Procura speciale per il compimento di atti di straordinaria amministrazione (art. 182 c.c.)InquadramentoAi sensi dell'art. 182 c.c., un coniuge può rilasciare all'altro procura speciale per il compimento di singoli atti di straordinaria amministrazione per i quali è necessario anche il suo consenso ai sensi dell'art. 180, comma 2, c.c. Può rilasciare altresì procura speciale all'altro per il compimento di tutti gli atti necessari all'attività di impresa. FormulaPROCURA SPECIALE PER IL COMPIMENTO DI ATTI DI STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE Repertorio n. ...; Raccolta n. .... REPUBBLICA ITALIANA L'anno ... il giorno ..., del mese di ..., davanti a me Dott. ..., Notaio in ..., iscritto presso il Collegio notarile di ..., sono comparsi i coniugi: Sig. ... nato a ... il ... e Sig.ra ... nata a ... il ..., residenti in ..., via ...; di professione imprenditori, contitolari dell'impresa ... (Indicare); delle cui identità personali io Notaio sono certo, i quali, in presenza mia e dei testimoni, mi richiedono di ricevere il seguente atto. Il Sig. dichiara che sarà all'estero per un periodo di sei mesi circa, per cui rilascia, per il suddetto periodo, procura speciale alla moglie, Sig.ra ..., al compimento di tutti gli atti necessari all'impresa da essa cogestita. Il presente atto, scritto con mezzi meccanici da persona di mia fiducia, sotto la mia direzione, su fogli ..., occupa facciate e righe ..., è stato da me Notaio letto ai comparenti che lo approvano e lo sottoscrivono. Luogo e data ... Firma Associati ... Notaio ... Sigillo CommentoIl capoverso dell'art. 182 c.c., ammette che ciascun coniuge (parte di una unione civile) possa delegare l'altro al compimento di tutti gli atti inerenti all'azienda gestita da entrambi. Tale norma ha suscitato il problema dell'ammissibilità del rilascio di una procura generale da parte di un coniuge/parte all'altro per l'amministrazione dei beni in comunione legale, compresa la loro alienazione. Il problema nasce dal contrasto tra il richiamato art. 182 c.c., che parrebbe ammettere tale possibilità ed il disposto dell'art. 210, comma 3, c.c. che, viceversa, sancisce la inderogabilità delle norme della comunione legale relative all'amministrazione dei beni della comunione, tra cui va compreso l'art. 180, comma 2, c.c. Secondo una prima impostazione il rapporto tra l'art. 182, commi 1 e 2, c.c., da un lato, e gli artt. 180, comma 2, posto in relazione all'art. 210, comma 3, c.c., dall'altro, sarebbe di specialità, per cui la regola basilare è l'inammissibilità della rappresentanza volontaria nell'ambito della comunione legale, mentre l'art. 182, comma 2, c.c. contiene una deroga a tale principio, prevista dal legislatore per assicurare maggiore dinamicità e celerità nella gestione di un'azienda in comunione. Diversamente, è pacificamente ammesso il rilascio di procure speciali per il compimento di singoli atti. Per quanto concerne la forma della procura, l'art. 182, comma 1, c.c. stabilisce che deve essere rilasciata con atto pubblico o scrittura privata autenticata. Non si tratta di una forma speciale o di una deroga al principio di libertà della forma degli atti negoziali, ma di diretta applicazione dell'art. 1392 c.c., dal momento che la procura in ispecie è richiesta per il compimento di atti di straordinaria amministrazione ex art. 180, comma 2, c.c. che richiedono la forma scritta. Quanto riferito in questo commento si estende alle parti di un'unione civile ex art. 1, comma 13, l. n. 76/2016, se non hanno optato per un diverso regime patrimoniale. |