Ricorso per la nomina di un amministratore di sostegno nei confronti di persona priva della nazionalità italiana

Annachiara Massafra

Inquadramento

Con la l. n. 6/2004, è stato introdotto nel codice civile l'istituto dell'amministrazione di sostegno.

La Corte di Cassazione ha chiarito che l'istituto presuppone una condizione attuale d'incapacità, il che esclude la legittimazione a richiedere l'amministrazione di sostegno della persona che si trovi nella piena capacità psico-fisica, ma non esige che la stessa versi in uno stato d'incapacità d'intendere o di volere, essendo sufficiente che sia priva, in tutto o in parte, di autonomia per una qualsiasi "infermità" o "menomazione fisica", anche parziale o temporanea e non necessariamente mentale, che la ponga nell'impossibilità di provvedere ai propri interessi (Cass. I, n. 12998/2019).

Formula

GIUDICE TUTELARE PRESSO IL TRIBUNALE DI ... [1]

RICORSO AI SENSI DEGLI ARTT. 404 E SS. C.C.

Il/la sottoscritto (a) [2] ... nato/a il ... a ... e residente in ... via ..., C.F. ..., rappresentato/a e difesa dall'Avv. ..., C.F. ... giusta procura a margine (ovvero in calce al) del presente atto, domiciliato per il presente giudizio presso il suo studio ..., che indica ai fini delle comunicazioni l'indirizzo PEC: ... ed il numero di fax ... :

in qualità di: ... [3] ;

PREMESSO CHE

1) ... (nome, cognome), nato il ... a ... è attualmente residente in ...;

2) ... è affetto [4] da ... e tale patologia determina l'impossibilità per il predetto di prendersi cura di sé e del suo patrimonio atteso che, come emerge dal certificato medico in atti ...;

3) non è dato conoscere attualmente la legislazione vigente nello stato di nazionalità del Sig. ... ma vi è l'urgente e non procrastinabile necessità di compiere i seguenti atti in tutela del beneficiario e del suo patrimonio;

4) ai sensi dell'art. 23 della l. n. 218/1995 nei confronti del cittadino straniero si applica la legislazione nazionale ma, in caso di urgenza, trova applicazione quella italiana secondo quanto prevedono gli artt. 43 (protezione degli incapaci) e 44 (giurisdizione in materia di protezione dei maggiori d'età) della legge testé citata;

OVVERO

4) ai sensi dell'art. 23 della l. n. 218/1995 nei confronti del cittadino straniero si applica la legislazione nazionale, la quale, nel caso di specie rinvia alla legislazione dello stato di attuale domicilio/dimora abituale del beneficiario,

PER TALI MOTIVI

Ai sensi degli artt. 404 ss. c.c.

CHIEDE

di applicare la misura di protezione dell'amministrazione di sostegno nei confronti di ... e di attribuire all'amministratore di sostegno i seguenti poteri, di assistenza, in ambito di cura e di gestione del patrimonio:

...;

(indicare i poteri specificatamente ... ).

Comunica che i parenti di ... sono ... e che risiedono rispettivamente ... (ovvero specificare se hanno già dichiarato di essere a conoscenza del procedimento e di non opporsi ... producendo la relativa dichiarazione scritta).

Indica come possibile amministratore ... (nome, cognome, codice fiscale,) residente in via ....

Dichiara che il presente procedimento è esente dal versamento del contributo unificato.

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

PROCURA

Delego a rappresentarmi e difendermi nel presente giudizio l'Avv. ..., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ..., via ... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge.

Per autentica della sottoscrizione ...

Firma Avv. ...

Si allegano i seguenti documenti:

1) estratto dell'atto di nascita;

2) certificato di residenza;

3) stato di famiglia;

4) certificazione medica aggiornata;

5) certificato di intrasportabilità e/o di incapacità di interagire;

6) legislazione dello stato di provenienza e relativa traduzione giurata.

1. È competente il Giudice tutelare del luogo di residenza o di domicilio. Pur essendo due criteri alternativi essi devono essere comunque effettivi. Sicché se il beneficiario dimora stabilmente in un comune, pur conservando la residenza anagrafica in altro posto, l'istanza deve essere presentata al Giudice tutelare del luogo di dimora abituale.

2. L'istanza può essere presentata personalmente dalla parte interessata.

3. I soggetti legittimati alla presentazione dell'istanza sono il beneficiario, un parente entro il quarto grado, un affine entro il secondo grado, il convivente, la persona unita civilmente, il responsabile del servizio sociale e sanitario direttamente impegnato nella cura della persona, specificare nei termini di cui all'art. 406 c.c.

4. È necessario indicare gli atti che non possono essere nell'attualità compiuti se non ricorrendo all'istituto dell'amministrazione di sostegno.

Commento

La domanda per la nomina di amministratore di sostegno si presenta con ricorso, al Giudice del luogo di residenza o del domicilio del beneficiario. Secondo quanto specificato dalla Corte di Cassazione, il procedimento per la nomina dell'amministratore di sostegno non richiede il ministero del difensore nelle fattispecie corrispondenti al modello legale tipico, in cui l'emanando provvedimento debba limitarsi ad individuare specificamente i singoli atti, o categorie di atti, in relazione ai quali si richiede l'intervento dell'amministratore. La difesa tecnica è necessaria ogni qualvolta il decreto che il Giudice ritenga di emettere, incida sui diritti fondamentali della persona, attraverso la previsione di effetti, limitazioni o decadenze analoghi a quelli previsti da disposizioni di legge per l'interdetto o l'inabilitato, per ciò stesso incontrando il limite del rispetto dei principi costituzionali in materia di diritto di difesa e del contraddittorio. Peraltro, nel citato procedimento, unilaterale, non esistono parti necessarie al di fuori del beneficiario e non è, pertanto, configurabile una ipotesi di litisconsorzio necessario tra i soggetti partecipanti al giudizio innanzi al tribunale (Cass. I, n. 18171/2013).

Soggetti legittimati alla presentazione del ricorso per amministrazione di sostegno sono, pertanto: Il Pubblico Ministero; lo stesso beneficiario; i parenti entro il quarto grado; gli affini entro il secondo grado, il convivente; la persona unita civilmente; il responsabile del servizio sociale e sanitario direttamente impegnato nella cura della persona (non altra persona come ad es. l'assistente sociale).

La persona nei cui confronti può essere disposta la misura di protezione può essere anche un minore di età ma in tal caso la domanda può essere presentata nell'ultimo anno di minore età ed il relativo decreto produce effetto solo dal compimento della maggiore età. Anche il cittadino straniero può essere sottoposto alla amministrazione di sostegno ma in tal caso trovano applicazione le disposizioni di cui alla l. n. 218/1995. Ne consegue che per potersi applicare la misura è necessario che anche nello stato di provenienza esista analoga forma di protezione ovvero che le norme di diritto internazionale privato rinviino a quelle del luogo di abituale dimora del beneficiario. Diversamente, la misura di protezione di cui agli artt. 404 c.c. e ss. potrà comunque essere applicata ma solo in via urgente e provvisoria, secondo quanto prevede l'art. 44, l. n. 218/1995.

Nel procedimento non vi sono parti, fatta eccezione per il beneficiario, e gli atti devono essere comunicati al Pubblico Ministero (Cass. S.U., n. 1093/2017).

Contro la decisione del Giudice tutelare relativa all'applicazione o meno della misura di protezione ed ai provvedimenti che incidono in modo definitivo sulla cura del beneficiario era ammesso reclamo alla Corte d'Appello, secondo quanto prevedeva l'art. 720-bis c.p.c. La citata disposizione è stata abrogata dal d.lgs. n. 149/2022 ed oggi, per i procedimenti instaurati successivamente al 28 febbraio 2023, l'art. 473-bis.58 c.p.c. rinvia espressamente all'art. 739 c.p.c.

Quest'ultima disposizione prevede che contro i decreti del Giudice tutelare si può proporre reclamo al Tribunale che pronuncia in camera di consiglio in composizione monocratica quando il provvedimento ha contenuto patrimoniale o gestorio ed in composizione collegiale in tutti gli altri casi.

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