Ricorso contenzioso per la regolamentazione delle condizioni di affidamento dei figli nati fuori del matrimonio

Rosaria Giordano

Inquadramento

Il procedimento per la regolamentazione delle condizioni di affidamento della prole di coppie non coniugate è attratto, stante l'ampio ambito applicativo delineato dall'art. 473-bis c.p.c., nell'alveo del rito unitario in materia di famiglie, persone e minori.

Formula

TRIBUNALE DI .... [1]

RICORSO [2] PER LA REGOLAMENTAZIONE DELLE CONDIZIONI DI AFFIDAMENTO DEI FIGLI NATI FUORI DEL MATRIMONIO

La Sig.ra [3]...., nata a ...., il .... (C.F. ....) [4], residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliata in ...., via ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. .... fax .... [5], che la rappresenta e difende in forza di procura alle liti in calce al presente atto;

- ricorrente -

NEI CONFRONTI DI

Il Sig. ...., nato a ...., residente in ...., via ....;

- resistente -

PREMESSO CHE

– nel corso del rapporto di convivenza di fatto tra le parti sono nati due figli, ancora minori, ...., in data .... e ...., in data ....;

– da alcuni mesi la convivenza è cessata per improvvisa scelta del resistente di lasciare l'abitazione comune;

– occorre pertanto regolamentare le condizioni di affidamento dei figli minori, con richiesta di affidamento esclusivo in favore della parte ricorrente, tenuto conto del disinteresse manifestato in questi mesi dall'ex convivente nei confronti della prole, ovvero, in subordine, di affidamento condiviso degli stessi, con collocazione presso la parte istante;

– il resistente gode di un ottima posizione economica, svolgendo la professione di ...., con reddito mensile pari ad Euro ....;

– la ricorrente lavora soltanto part-time come ...., in quanto dedita all'educazione della prole ed all'organizzazione della vita famigliare, ed ha un reddito mensile pari ad Euro ....;

– in osservanza del disposto dell'art. 473-bis.12, si allega con modalità telematiche al presente ricorso il Piano genitoriale indicante gli impegni e le attività quotidiane di ciascuno dei due figli minori della ricorrente; le loro attività scolastiche e il percorso educativo; le loro attività extrascolastiche; le frequentazioni abituali e le modalità delle vacanze.

CHIEDE CHE

l'ill.mo Sig. Presidente del Tribunale fissi udienza delle parti, con indicazione del termine alla parte convenuta per costituirsi; nomini il Giudice relatore per l'ascolto dei figli minori del ricorrente e per l'assunzione delle prove orali e documentali dedotte; e sin d'ora formula le seguenti

CONCLUSIONI

Voglia il Tribunale di ...., affidare in via esclusiva i figli alla ricorrente secondo le indicazioni contenute nell'allegato piano genitoriale e disporre a carico del resistente, in favore degli stessi, un contributo economico nella misura di Euro ...., oltre alle spese straordinarie nella misura del 50% per ciascun genitore.

Con vittoria di spese.

Si allega il pagamento del contributo unificato [6].

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

Si producono i seguenti documenti:

1. ....,

2. ....,

3. .....

PROCURA

La sottoscritta ...., nata a ...., il .... (C.F. ....) delega l'Avv. ...., a rappresentarla e difenderla nel presente procedimento, conferendo allo stesso ogni più ampia facoltà di legge ed eleggendo domicilio presso lo studio del medesimo in ...., via .....

Luogo e data ....

Per autentica della sottoscrizione ....

Firma Avv. ....

[1]La competenza per territorio è, ai sensi dell'art. 473-bis.11 c.p.c. quella del Tribunale del luogo di residenza abituale del minore.

[2]In base all'art. 2 del d.m. 7 agosto 2023, n. 110, “Regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell'articolo 46 delle disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile)”, al fine di assicurare la chiarezza e la sinteticità degli atti processuali in conformità a quanto prescritto dall'art. 121 c.p.c., i ricorsi sono predisposti con la seguente articolazione: a) intestazione, contenente l'indicazione dell'ufficio giudiziario davanti al quale la domanda è proposta e della tipologia di atto; b) parti, comprensive di tutte le indicazioni richieste dalla legge; c) parole chiave, nel numero massimo di venti, che individuano l'oggetto del giudizio; d) nelle impugnazioni, estremi del provvedimento impugnato con l'indicazione dell'autorità giudiziaria che lo ha emesso, la data della pubblicazione e dell'eventuale notifica; e) esposizione distinta e specifica, in parti dell'atto separate e rubricate, dei fatti e dei motivi in diritto, nonché, quanto alle impugnazioni, individuazione dei capi della decisione impugnati ed esposizione dei motivi; f) nella parte in fatto, puntuale riferimento ai documenti offerti in comunicazione, indicati in ordine numerico progressivo e denominati in modo corrispondente al loro contenuto, preferibilmente consultabili con apposito collegamento ipertestuale; g) con riguardo ai motivi di diritto, esposizione delle eventuali questioni pregiudiziali e preliminari e di quelle di merito, con indicazione delle norme di legge e dei precedenti giurisprudenziali che si assumono rilevanti; h) conclusioni, con indicazione distinta di ciascuna questione pregiudiziale, preliminare e di merito e delle eventuali subordinate; i) indicazione specifica dei mezzi di prova e indice dei documenti prodotti, con la stessa numerazione e denominazione contenute nel corpo dell'atto, preferibilmente consultabili con collegamento ipertestuale; l) valore della controversia; m) richiesta di distrazione delle spese; n) indicazione del provvedimento di ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

L'art. 3 lett. a) precisa che il ricorso deve avere un'estensione massima di 80.000 caratteri, salvi gli elementi esclusi dall'art. 4, e ferma restando (ex art. 5) la possibilità di superare detti limiti se la controversia presenta questioni di particolare complessità, anche in ragione della tipologia, del valore, del numero delle parti o della natura degli interessi coinvolti, ipotesi nella quale il difensore espone sinteticamente nell'atto le ragioni per le quali si è reso necessario il superamento dei limiti. Il richiamato Regolamento non trova applicazione nelle controversie di valore superiore a 500.000 euro.

[3]In forza della regola generale enunciata dall'art. 125 c.p.c. il ricorso deve essere corredato dall'indicazione delle parti.

[4]In tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l'azione civile in sede penale ed in tutti gli atti di prima difesa, devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede della stessa, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio.

[5]A partire dalla data del 18 agosto 2014, gli atti di parte, redatti dagli avvocati, che introducono il procedimento o una fase di esso, non devono più contenere l'indicazione dell'indirizzo PEC del difensore, quanto esclusivamente quella del numero di fax dell'avvocato, la cui omessa indicazione implica l'obbligo di pagamento del contributo unificato, aumentato della metà (v. artt. 125 c.p.c. e 13, comma 3-bis, d.P.R. n. 115/2002).

[6]Secondo la formulazione vigente dell'art. 13, lett. b), d.P.R. n. 115/2002 il contributo unificato è dovuto nella misura di Euro 98,00.

Commento

Le questioni riguardanti i figli conseguenti alla cessazione della convivenza tra i genitori devono essere risolte in base alle medesime regole previste per i figli di coppie coniugate secondo un principio introdotto dall'art. 4, comma 2, della l. n. 54/2006 che aveva previsto la diretta applicazione alla fattispecie degli artt. 155 e ss. c.c. in tema di separazione coniugale. Il principio è stato quindi espressamente enunciato dall'art. 337-bis c.c., inserito nel codice civile dal d.lgs. n. 154/2013, che nel capo II del titolo IX del libro primo ha sostanzialmente riprodotto la disciplina dettata dagli artt. 155 e ss. c.c. (in arg. Sesta, Manuale di diritto di famiglia, Padova, 2016, 238).

A riguardo, anche nella recente giurisprudenza di merito, si è evidenziato che l'art. 337-ter c.c., la cui disciplina trova applicazione, ai sensi dell'art. 337-bis c.c., anche “ai procedimenti relativi ai figli nati fuori del matrimonio”, nel fornire i criteri per la determinazione dell'importo dell'assegno per il mantenimento del figlio, dispone che il Giudice deve considerare le attuali esigenze dello stesso, oltre a valutare le risorse economiche dei genitori, in modo da attuare quel principio di proporzionalità che trova pieno riscontro negli artt. 148 e 316-bis c.c., per cui i genitori adempiono l'obbligo di mantenere, istruire ed educare i figli in proporzione alle rispettive sostanze e secondo le capacità di lavoro professionale o casalingo (Trib. Roma I, 3 agosto 2017, n. 15732).

Quanto alle statuizioni che possono essere pronunciate, trova applicazione anche per i figli di genitori non coniugati l'art. 155-quater c.c. in ordine all'assegnazione della casa familiare (cfr. Cass. I, n. 16171/2014).

Sul piano processuale la piena equiparazione tra figli di coppie coniugate e non coniugate comporta l'applicazione, a seguito della riforma realizzata dal d.lgs. n. 149/2022, del rito unitario in materia di persone, famiglie e minori, anche in questa ipotesi.

Pertanto, il giudizio sarà strutturato nelle medesime forme contemplate per il giudizio di separazione e divorzio dei coniugi con provvedimenti relativi alla prole, salva l'assenza di statuizioni sullo status delle parti, e destinato a concludersi, al termine di un giudizio a cognizione piena ed esauriente, con sentenza.

Resta ferma la possibilità generale anche nella fattispecie in esame per il Giudice istruttore all'esito della prima udienza di dettare i provvedimenti temporanei volti a disciplinare le condizioni di affidamento della prole, provvedimenti che sono reclamabili dinanzi alla Corte d'Appello ovvero, in caso di sopravvenienze, modificabili o revocabili nel corso del giudizio dallo stesso Giudice istruttore.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario