Opposizione preventiva all'esecuzione forzata c.d. a precetto

Rosaria Giordano

inquadramento

L'esecuzione forzata non è volta all'accertamento dei diritti bensì a dare concreta attuazione, nell'ipotesi di inadempimento dell'obbligo versato nel titolo esecutivo, agli stessi. Tuttavia, nel corso dell'esecuzione ed anche prima della stessa possono innestarsi incidenti cognitivi correlati all'an dell'esecuzione, ossia alla sussistenza del diritto del creditore a procedere in executivis (opposizione all'esecuzione) ovvero al quomodo della procedura, ovvero alla nullità o irregolarità degli atti compiuti nel processo esecutivo (opposizione agli atti esecutivi). L'opposizione ex art. 615 può essere proposta anche prima dell'inizio dell'esecuzione forzata a seguito della notifica dell'atto di precetto.

Per il contributo unificato, v. la Circolare del Ministero della Giustizia del 3 marzo 2015; spese forfettarie Euro 27,00.

Formula

TRIBUNALE DI .... [1]

ATTO DI CITAZIONE PER OPPOSIZIONE C.D. A PRECETTO

Il Sig. ...., nato a ...., C.F. ...., residente in ...., rappresentato e difeso, come da delega in calce (oppure, a margine) al presente atto dall'Avv. ...., fax ...., PEC ...., presso lo studio del quale in ...., è elettivamente domiciliato

PREMESSO CHE

-  con sentenza del Tribunale di .... n. .... emessa in data .... che ha dichiarato la separazione giudiziale dalla Sig.ra .... è stato condannato al pagamento di un assegno mensile di mantenimento in favore della stessa dell'importo di Euro ....;

-  con atto di precetto notificato in data .... la Sig.ra .... gli ha intimato il pagamento della somma complessiva di Euro ...., in virtù del predetto titolo;

- tale pretesa è evidentemente illegittima, in quanto sono mutate le condizioni economiche delle parti, dopo la sentenza di separazione, in quanto l'odierno opponente è stato licenziato in data ....;

- pertanto, non sussiste il diritto della Sig.ra .... a procedere alla minacciata esecuzione forzata, atteso che ....;

CITA

1) la Sig.ra ...., nato a .... il ...., C.F. ...., residente in ...., alla via ....;

a comparire innanzi il Tribunale ordinario di ...., sezione e Giudice Istruttore designandi, all'udienza del .... [2], ore 9:00;

con invito alle parti convenute a costituirsi in giudizio nel termine di giorni settanta prima dell'udienza indicata, e con l'avvertimento che la costituzione oltre il termine suddetto implica la decadenza di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c.;

per ivi, in accoglimento della presente domanda, ogni contraria istanza, eccezione e deduzione disattesa, sentire accogliere le seguenti

CONCLUSIONI

-  Voglia l'Ill.mo Tribunale [3] adito, in accoglimento della presente opposizione:

-  in via preliminare e cautelare, sospendere, anche inaudita altera parte, l'efficacia esecutiva del titolo posto a fondamento della minacciata esecuzione forzata;

-  nel merito, accertare e dichiarare che la Sig.ra .... non ha diritto a procedere ad esecuzione forzata nei confronti dell'opponente [4].

Si dichiara, ai fini del contributo unificato, che il valore della causa non supera Euro .... (è il valore del credito-scaglione) [5].

Si allegano:

1) ....;

2) ....;

3) .....

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

PROCURA

Delego a rappresentarmi e difendermi nel presente giudizio di opposizione a precetto in ogni fase e grado dello stesso l'Avv. ...., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ...., via .... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge.

Per autentica della sottoscrizione ....

Firma Avv. ....

[1]L'opposizione c.d. preventiva all'esecuzione forzata si propone con atto di citazione dinanzi al Giudice competente per materia e valore secondo le regole ordinarie. Pertanto, il Giudice competente potrebbe anche essere il Giudice di pace (che, invece, non è competente per l'esecuzione forzata e, di qui, a conoscere dell'opposizione all'esecuzione c.d. successiva). L'atto di citazione in opposizione a precetto segue, anche per i crediti in materia familiare, le regole ordinarie in tema di riparto della competenza per valore tra Giudice di pace e Tribunale. Sul punto, anche la S.C. ha precisato che, sebbene la competenza per le controversie di separazione e divorzio appartenga per materia al Tribunale, la competenza in ordine all'opposizione all'esecuzione avverso l'atto di precetto intimato per l'adempimento coattivo delle obbligazioni di natura economica imposte al coniuge in sede di separazione, va determinata in riferimento al valore della causa secondo i criteri ordinari, trattandosi di controversia diversa da quella concernente il regolamento dei rapporti tra coniugi ovvero la modifica delle condizioni della separazione, che rientra nella competenza funzionale del Tribunale (Cass. VI, n. 20303/2014).

[2]Il termine a comparire deve essere non inferiore a 120 giorni se il convenuto è residente in Italia e non inferiore a 150 giorni se è residente all'estero.

[3]Oppure, Giudice di pace, trovando applicazione le canoniche regole di determinazione della competenza per materia e valore.

[4]Giova ricordare che in tema di opposizione a precetto, la non debenza di una parte soltanto della somma in esso portata non lo travolge per intero, ma ne determina l'annullamento parziale, essendo comunque valida l'intimazione per la parte dovuta e le relative spese (Cass. III, n. 24704/2020).

[5]Trattandosi infatti dell'atto introduttivo di un ordinario giudizio di cognizione, il contributo unificato è dovuto, come ha chiarito anche una Circolare interpretativa del Ministero della Giustizia del 3 marzo 2015, a scaglioni, secondo il valore della domanda. Il contributo deve essere versato al momento dell'iscrizione a ruolo.

commento

L'esecuzione forzata non è volta all'accertamento dei diritti bensì a dare concreta attuazione, nell'ipotesi di inadempimento dell'obbligo versato nel titolo esecutivo, agli stessi.

Peraltro, nel corso dell'esecuzione ed anche prima della stessa possono innestarsi incidenti cognitivi correlati all'an dell'esecuzione, ossia alla sussistenza del diritto del creditore a procedere in executivis (opposizione all'esecuzione) ovvero al quomodo della procedura, ovvero alla nullità o irregolarità degli atti compiuti nel processo esecutivo (opposizione agli atti esecutivi).

Invero, oggetto dell'opposizione all'esecuzione di cui all'art. 615 c.p.c. è, alla stregua dell'ampia formulazione della stessa, la contestazione, in ogni suo momento ed aspetto, del diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata, in essa dovendosi ravvisare una richiesta di declaratoria di attuale insussistenza, perché originaria o sopravvenuta, del menzionato diritto (Cass. III, n. 20989/2012).

L'opposizione ex art. 615 può essere proposta anche prima dell'inizio dell'esecuzione forzata a seguito della notifica dell'atto di precetto, ossia dell'intimazione di carattere stragiudiziale mediante la quale il creditore rende noto al debitore che se entro il termine indicato non adempie spontaneamente procederà ad esecuzione forzata nei suoi confronti.

L'opposizione c.d. preventiva all'esecuzione forzata si propone con atto di citazione dinanzi al Giudice competente secondo le regole ordinarie.

Ciò implica che la competenza si ripartisca per materia e valore tra Giudice di pace e Tribunale secondo gli ordinari criteri dettati a tal fine dagli artt. 7 e ss. c.p.c. Invero, l'opposizione a precetto, integrando una ipotesi di opposizione soltanto preannunciata, al fine di contestare il diritto della parte istante a procedere in executiviis, dà luogo ad un normale giudizio di cognizione finalizzato alla negazione dell'esistenza stessa del credito fatto valere in sede esecutiva e va proposta, con citazione, dinanzi al Giudice competente per materia o per valore e per territorio (ex plurimis, in sede applicativa Trib. Busto Arsizio 25 gennaio 2013).

La S.C. ha chiarito che, in tema di foro relativo all'opposizione a precetto, ove il creditore, ai sensi dell'art. 480, comma 3, c.p.c., abbia eletto il proprio domicilio in un luogo “anomalo” rispetto a quello dell'esecuzione, il debitore, ai fini della notifica dell'atto introduttivo del giudizio di opposizione all'esecuzione, è vincolato al luogo del domicilio eletto dal creditore nel precetto quand'anche questo non abbia alcun legame con quello della esecuzione, mentre, ai fini della individuazione del Giudice competente per territorio a conoscere della opposizione all'esecuzione, l'elezione di domicilio contenuta nel precetto è inefficace e la competenza per territorio va individuata in base al possibile luogo della esecuzione, compreso il luogo della notifica del precetto (Cass. III, n. 16649/2016).

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