Memoria difensiva nel procedimento per la regolamentazione delle condizioni di affidamento dei figli nati fuori del matrimonio

Rosaria Giordano

Inquadramento

Il procedimento per la modifica delle condizioni di affidamento della prole è fondato sull'esigenza di adeguare nel tempo i provvedimenti già adottati. In particolare, dopo e nonostante il passaggio in giudicato della sentenza che ha pronunciato sul relativo ricorso, anche proposto da genitori non coniugati, questi possono sempre chiedere al Tribunale la modifica dei provvedimenti che riguardano i figli. Nell'esemplificazione proposta, la parte resistente si costituisce per dedurre alle allegazioni dell'altra parte.

Formula

TRIBUNALE DI .... [1]

MEMORIA [2] DIFENSIVA [3]

Il Sig. [4]...., nato a .... il .... (C.F. ....) [5], residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato in ...., via ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [6]...., C.F. ...., fax .... [7], che lo rappresenta e difende in forza di procura alle liti in calce al presente atto;

- resistente -

NEI CONFRONTI DI

La Sig.ra ...., rappresentata e difesa come in atti;

- ricorrente -

ESPONE CHE

Con ricorso ex art. 473-bis.29 c.p.c. depositato dinanzi all'intestato Tribunale in data ...., il Sig. .... chiedeva la riduzione del contributo economico posto a suo carico nella sentenza che ha disciplinato le condizioni di affidamento dei figli minori.

Il ricorso ex adverso proposto è infondato.

Infatti, i redditi del Sig. .... in forza dei quali è stato a suo tempo determinato il predetto contributo, non dipendevano che in misura marginale dall'attività di lavoro dipendente che lo stesso svolgeva sino ad alcuni mesi fa.

In realtà .....

Si richiede, quindi, con riserva di articolare le istanze istruttorie nella successiva memoria ex art. 473-bis.17, comma 2, c.p.c. [8], il rigetto del ricorso proposto.

P.T.M.

Voglia l'Ill.mo Tribunale adito rigettare il ricorso della Sig.ra .....

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

PROCURA

Delego a rappresentarmi e difendermi nel presente procedimento l'Avv. ...., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ...., via .... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge.

Per autentica della sottoscrizione ....

Firma Avv. ....

[1]La competenza per territorio ai fini della decisione in ordine all'affidamento ed al mantenimento dei figli nati fuori dal matrimonio è attribuita al Tribunale del luogo di residenza abituale del minore, in conformità al criterio della prossimità del Giudice al luogo in cui si espleta la quotidianità del minore stesso.

[2]In base all'art. 2 del d.m. 7 agosto 2023, n. 110 “Regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'articolo 46 delle disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile”, al fine di assicurare la chiarezza e la sinteticità degli atti processuali in conformità a quanto prescritto dall'articolo 121 del codice di procedura civile, le memorie difensive sono redatte con la seguente articolazione: a) intestazione, contenente l'indicazione dell'ufficio giudiziario davanti al quale la domanda è proposta e della tipologia di atto; b) parti, comprensive di tutte le indicazioni richieste dalla legge; c) parole chiave, nel numero massimo di venti, che individuano l'oggetto del giudizio; d) nelle impugnazioni, estremi del provvedimento impugnato con l'indicazione dell'autorità giudiziaria che lo ha emesso, la data della pubblicazione e dell'eventuale notifica; e) esposizione distinta e specifica, in parti dell'atto separate e rubricate, dei fatti e dei motivi in diritto, nonché, quanto alle impugnazioni, individuazione dei capi della decisione impugnati ed esposizione dei motivi; f) nella parte in fatto, puntuale riferimento ai documenti offerti in comunicazione, indicati in ordine numerico progressivo e denominati in modo corrispondente al loro contenuto, preferibilmente consultabili con apposito collegamento ipertestuale; g) con riguardo ai motivi di diritto, esposizione delle eventuali questioni pregiudiziali e preliminari e di quelle di merito, con indicazione delle norme di legge e dei precedenti giurisprudenziali che si assumono rilevanti; h) conclusioni, con indicazione distinta di ciascuna questione pregiudiziale, preliminare e di merito e delle eventuali subordinate; i) indicazione specifica dei mezzi di prova e indice dei documenti prodotti, con la stessa numerazione e denominazione contenute nel corpo dell'atto, preferibilmente consultabili con collegamento ipertestuale; l) valore della controversia; m) richiesta di distrazione delle spese; n) indicazione del provvedimento di ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

L'art. 3 lett. a) precisa che la memoria deve avere un'estensione massima di 80.000 caratteri, salvi gli elementi esclusi dall'art. 4, e ferma restando (ex art. 5) la possibilità di superare detti limiti se la controversia presenta questioni di particolare complessità, anche in ragione della tipologia, del valore, del numero delle parti o della natura degli interessi coinvolti, ipotesi nella quale il difensore espone sinteticamente nell'atto le ragioni per le quali si è reso necessario il superamento dei limiti. Il richiamato Regolamento non trova applicazione nelle controversie di valore superiore a 500.000 euro.

[3]Poiché trovano applicazione anche ai procedimenti volti alla modifica e/o revoca delle condizioni sancite dalla sentenza definitiva di separazione o di divorzio le norme sul rito unitario dettate dagli artt. 473-bis e ss. c.p.c., il contenuto dell'atto in esame deve essere modulato su quello previsto dall'art. 473-bis.12 c.p.c. per la comparsa di costituzione e risposta del convenuto. La costituzione deve avvenire entro il termine indicato nel decreto di fissazione dell'udienza da parte del Giudice istruttore incorrendo, in mancanza, il convenuto nelle decadenze di cui all'art. 167 c.p.c., ossia dalla proposizione di eccezioni in senso stretto (i.e. riservate alla parte) e domande riconvenzionali.

[4]In forza della regola generale enunciata dall'art. 125 c.p.c. il ricorso deve essere corredato dall'indicazione delle parti.

[5]In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale ed in tutti gli atti di prima difesa, devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede della stessa, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio.

[6]A partire dalla data del 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il procedimento o una fase di esso, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo PEC del difensore, quanto esclusivamente quella del numero di fax dell'avvocato, la cui omessa indicazione implica l'obbligo di pagamento del contributo unificato, aumentato della metà (v. artt. 125 c.p.c. e 13, comma 3-bis, del d.P.R. n. 115/2002).

[7]È stato evidenziato che in linea di principio e fatte salve eventuali difformi valutazioni di opportunità, è superflua la personale comparizione delle parti in caso di presentazione di un ricorso congiunto ex art. 317-bis c.c., atteso che l'esame del tribunale risulta elettivamente diretto alla verifica dell'adeguatezza degli accordi raggiunti all'interesse della prole minore, alla luce del disposto normativo di cui all'art. 155, comma 2, c.c., nel testo introdotto dalla novella n. 54/2006, applicabile anche ai procedimenti relativi ai figli di genitori non coniugati. (Trib. Milano 20 febbraio 2013, in Resp. civ. e prev., 2013, n. 4, 1327).

[8]Giusta l'art. 473-bis.17 c.p.c., infatti, entro dieci giorni prima della data dell'udienza, il convenuto può depositare un'ulteriore memoria con cui, a pena di decadenza, precisare e modificare le domande, le eccezioni e le conclusioni già proposte, proporre le eccezioni non rilevabili d'ufficio che siano conseguenza della domanda riconvenzionale o delle difese svolte dall'attore con la memoria di cui al comma 1, indicare mezzi di prova e produrre documenti, anche a prova contraria.

Commento

In linea con la natura contenziosa del giudizio, l'art. 473-bis.29 c.p.c. ha stabilito che il procedimento da seguire per ottenere la revisione delle condizioni della separazione o del divorzio è il medesimo delineato per il rito unitario e quindi non più, come sinora, un giudizio camerale “puro”, con un incremento delle garanzie processuali per le parti, che potrebbe tuttavia incidere negativamente sulla durata di giudizi che talora meriterebbero un più immediato intervento correttivo da parte dell'autorità giudiziaria.

Quanto alla comparsa di risposta della parte convenuta, dunque, trova applicazione l'art. 473-bis.16 c.p.c. secondo cui il convenuto si costituisce nel termine assegnato dal Giudice, depositando comparsa di risposta che contiene le indicazioni previste, anche a pena di decadenza, dagli articoli 167 e 473-bis.12, commi 2, 3 e 4.

Sicché il contenuto della comparsa di risposta è modellato su quella del ricorso per il quale occorre fare riferimento all'art. 473-bis.12 c.p.c.

Tali previsioni dovranno tuttavia essere intese, anche in armonia con il generale principio di chiarezza e sinteticità degli atti processuali, nel senso che negli atti introduttivi del giudizio di revisione delle condizioni di separazione o di divorzio andranno indicati solo gli elementi rilevanti ai fini della richiesta modifica. Ad esempio, se non è richiesto di incidere sull'affidamento dei figli è assolutamente superflua la predisposizione di un piano genitoriale.

Lo stesso art. 473-bis.17 c.p.c. richiama, rispetto alla costituzione della parte convenuta, poi, le indicazioni che devono essere inserire nella comparsa di costituzione e risposta nel rito ordinario di cognizione ai sensi dell'art. 167 c.p.c.

Ciò comporta che se la parte convenuta, anche nel giudizio di revisione delle condizioni di affidamento dei figli, non si costituisce nel termine assegnato dal Giudice decade dal potere di proporre domande riconvenzionali e delle eccezioni non rilevabili d'ufficio.

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