Decreto legislativo - 18/05/2018 - n. 51 art. 22 - Cooperazione con il GaranteCooperazione con il Garante
1. Salvo quanto previsto dall'articolo 37, comma 3, il titolare del trattamento e il responsabile del trattamento cooperano, su richiesta, con il Garante. InquadramentoAl fine di dimostrare la dovuta conformità alla direttiva (UE) 2016/680, il legislatore europeo ha ritenuto, fra le altre cose, che fosse necessario prevedere un obbligo generale di cooperazione con l'autorità di controllo per i titolari del trattamento e per i responsabili del trattamento (considerando 56 Direttiva (UE) 2016/680). L'art. 26 della direttiva (UE) 2016/680 introduce, pertanto, tale obbligo, prevedendo per l'appunto che i titolari del trattamento e i responsabili del trattamento debbano cooperare, su richiesta, con l'autorità di controllo nell'esecuzione dei suoi compiti. Nel recepire l'obbligo in questione, il legislatore italiano ha inserito nel d.lgs. n. 51/2018 l'art. 22, rubricato “Cooperazione con il Garante”. Come noto, l'art. 37 del d.lgs. n. 51/2018, in apertura del Capo V, individua l'Autorità Garante per la protezione dei dati personali (di seguito, il “Garante”) come l'autorità di controllo incaricata di vigilare sull'applicazione delle norme di cui al d.lgs. n. 51/2018 stesso, al fine di tutelare i diritti e le libertà fondamentali delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e di agevolare la libera circolazione dei dati all'interno dell'Unione europea. Ciò detto, l'art. 22 del d.lgs. n. 51/2018 prevede che, fermi restando i poteri che il Garante è chiamato ad esercitare ai sensi dell'art. 37, comma 3 del medesimo decreto, i titolari e i responsabili del trattamento devono cooperare, su richiesta, con tale autorità. Sembrerebbe possibile affermare, dunque, che il legislatore italiano abbia effettivamente previsto un obbligo di cooperazione generalizzato tra titolare del trattamento e responsabile del trattamento da un lato, e Garante dall'altro, che va oltre l'esercizio dei poteri dell'Autorità stessa. Nel senso che, sulla base della disposizione in commento, il Garante sembrerebbe essere a tutti gli effetti legittimato a richiedere la cooperazione (obbligatoria, per l'appunto) del titolare e del responsabile anche quando una simile richiesta di cooperazione esuli dai poteri che gli sono riconosciuti dall'art. 37, comma 3 del d.lgs. n. 51/2018. |