleria. 2. Legittimato a presentare il ricorso è il tutore, salva l'ipotesi di opposizione di interessi di cui all'art. 360 c.c., nel qual caso è il protutore. CommentoL'art. 374 c.c. prevede che il tutore debba chiedere, al Giudice tutelare del luogo del domicilio dell'interdetto, l'autorizzazione per compiere taluni atti di straordinaria amministrazione. Al riguardo la Corte di Cassazione ha affermato che, al di fuori dei casi specificamente individuati come atti di straordinaria amministrazione dal legislatore, sono da considerare semplici atti di amministrazione ordinaria quelli che presentano tutte e tre le seguenti caratteristiche: 1) siano oggettivamente utili alla conservazione del valore e dei caratteri oggettivi essenziali del patrimonio in questione; 2) abbiano un valore economico non particolarmente elevato in senso assoluto e soprattutto in relazione al valore totale del patrimonio medesimo; 3) comportino un margine di rischio modesto in relazione alle caratteristiche del patrimonio predetto (da ultimo Cass. III, n. 8461/2019). La decisione ha la forma del decreto ed è reclamabile dinanzi al Tribunale ordinario nei termini perentori e secondo le modalità di cui all'art. 739 c.p.c. L'autorizzazione può essere sia modificata che revocata successivamente, in questo caso tuttavia restano salvi i diritti acquisiti dai terzi in buona fede. Contro la decisione pronunciata dal Tribunale non è ammesso il ricorso per Cassazione. |