Convenzione di negoziazione assistita “familiare” ex art. 6, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014 per il mantenimento dei figli maggiorenniInquadramentoLa convenzione di negoziazione assistita familiare è l'accordo sottoscritto dalle parti – con autenticazione della sottoscrizione da parte dei rispettivi difensori – con cui i coniugi si impegnano a cooperare tra di loro, secondo principi di buona fede, correttezza, lealtà e trasparenza al fine di addivenire a una soluzione concordata per la loro separazione personale, il loro divorzio o le modifiche di precedenti condizioni di separazione o divorzio. A partire dal 22 giugno 2022, la negoziazione assistita familiare può essere utilizzata anche per determinare le modalità di mantenimento dei figli maggiorenni non economicamente autosufficienti o portatori di handicap grave, indipendentemente dal fatto che siano nati dentro o fuori dal matrimonio. La procedura si distingue dalla negoziazione assistita “generica” ex art. 2, l. n. 162/2014 sia perché non è mai condizione di procedibilità della domanda, sia perché è obbligatoria la presenza di almeno un avvocato per parte, sia perché l'accordo, successivamente concluso, produce effetti solo autorizzato dal Procuratore della Repubblica. Formula
CONVENZIONE DI NEGOZIAZIONE ASSISTITA FAMILIARE (PER IL MANTENIMENTO DI FIGLI MAGGIORENNI NON ECONOMICAMENTE AUTOSUFFICIENTI O PORTATORI DI HANDICAP GRAVE) TRA ...., nato a .... ( ....), il .... (C.F. ....), residente a .... ( ....), in via ...., con l'assistenza dell'Avv. .... (C.F. ....) con studio in ...., via .... (n. fax ....; PEC ....) [1] E ...., nata a .... ( ....), il .... (C.F. ....), residente a .... ( ....), in via ...., con l'assistenza dell'Avv. .... (C.F. ....) con studio in ...., via .... (n. fax ....; PEC ....) [2] E ...., nato a .... ( ....), il .... (C.F. ....), residente a .... ( ....), in via ...., con l'assistenza dell'Avv. .... (C.F. ....) con studio in ...., via .... (n. fax ....; PEC ....) [3] PREMESSO CHE – .... e .... hanno contratto matrimonio concordatario/civile, in .... ( ....), in data ....; – dall'unione è nato: ...., a .... ( ....), in data ...., maggiorenne non economicamente autosufficiente/portatore di handicap grave [4]; – i coniugi si sono separati, giusta verbale di separazione personale omologato in data .... dal Tribunale di .... /sentenza di separazione personale n. .... del Tribunale di ...., passata in giudicato in data .... /accordo di separazione consensuale concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita, autorizzato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di ...., in data .... [5]; – le parti hanno divorziato giusta sentenza n. ...., del Tribunale di ...., passata in giudicato in data .... /sentenza di divorzio n. .... del Tribunale di ...., passata in giudicato in data .... /accordo di divorzio concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita, autorizzato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di ...., in data .... [6]; – le condizioni della separazione/divorzio sono state modificate con decreto del Tribunale di ...., del ...., passato in giudicato il .... /accordo di modifica delle condizioni concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita, autorizzato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di ...., in data .... [7]; – in data ...., è nato ...., a ...., riconosciuto da entrambi i genitori [8]; – le modalità di contribuzione dei genitori al mantenimento del figlio ...., sono state da ultimo determinate con provvedimento del Tribunale di ...., passato in giudicato in data .... /accordo concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita, autorizzato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di ...., in data .... [9]; in data ...., .... per il tramite dell'Avv. ...., ha invitato .... a stipulare convenzione di negoziazione assistita ai sensi dell'art. 6, l. n. 162/2014[10]; – in data ...., per il tramite dell'Avv. .... e ...., per il tramite dell'Avv. .... hanno comunicato di aderire alla procedura di negoziazione [11]; I SOTTOSCRITTI DICHIARANO DI ESSERE STATI INFORMATI DAI RISPETTIVI AVVOCATI E, DUNQUE, DI ESSERE CONSAPEVOLI CHE – la negoziazione assistita è un procedimento non contenzioso per la risoluzione dei conflitti, improntato ai principi di buona fede, correttezza, trasparenza e riservatezza; – è fatto obbligo agli Avvocati e alle Parti di tenere riservate le informazioni ricevute nel corso del procedimento; – nell'ambito del procedimento è possibile esperire la mediazione familiare; – le dichiarazioni rese e le informazioni acquisite nel corso del procedimento non potranno essere utilizzate nel giudizio avente in tutto o in parte il medesimo oggetto di quello di cui alla presente convenzione; – i difensori delle parti e coloro i quali partecipano al procedimento non potranno essere tenuti a deporre sul contenuto delle dichiarazioni rese e delle informazioni acquisite; – a tutti i partecipanti al procedimento si applicano le disposizioni dell'art. 200 c.p.p. e si estendono le garanzie previste per il difensore dalle disposizioni dell'art. 103 c.p.p. in quanto applicabili; – l'accordo, eventualmente raggiunto, ove autorizzato dal Procuratore della Repubblica di .... [12] produrrà gli effetti e terrà luogo del provvedimento giudiziale che definisce le modalità di contribuzione al mantenimento del figlio ..... TUTTO CIÒ PREMESSO E DICHIARATO, LE PARTI STIPULANO E CONVENGONO QUANTO SEGUE 1. Le parti stipulano una convenzione di negoziazione assistita, ex art. 6, l. n. 162/2014 e si impegnano a cooperare tra di loro in buona fede e con lealtà, tramite l'assistenza dei rispettivi Avvocati. 2. La negoziazione assistita ha ad oggetto la disciplina degli obblighi di .... e di .... [13] al mantenimento del figlio ..... 3. Il termine per l'espletamento della procedura è concordato in .... ( ....) giorni [14], decorrenti dalla data della presente convenzione, prorogabili per ulteriori .... ( ....) giorni solo con il consenso di tutte le parti prima della scadenza del termine originario. 4. Le parti concorderanno tra di loro il numero e la durata dei singoli incontri per ciascuno dei quali sarà redatto verbale sottoscritto dagli avvocati e dalle parti [15]. 5. Decorso inutilmente il termine di cui al punto 3, i difensori certificheranno il mancato raggiungimento dell'accordo. 6. Per quanto non previsto si richiamano espressamente le disposizioni di legge di cui al d.l. n. 132/2014 convertito con modifiche in l. n. 162/2014, come modificato dall'art. 1, comma 35, l. n. 206/2021. 7. Le parti concordano altresì che [16] : a) che si possa procedere all'acquisizione delle dichiarazioni di terzi – ad esclusione di coloro che non abbiano compiuto il quattordicesimo anno d'età e che si trovino nella condizione di cui all'art. 246 c.p.c. – su fatti rilevanti in relazione all'oggetto della controversia. In tal caso ciascun avvocato può invitare il terzo presso il proprio studio o presso il Consiglio dell'ordine degli avvocati, in presenza dell'avvocato che assiste l'altra parte, a rendere dichiarazioni su fatti specificatamente individuati e rilevanti in relazione all'oggetto della controversia. b) L'informatore, previa identificazione, dovrà dichiarare se ha rapporti di parentela o di natura personale e professionale con l'altra parte o se ha un interesse nella causa e dovrà essere preliminarmente avvisato: della qualifica dei soggetti dinanzi ai quali renderà le dichiarazioni e dello scopo della loro acquisizione; della facoltà di non rendere dichiarazione e della facoltà di astenersi ai sensi dell'art. 249 c.p.c. nonché delle responsabilità penali conseguenti alle false dichiarazioni di cui all'art. 371-ter, commi 3 e 4, c.p.; del dovere di mantenere riservate le domande che gli saranno rivolte e le risposte date; delle modalità di acquisizione e documentazione delle dichiarazioni. Le parti dichiarano di essere consapevoli che il verbale redatto e contenente le dichiarazioni dell'informatore farà piena prova di quanto gli avvocati attesteranno essere avvenuto in loro presenza e potrà essere prodotto nell'eventuale giudizio ove il Giudice lo valuterà ex art. 116, comma 1, c.p.c. Qualora l'informatore non si dovesse presentare o dovesse rifiutarsi di rendere dichiarazioni e la negoziazione si dovesse concludere senza accordo, la parte che riterrà necessaria la sua deposizione potrà chiedere che ne sia ordinata l'audizione davanti al Giudice. 8. Le parti concordano altresì [17] che ciascun avvocato potrà procedere all'acquisizione delle dichiarazioni dell'altra parte sulla verità dei fatti specificatamente individuati e rilevanti in relazione all'oggetto della controversia, ad essa sfavorevoli e favorevoli alla parte nel cui interesse sono richieste, ai sensi dell'art. 4-ter del d.l. 132/2014. Le dichiarazioni confessorie verranno rese e sottoscritte dalla parte e dall'avvocato che la assiste anche ai fini della certificazione dell'autografia. Il documento contenente le dichiarazioni di cui sopra farà piena prova di quanto l'Avvocato attesterà essere avvenuto in sua presenza e potrà essere prodotto nell'eventuale giudizio con l'efficacia di cui all'art. 2735 c.c. Le parti dichiarano di essere consapevoli che il rifiuto ingiustificato a rendere dichiarazioni sui fatti di cui sopra potrà essere valutato dal Giudice ai fini delle spese del giudizio, anche ai sensi dell'art. 96, commi 1, 2 e 3 c.p.c. 9. Lo svolgimento della negoziazione assistita potrà avvenire con modalità telematiche [18]. In tal caso, ciascun atto del procedimento sarà formato e sottoscritto nel rispetto delle disposizioni del codice dell'amministrazione digitale, di cui al d.lgs. n. 82/2005 e sarà trasmesso a mezzo posta elettronica certificata o con altro servizio elettronico di recapito certificato qualificato, secondo quanto previsto dalla normativa anche regolamentare concernente la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici. 10. Ad eccezione degli incontri di acquisizione delle dichiarazioni del terzo, le parti concordano sin d'ora sullo svolgimento degli incontri con collegamenti audiovisivi a distanza in cui sia garantita la effettiva e reciproca udibilità e visibilità delle persone collegate. 11. Ai sensi dell'art. 7-bis, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014 e su accordo delle parti la presente convenzione viene redatta senza l'utilizzo del modello elaborato dal Consiglio Nazionale Forense [19]. Luogo e data .... Firma .... Io sottoscritto Avv. ...., ex art. 2, d.l. n. 132/2014, certifico che la sottoscrizione che precede è autentica ed è stata apposta in mia presenza da ..... Firma Avv. .... Luogo e data .... Firma .... Io sottoscritto Avv. ...., ex art. 2, d.l. n. 132/2014, certifico che la sottoscrizione che precede è autentica ed è stata apposta in mia presenza da ..... Firma Avv. .... [1]La negoziazione assistita familiare prevede la presenza obbligatoria di almeno un avvocato per parte; considerata la natura della procedura è stato escluso che l'Avvocato, che sia anche parte, possa “autoassistersi” (Proc. Rep. Tribunale di Palermo 25 marzo 2016). Deve anche escludersi che un avvocato possa, nella negoziazione assistita, rappresentare contemporaneamente un genitore e il figlio. [2]Nulla esclude che la convenzione di negoziazione assistita sia stipulata solo tra un genitore e il figlio. Vedi nota 1. [3]Il figlio è ovviamente parte necessaria della convenzione. Ove il figlio maggiorenne sia beneficiario di amministrazione di sostegno, l'eventuale partecipazione dell'A.d.s. dovrà essere valutata in forza del decreto di nomina. [4]Se i genitori sono legati da vincolo di coniugio. [5]Se i genitori sono legati da vincolo di coniugio e già separati. [6]Se i genitori sono divorziati. [7]Se le originarie condizioni della separazione o del divorzio sono già state oggetto di modifica. [8]Nell'ipotesi di figlio maggiorenne “non matrimoniale”. [9]Nell'ipotesi in cui le modalità di contribuzione al mantenimento del figlio “non matrimoniale” siano già state determinate da un precedente provvedimento o da un precedente accordo concluso a seguito di negoziazione assistita familiare. [10]Inserimento eventuale, giacché la legge non impedisce che la convenzione di negoziazione assistita sia stipulata indipendentemente dal previo invio dell'invito previsto dall'art. 3, l. n. 132/2014. [11]Vedi nota 10. [12] Sono competenti sia il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale del luogo di residenza abituale del figlio sia quello presso il Tribunale del luogo di residenza di ciascuno dei genitori che abbiano partecipato all'accordo. [13] Nulla esclude che la convenzione di negoziazione assistita sia stipulata solo tra un genitore e il figlio. [14] Il termine minimo per l'espletamento della procedura è fissato in giorni 30, ancorché la legge non preveda espressamente alcuna nullità per gli eventuali accordi conclusi prima dello spirare del termine. [15] Eventuale. [16] Clausola eventuale da inserire solo ove le parti decidano di procedere con la c.d. istruttoria stragiudiziale, prevista dagli artt. 4-bis e 4-ter, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014 entrambi introdotti dal d.lgs. n. 149/2022. Al di là del tenore letterale della norma, si può ritenere che la clausola possa essere inserita in un successivo addendum alla convenzione originale, avente i medesimi requisiti di forma dell'originaria convenzione di negoziazione assistita. [17] Vedi nota 16. [18] Clausola eventuale da inserire solo ove le parti optino per lo svolgimento della negoziazione assistita con modalità telematica, come indicato nell'art. 2-bis, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014 introdotto dal d.lgs. n. 149/2022. Al di là del tenore letterale della norma, si può ritenere che la clausola possa essere inserita in un successivo addendum alla convenzione originale, avente i medesimi requisiti di forma dell'originaria convenzione di negoziazione assistita. [19] Clausola da inserire qualora le parti non optino per l'utilizzo del modello di convenzione di negoziazione assistita “familiare” elaborato dal Consiglio Nazionale Forense, in applicazione dell'art. 2, comma 7-bis, l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014 introdotto dal d.lgs. n. 149/2022. CommentoLa negoziazione assistita è una procedura, a carattere non contenzioso, con cui le parti cooperano tra di loro in buona fede per la risoluzione “in via amichevole” di una “loro controversia”, onde evitare il giudizio. Per le controversie in materia familiare, il legislatore ha individuato una forma particolare di negoziazione assistita, espressamente disciplinata dall'art. 6, l. n. 162/2014, che si distingue da quella “generica” – di cui agli artt. 2 e ss., l. n. 162/2014 – giacché prevede la presenza obbligatoria di almeno un avvocato per parte e il successivo intervento obbligatorio del Pubblico Ministero, la cui autorizzazione costituisce condizione di efficacia dell'accordo eventualmente raggiunto. A partire dal 22 giugno 2022, la negoziazione assistita familiare può essere utilizzata per “raggiungere una soluzione consensuale .... per la disciplina delle modalità di mantenimento dei figli maggiorenni non economicamente autosufficienti nati fuori del matrimonio e per la modifica delle condizioni già determinate. Può altresì essere conclusa tra le parti per raggiungere una soluzione consensuale per la determinazione dell'assegno di mantenimento richiesto ai genitori dal figlio maggiorenne economicamente non autosufficiente”. La riforma, limitandosi all'inserimento del comma 1-bis all'art. 6, d.l. n. 132/2014 convertito in legge con modifiche dalla l. n. 162/2014, nulla dice in merito al numero di partecipanti alla negoziazione assistita per la determinazione dell'assegno del figlio maggiorenne. Premesso che essa è applicabile indipendentemente dal fatto che il figlio sia nato dentro o fuori dal matrimonio, proprio in assenza di alcuna precisazione, nulla impedisce che la convenzione di negoziazione assistita e il successivo accordo possano essere conclusi dal figlio maggiorenne solo con uno dei due genitori. In questo caso però si deve ritenere che l'accordo non possa essere opposto anche al genitore che non ha partecipato alla negoziazione. Conseguentemente: a) il figlio potrà agire per il mantenimento anche nei confronti dell'altro genitore; b) la quantificazione dell'assegno dovuto dall'altro genitore è completamente svincolata dall'assegno fissato con la negoziazione assistita; c) l'accordo concluso tra il figlio maggiorenne e un genitore non è sufficiente a determinare automaticamente la caducazione dell'obbligo di versamento dell'assegno perequativo dovuto all'altro genitore in forza di un provvedimento giudiziario (p.e. verbale di separazione, sentenza di divorzio, accordo di separazione o divorzio concluso a seguito di negoziazione assistita). La negoziazione familiare può iniziare con l'invio da una parte all'altra dell'invito alla stipula della convenzione. Si tratta di un passaggio eventuale – la cui assenza non determina nullità – cosicché nulla impedisce che le parti possano, ove d'accordo sottoscrivere direttamente la convenzione. Con la convenzione di negoziazione assistita familiare le parti assumono l'impegno reciproco a comportarsi in buona fede e con lealtà per raggiungere un accordo. Si tratta dunque di un dovere rafforzato rispetto al generico obbligo di trattare “secondo buona fede e correttezza”. La convenzione deve indicare: a) la descrizione dell'oggetto della negoziazione, che può essere anche più ampio rispetto al semplice obbligo di mantenimento del figlio; b) il termine concordato per l'espletamento della procedura, non inferiore a un mese e non superiore a tre mesi, termine prorogabile di ulteriori trenta giorni su accordo tra le parti. In assenza di una nullità espressa, e considerata la finalità della norma, un accordo eventualmente raggiunto prima dello spirare dei trenta giorni dovrebbe essere ritenuto ugualmente valido. L'avvocato: a) deve sempre informare il cliente, all'atto del conferimento dell'incarico, della possibilità di ricorrere alla negoziazione assistita, anche se non è condizione di procedibilità della domanda; b) certifica l'autografia della sottoscrizione della parte che assiste apposta sulla convenzione di negoziazione assistita; c) ha un obbligo (rafforzato) di comportarsi secondo buona fede e lealtà e con correttezza e trasparenza, tenendo riservate le informazioni ricevute che egli – come la parte che assiste – non potrà utilizzare in giudizio che abbia un oggetto totalmente o parzialmente coincidente con quello della convenzione. Nella convenzione le parti possono (ma non debbono necessariamente) stabilire le modalità di negoziazione: numero di incontri, modalità di comunicazione, documenti da depositare e scambiarsi. Degli incontri potrà anche essere redatto verbale: scelta consigliata al fine di evitare che informazioni assunte da una parte prima della negoziazione non possano poi essere utilizzate nel corso successivo giudizio. A seguito delle novità introdotte dal d.lgs. n. 149/2022, durante la procedura di negoziazione assistita le parti possono procedere, se vi è accordo alla c.d. istruzione stragiudiziale mediante l'assunzione di informazioni da parte di soggetti terzi (art. 4-bis) ovvero acquisendo dichiarazioni, aventi valore confessorio nei limiti previsti dall'art. 2735 c.c., sfavorevoli alla parte dichiarante e favorevoli all'altra parte (art. 4-ter). Se all'esito della procedura le parti raggiungono un'intesa, essa dovrà essere trasfusa nell'accordo concluso a seguito di negoziazione assistita, nel rispetto di tutti i criteri indicati nell'art. 6, l. n. 162/2014 che viene trasmesso, quando ha a oggetto l'assegno per il figlio maggiorenne, al Procuratore della Repubblica. In caso contrario gli avvocati prendono atto del fallimento della procedura. Se l'accordo contiene atti soggetti a trascrizione, è necessario che la sottoscrizione delle parti sia autenticata da pubblico ufficiale a ciò autorizzato, non essendo sufficiente il solo intervento degli avvocati (Cass. II, n. 1202/2020; App. Trieste 30 maggio 2017; Trib. Venezia 21 novembre 2017; Trib. Genova 29 marzo 2016; Trib. Catania 24 novembre 2015). L'accordo può contenere patti di trasferimento immobiliare solo con effetti obbligatori. |