Decreto legislativo - 30/06/2003 - n. 196 art. 115 - (Telelavoro, lavoro agile e lavoro domestico) 1(Telelavoro, lavoro agile e lavoro domestico) 1
1. Nell'ambito del rapporto di lavoro domestico del telelavoro e del lavoro agile il datore di lavoro è tenuto a garantire al lavoratore il rispetto della sua personalità e della sua libertà morale 2. 2. Il lavoratore domestico è tenuto a mantenere la necessaria riservatezza per tutto quanto si riferisce alla vita familiare. [1] Rubrica sostituita dall'articolo 9, comma 1, lettera h), numero 1), del D.Lgs. 10 agosto 2018, n. 101. [2] Comma modificato dall'articolo 9, comma 1, lettera h), numero 2), del D.Lgs. 10 agosto 2018, n. 101. InquadramentoAll'art. 115, il codice si occupa di telelavoro, lavoro agile e lavoro domestico, nell'ambito dei quali «il datore di lavoro è tenuto a garantire al lavoratore il rispetto della sua personalità e della sua libertà morale». Da notare l'aggiunta dei riferimenti al “lavoro agile” operata dal Decreto, sia nella rubrica sia nel primo comma dell'articolo. Il senso dell'aggiunta è quello di rendere compatibile e integrata la presente disposizione con la disciplina, appunto, del lavoro agile come regolata dalla l. n. 81/2017 (Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato). Il lavoro agile, o smart working, si differenzia dal telelavoro, nel quale si individua normalmente la postazione fissa, ed è invece definito dalla medesima l. n. 81/2017 come una «modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell'attività lavorativa. La prestazione lavorativa viene eseguita, in parte all'interno di locali aziendali e in parte all'esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva». BibliografiaBolognini, Pelino, Codice privacy: tutte le novità del D.lgs. n. 101/2018, Milano, 2018; Bolognini, Pelino, Bistolfi, Il regolamento privacy europeo. Commentario alla nuova disciplina sulla protezione dei dati personali, Milano, 2016; Del Punta, La nuova disciplina del controllo a distanza sul lavoro, in Riv. it. dir. lav., I, 2016; Marazza, Dei poteri (del datore di lavoro), dei controlli (a distanza) e dei trattamenti dei dati (del lavoratore)”, WP C.S.D.L.E. “Massimo D'Antona” it n. 300/2016; Maresca, Controlli tecnologici e tutela del lavoratore nel nuovo art. 4 dello statuto dei lavoratori, in Riv. dir. lav., IV, 2016; Salimbeni, La riforma dell'art. 4 dello statuto dei lavoratori: l'ambigua risolutezza del legislatore, in Riv. it. dir. lav., IV, 2015; Sitzia, Il controllo (del datore di lavoro) sull'attività̀ dei lavoratori: il nuovo art. 4 st. lav. e il consenso del lavoratore, in Labour & Law Issues, 2016, vol. 2, n. 1. |