Istanza di trasmissione al Procuratore della Repubblica il rilascio del nulla osta all'accordo concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita per disciplinare la somministrazione degli alimenti o per modificare la precedente disciplinaInquadramentoLa negoziazione assistita familiare è un procedimento, non contenzioso, con cui le parti si impegnano a cooperare tra di loro, agendo secondo buona fede, correttezza, lealtà e trasparenza per addivenire a una soluzione concordata per la loro separazione personale, il loro divorzio o le modifiche di precedenti condizioni di separazione o divorzio. A partire dal 22 giugno 2022 la negoziazione assistita familiare può essere utilizzata anche per “la determinazione degli alimenti, ai sensi dell'art. 433 c.c., e per la modifica di tali determinazioni”. In questo caso, espletata la negoziazione, le intese debbono essere trasfuse in un accordo cui deve essere apposta la sottoscrizione delle parti autenticata dagli avvocati, i quali hanno, altresì, l'onere di certificare che le intese sono conformi alle norme imperative e all'ordine pubblico. L'accordo così raggiunto deve essere trasmesso con modalità telematiche, da almeno uno degli avvocati, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente per il rilascio del nulla osta, a seguito della quale l'accordo “tiene conto e produce gli effetti” del corrispondente provvedimento del Tribunale. FormulaAL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ... [1] ISTANZA DI TRASMISSIONE AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DELL'ACCORDO CONCLUSO A SEGUITO DI NEGOZIAZIONE ASSISTITA PER LA DISCIPLINA DELLE MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DEGLI ALIMENTI I sottoscritti Avv. ..., (C.F. ...) con Studio in ..., via ... (n. fax: ...; PEC: ...), che assiste nella procedura di negoziazione assistita ... [2], ..., nato a ... (...), il ... (C.F. ...), residente a ... (...) E Avv. ..., (C.F. ...) con Studio in ..., via ... (n. fax: ...; PEC: ...), che assiste nella procedura di negoziazione assistita ..., ..., nato a ... (...), il ... (C.F. ...), residente a ... (...) [3] PREMESSO CHE ... è ... di ... [4]; - le modalità di somministrazione degli alimenti, sono state da ultimo determinate con provvedimento del Tribunale di ..., passato in giudicato in data ... /accordo concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita, munito del nulla osta del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di ..., in data ... [5]; - in data ... le parti hanno sottoscritto convenzione di negoziazione assistita ex art. 6, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014, e in data ..., hanno sottoscritto accordo a seguito di convenzione di negoziazione assistita [6]; - sussistono gli estremi affinché il Procuratore della Repubblica autorizzi l'accordo prodotto in originale. Tutto ciò premesso, i sottoscritti difensori, nella loro qualità indicata in epigrafe chiedono che IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA - preso atto di quanto sopra e visionati la documentazione allegata, VOGLIA rilasciare il nulla osta, ex art. 6, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014, all'accordo concluso tra ..., e ..., in data ... . Luogo e data ... Firma Avv. ..., Si depositano: 1) Estratto atto di nascita dell'alimentando; 2) Certificato di residenza dell'alimentando; 3) Stato di famiglia dell'alimentando; 4) Certificato di residenza dell'obbligato; 5) Stato di famiglia dell'obbligato; 6) Dichiarazioni dei redditi degli ultimi 3 anni dell'alimentando, munite del rapporto di trasmissione all'Agenzia delle Entrate [7]; 7) Dichiarazioni dei redditi degli ultimi 3 anni dell'obbligato, munite del rapporto di trasmissione all'Agenzia delle Entrate [8]; 8) Originale/copia convenzione negoziazione assistita [9]; 9) Copia autentica provvedimento del Tribunale di ... /accordo per la determinazione degli alimenti, autorizzato dal P.M. di ... [10]. 1. La legge non fissa specifici criteri di competenza territoriale, cosicché dovranno utilizzarsi quelli generali degli artt. 18 e 20, c.p.c. 2. L'attività dell'Avvocato non è di rappresentanza in senso tecnico, cosicché non è necessario il rilascio di alcun documento attestante il mandato (che, peraltro, non sarebbe “regolamentata” da alcuna norma processuale); alcune Procure della Repubblica richiedono il rilascio di procura, quanto meno nella fase di invio dell'accordo. 3. Si ritiene sufficiente che l'accordo sia trasmesso, in via telematica, solo da uno degli Avvocati. 4. Per ragioni di chiarezza si suggerisce di indicare il rapporto tra alimentando e obbligato: donante/donatario, parentela, affinità o convivenza di fatto. 5. Nell'ipotesi in cui le modalità di somministrazione degli alimenti siano già state determinate da un precedente provvedimento o da un precedente accordo concluso a seguito di negoziazione assistita familiare. 6. Il mancato deposito dell'istanza entro 10 giorni dalla sua conclusione giustifica, secondo alcune Procure, il provvedimento di irricevibilità. 7. Alcune Procure richiedono anche il deposito di copia della ricevuta di trasmissione della dichiarazione dei redditi all'Agenzia delle Entrate. 8. Vedi nota 7. 9. Non sempre richiesta. 10. Depositare almeno l'ultimo provvedimento che disciplina le modalità di somministrazione degli alimenti. CommentoL'accordo con il quale l'alimentando e uno o tutti gli obbligati, secondo l'ordine di cui gli artt. 433 ss. c.c., disciplinano le modalità di somministrazione degli alimenti deve essere trasmesso, con modalità telematiche, al Procuratore della Repubblica per il rilascio del nulla osta, senza la quale l'accordo non produce effetti. La norma non specifica i criteri di competenza territoriale, cosicché si ritiene che possano utilizzarsi i criteri generali di cui agli artt. 18 e 20 c.p.c. L'accordo deve essere inviato, munito della certificazione degli Avvocati, sia dell'autografia delle firme dei rispettivi assistiti, sia della conformità dell'accordo alle norme imperative e all'ordine pubblico. A differenza di quanto previsto per i casi in cui la coppia abbia figli minorenni (o maggiorenni incapaci, non economicamente autosufficienti o portatori di handicap grave), non è previsto un termine per l'invio, ancorché non manchino voci della dottrina a favore dell'applicazione, anche all'ipotesi di rilascio di nulla osta, del termine pari a 10 giorni, previsto nel caso in cui siano presenti figli. La norma non specifica l'eventuale documentazione da allegare per permettere al Procuratore della Repubblica di esercitare il controllo, formale e sostanziale, richiesto. L'avvocato dovrebbe dunque consultare, prima del deposito, i siti internet della Procura, del Tribunale o del Consiglio dell'Ordine degli avvocati del luogo presso l'accordo deve essere depositato per l'autorizzazione. Sulla scorta delle prassi sino a oggi elaborate per la trasmissione al P.M. degli accordi di separazione, divorzio, scioglimento dell'unione civile e modifiche, è probabile che le singole Procure richiedano, per esaminare la richiesta di autorizzazione, almeno la certificazione anagrafica delle parti, nonché le loro ultime 3 dichiarazioni dei redditi munite del rapporto di trasmissione all'Agenzia delle Entrate. Non è previsto neppure un termine entro il quale il P.M. possa concedere o meno il nulla osta; per gli accordi di separazione e divorzio, solitamente ciò avviene in un periodo non superiore ai 15 giorni. L'autorizzazione viene, poi, comunicata agli Avvocati (o, quantomeno, all'Avvocato che ha depositato l'istanza). L'accordo munito del nulla osta tiene conto e produce gli effetti dei “provvedimenti” di determinazione degli alimenti. Qualora preveda la corresponsione di un assegno periodico è titolo esecutivo e titolo per l'iscrizione di ipoteca. La norma non prevede alcuna conseguenza per il mancato rilascio del nulla osta. Ove il P.M. ritenga che l'accordo presenti irregolarità, salva la facoltà di richiedere chiarimenti alle parti (cfr. Linee guida Procura distrettuale di Catania), respinge la richiesta, senza possibilità di trasmissione dell'accordo al Presidente del Tribunale per la procedura di cui all'ultima parte del comma 2, art. 5, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014. Agli accordi per la somministrazione degli alimenti dovrebbero applicarsi le esenzioni dal pagamento del contributo unificato e dei diritti di copia previste per l'analoga procedura in caso di separazione/divorzio/scioglimento del matrimonio (Circ. Min. Giustizia 13 marzo 2015; Circ. Min. Giustizia 14 giugno 2018; Circ. Min. Giustizia 29 luglio 2015). |