PIANO GENITORIALE (art. 473-bis.12 c.p.c.)InquadramentoPer i procedimenti instaurati dopo il 28 febbraio 2023, data di entrata in vigore del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, di riforma del processo civile, le controversie in materia di stato delle persone, di famiglia e di minori seguono le forme processuali disegnate dal nuovo rito unificato di cui agli artt. 473-bis e seguenti c.p.c. Nell'attesa dell'istituzione del Tribunale della famiglia il rito unificato si applica nelle cause davanti al tribunale ordinario, oltre che dinanzi al giudice tutelare e al tribunale per i minorenni. Costituisce caratteristica saliente del procedimento innovato, quando ha natura contenziosa, che si giunga di fronte al giudice con tutto il materiale difensivo e cognitivo esposto, precisato e definito, sia per la controparte che per il giudice: e per tale esigenza alle parti sono assegnati termini successivi entro i quali depositare le reciproche memorie difensive ancor prima che si giunga all'udienza di comparizione. In questo contesto di anticipata preparazione della materia del decidere si inserisce la disposizione dettata dall'art. 473-bis.12 c.p.c. per la quale, nei procedimenti relativi ai minori, al ricorso introduttivo è allegato un piano genitoriale descrittivo delle modalità di vita dei minori. FormulaAllegato n. …. PIANO GENITORIALE Riferimento: procedimento n. …… Tizio/Caio Oggetto: nome, cognome, data di nascita, cittadinanza, codice fiscale di ….., minorenne, residente in ….
PRESENTAZIONE Il ricorrente sig. …., come in atti generalizzato, ha chiesto al Tribunale di …. una pronuncia di …. nei confronti di ….. Il richiesto provvedimento deve altresì dettare disposizioni relative al collocamento del figlio minore e stabilire l'assegno di mantenimento a suo favore di cui far obbligo allo scrivente, in merito essendo sorte questioni che non è stato possibile risolvere altrimenti. Nella sua qualità di ricorrente, oltre che di padre esercente la responsabilità genitoriale, e in ossequio al disposto di cui all'art. 473-bis.12, ultimo comma, c.p.c., il sottoscritto genitore deposita per gli effetti di legge il seguente
PIANO GENITORIALE.
IL MINORE Il minore al quale il piano si riferisce è (nome e cognome) ed è nato in …., il ….., in costanza di matrimonio tra lo scrivente e la sig.ra ….. (matrimonio celebrato in …., il ….). Il bambino porta il cognome del padre, secondo la tradizione italiana, alla quale il coniuge non si è opposto. Attualmente egli vive presso la madre nella casa già di residenza familiare, dalla quale il padre si è allontanato per accordi con il coniuge al fine di evitare dissidi e malintesi quotidiani. E' un bambino sano, fisicamente e mentalmente. Ha subìto le comuni affezioni dell'infanzia ed è stato seguito dal medico di famiglia dott. …., senza problemi significativi.
IMPEGNI E ATTIVITA' QUOTIDIANE RELATIVE ALLA SCUOLA E AL PERCORSO EDUCATIVO (nome) ha percorso il periodo della prima infanzia senza traumi. Fu affidato alla scuola materna e poi ha seguito la scuola dell'obbligo sino alla prima media, attuale sua frequentazione, presso l'istituto …., di natura pubblica. Si è dimostrato uno scolaro interessato e attento, sia pure con la vivacità comune ai bambini di oggi. Il percorso scolastico non ha mostrato problemi e il profitto è nell'ambito della normalità. Non ha carattere aggressivo; ha diversi amici tra i compagni di classe e ingenui simpatie verso la figlioletta di amici di famiglia. Dimostra attitudini spiccate per le materie scientifiche, per quanto è possibile accertare ad oggi, e per l'informatica. Questo genitore insisterà perché in futuro questa propensione venga incentivata. (nome) segue il seguente orario scolastico: ….. La madre lo aiuta nei compiti e lo scrivente ne sorveglia i risultati nei momenti, specie festivi, in cui lo frequenta. Lo va a prendere a scuola la nonna materna, con la quale i rapporti sono molto affettuosi. Può prevedersi che la prosecuzione degli studi avvenga in modo favorevole, come è interesse di tutta la famiglia. Certamente il Tribunale vorrà favorire la continuazione di questo percorso.
IMPEGNI E ATTIVITA' QUOTIDIANE RELATIVE ALLE ATTIVITA' EXTRASCOLASTICHE (nome) è un bambino di buona indole, con tendenza, però, a momenti di mutismo e di introversione. Ha sofferto molto per la separazione dei genitori, anche se è avvenuta cercando di evitargli per quanto possibile gli inevitabili traumi della nuova situazione. Fortunatamente ha trovato nei compagni di classe un supporto che lo distrae, anche per la presenza di altri figli di coppie separate. Ha socializzato con coetanei che abitano nello stesso quartiere e partecipa con loro ad iniziative di pubblico interesse, a gitarelle e festicciole. Noi genitori lo abbiamo spinto a prendere lezioni di nuoto, attività che segue ancora e che lo appassiona. Ha frequentato per diversi mesi una palestra cui lo avevamo affidato per far sì che si irrobustisse nel corpo ma ora l'ha abbandonata. Ha preso lezioni di musica ma poi ha lasciato perché lasciava anche il suo amico preferito, il suo compagno di banco. Ad oggi le sue attività quotidiane possono così essere schematizzate: al mattino, scuola; al pomeriggio, compiti in casa sua o in casa del suo amico (nome); nel tardo pomeriggio giretto nel punto di ritrovo dei coetanei, in piazza ….; tre volte a settimana allenamento in piscina comunale; qualche volta un film alla multisala; qualche volta un panino da Mac Donalds's. Nei giorni festivi: a turno affidato a uno dei genitori.
FREQUENTAZIONI ABITUALI (nome) si è ambientato molto bene nel luogo in cui vive da quando è nato. E' in una “compagnia” di coetanei che si ritrovano a chiacchierare e scherzare, tra ragazzi e ragazze, sempre nel solito posto. Solo di rado sono stati redarguiti per gli schiamazzi ma nulla di più di quanto è normale al giorno d'oggi. I suoi amici sono apparsi allo scrivente i tipici ragazzi che si comportano nei limiti di quanto ci si può aspettare dai giovani attuali; e le loro provenienze non sembrano tali da dover impensierire un genitore attento. Sarebbe un grave trauma per lui sottrarlo a questo ambiente e lo scrivente si augura che, consenziente l'ill.mo Tribunale, la sorte del procedimento non cagioni mutamenti che sarebbero soltanto di danno.
VACANZE NORMALMENTE GODUTE Il tenore di vita della famiglia ha consentito in passato vacanze nel periodo estivo e alcune così dette “settimane bianche”. La nonna materna, sig.ra …., possiede una casa di provenienza familiare ubicata in …, località collinare che ha consentito di trascorrere i mesi estivi lontano dalla città e in riposo. Al minore (nome) la casa e il luogo piacciono e molto volentieri la vacanza casalinga potrà continuare in futuro con le solite modalità. Quando noi genitori eravamo insieme abbiamo portato nostro figlio con noi in qualche viaggio (a…. e a….). Il sottoscritto è disposto a proseguire in iniziative di questo tipo, perché ritiene siano importanti sul piano educativo ed evolutivo. Lo scrivente aggiunge che non imporrà in queste occasioni la presenza della sua nuova compagna e che attenderà di sapere se in futuro essa sarà accettata o se sarà rifiutata. Lo scrivente è consapevole della delicatezza del momento e dei turbamenti che i mutamenti dovuti ad una separazione definitiva possono cagionare su una persona in formazione.
Data ….. luogo ….. Sottoscrizione CommentoL'art. 473-bis.12 c.p.c. descrive il contenuto dell'atto di ricorso con il quale è dato inizio al procedimento per le controversie in materia di stato delle persone, di famiglia e di minori. Esso inoltre prescrive che al ricorso debbano essere allegate: le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni; la documentazione attestante la titolarità di diritti reali su beni immobili e beni mobili registrati nonché di quote sociali; gli estratti conto dei rapporti bancari e finanziari relativi agli ultimi tre anni; e, infine, nei procedimenti riguardanti minori, il piano genitoriale. La norma citata è contenuta nel gruppo di disposizioni (sezione I, Capo II, Titolo IV-bis c.p.c.) dedicate ad esporre le regole comuni al giudizio contenzioso di primo grado. La collocazione indica subito che le produzioni in allegato non riguardano il giudizio di appello (salvo il potere del presidente di farne richiesta: art. 473-bis.31). A sua volta il riferimento al ricorso introduttivo del giudizio sembrerebbe escludere che analoghe allegazioni debbano essere effettuate dal convenuto con la comparsa di risposta. Per contro, l'art. 473-bis.16 è chiaro nel pretendere la medesima documentazione anche ad onere di parte convenuta. Verosimilmente, quella che appare come una onerosa superfluità risponde allo scopo di mettere a confronto gli opposti modi di vedere la situazione esistente da parte dei coniugi in contrasto: ciò che può essere taciuto o mal rappresentato dall'uno può risultare dall'esposizione dell'altro. La natura del piano genitoriale è presentata dall'art. 473-bis.12 come unicamente descrittiva della situazione esistente nel momento in cui la produzione deve essere depositata. Il piano, infatti, deve “indicare” i fatti salienti che riguardano il modo con il quale si esplica la vita del minore nell'ambiente familiare, scolastico e quotidiano, senza alcuna menzione (necessaria) di progetti per il futuro o di iniziative che si ha in animo di prendere. Il documento serve a far conoscere una realtà sulla quale verranno a incidere, nel modo per essa più opportuno, i provvedimenti del tribunale. Sarebbero superflui e controproducenti suggerimenti del tipo: “E' meglio che il figlio rimanga con il ricorrente perché la madre è inadatta…” oppure “ il minore va allontanato dai nonni paterni in quanto incapaci di sentimenti affettivi” e simili. Non è specificata la conseguenza in cui incorre chi omette le allegazioni e, in particolare, chi non deposita il piano genitoriale. Devono escludersi sanzioni di nullità del ricorso o della comparsa, posto che una tale conseguenza non è espressamente prevista dalla legge e che l'omissione non impedisce che l'atto processuale raggiunga il suo scopo. Sono da escludere anche sanzioni di decadenza, in quanto non è esplicitamente previsto che l'omesso deposito del piano, quale mero allegato del vero e proprio atto processuale, costituisca un motivo di preclusione all'esercizio di facoltà per le parti incidente sull'ammissibilità stessa dell'atto. Deve ritenersi che l'omissione di uno dei documenti oggetto di produzione e, segnatamente, il mancato deposito del piano genitoriale costituiscano inosservanze che la parte è chiamata a sanare in un termine assegnato dal giudice. Questi, inoltre, ha rilevanti poteri d'ufficio: può disporre la prova al di fuori dei limiti di ammissibilità previsti dal codice civile, e, con riferimento alle domande di contributo economico, può ordinare l'integrazione della documentazione depositata, disporre ordini di esibizione nonché indagini sui redditi, sui patrimoni, e sull'effettivo tenore di vita, avvalendosi anche della polizia tributaria (art. 473-bis.2). Il ricorso e la comparsa di risposta sono atti di procuratore legalmente esercente. Il piano genitoriale deve essere sottoscritto dal genitore che lo presenta e che rimane responsabile della verità dei fatti rappresentati. |