Reclamo avverso il decreto del giudice tutelare (art. 739 c.p.c.)

Annachiara Massafra

Inquadramento

Ai sensi dell'art. 739 c.p.c. è possibile proporre reclamo avverso i decreti del giudice tutelare entro 10 giorni che decorrono dalla comunicazione o dalla notificazione del provvedimento impugnato (in tema di decorrenza del termine si vedano Cass. I, n. 11441/1999; Trib. Modena 29 ottobre 2008 con specifico riferimento al reclamo in tema di amministrazione di sostegno). Il reclamo, peraltro, non può risolversi nella mera riproposizione delle questioni ed istanze già decise dal Giudice tutelare ma deve contenere specifiche critiche al provvedimento impugnato (in merito Cass. III, n. 4719/2008).

Formula

TRIBUNALE DI .... SEZIONE CIVILE .... [1]

RECLAMO AVVERSO IL DECRETO DEL GIUDICE TUTELARE

PRONUNCIATO IL .... NEL PROCEDIMENTO N. .... V.G.

.... (nome e cognome, C.F. ....), in qualità di tutore del minore .... nato il .... a ...., residente in .... via ...., C.F. ...., rappresentato e difeso dall'avvocato .... C.F. ...., in forza di procura a margine (o in calce del) del presente atto, domiciliato per il presente giudizio presso il suo studio sito in .... via ...., che indica ai fini delle comunicazioni da parte della Cancelleria l'indirizzo PEC .... ed il numero di fax ....

PREMESSO IN FATTO CHE

l'istante, in data ...., ha chiesto al Giudice tutelare di essere autorizzato a compiere l'atto di cui all'art. 374 c.c. (specificare l'atto richiesto);

Il Giudice tutelare, dopo aver chiesto integrazioni e sentito l'istante, ha rigettato il ricorso con il decreto n. .... del ....;

a fondamento del decreto di rigetto sono poste le seguenti ragioni “ .... ” [2];

RILEVATO NEL MERITO CHE

a differenza di quanto ritenuto dal Giudice tutelare l'atto richiesto è necessario per il minore per le seguenti ragioni ....;

l'atto è altresì conveniente per le seguenti circostanze ....;

PER TALI MOTIVI

Il Sig. ...., quale tutore di ....,

PROPONE RECLAMO

contro il decreto pronunciato dal Giudice tutelare dott. .... e chiede, per le ragioni indicate in parte motiva, che il Tribunale riformi integralmente detto decreto e per l'effetto autorizzi l'istante a compiere l'atto richiesto.

Dichiara che il presente procedimento è esente dal versamento del contributo unificato.

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

Si allegano i seguenti documenti:

Copia del decreto impugnato;

Copia del ricorso e della documentazione ad esso allegata.

PROCURA

Io sottoscritto .... delego l'Avv. .... a rappresentarmi e difendermi nel presente giudizio, eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ...., via .... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge.

Luogo e data ....

Per autentica della sottoscrizione ....

Firma Avv. ....

[1]Legittimato a presentare il ricorso è il tutore, salva l'ipotesi di opposizione di interessi di cui all'art 360 c.c., nel qual caso è il protutore.

[2]Occorre specificare le ragioni e a tal fine è opportuno il contenuto del provvedimento per la parte d'interesse.

Commento

Ai sensi dell'art. 739 c.p.c. è ammessa la proposizione del reclamo avverso i decreti del giudice tutelare.

È stato chiarito che il reclamo non può risolversi nella mera riproposizione delle questioni ed istanze già decise dal Giudice tutelare ma deve contenere specifiche critiche al provvedimento impugnato e non può essere modificato, con riferimento ai motivi, nel corso del procedimento (cfr. Cass. III, n. 4719/2008; Cass. I, n. 6011/2003).

L'art. 739 c.p.c., recentemente modificato dal d.lgs. n. 149/2022 (con effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e applicabile nella nuova formulazione ai procedimenti instaurati successivamente a tale data), prevede che il reclamo venga deciso, in camera di consiglio, dal Tribunale in composizione monocratica ove si tratti di provvedimenti aventi contenuto patrimoniale o gestorio, mentre in tutti gli altri casi il Tribunale decide in composizione collegiale. Avverso detto decreto non è ammesso il ricorso per Cassazione ex art. 111 c.c., essendo provvedimento sempre modificabile e revocabile, non coinvolgendo posizioni di diritto soggettivo né risolvendo conflitti con attitudine al giudicato (ex multis in tema di impugnabilità del decreto di rimozione del tutore Cass. I, n. 2205/2003; in questo senso da ultimo Cass. I, n. 3493/2018, in tema di autorizzazione alla riscossione di capitali nell'ambito dell'amministrazione di sostegno).

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