Codice di Procedura Civile art. 739 - Reclami delle parti 1

Nicola Gargano
Luca Sileni
Giuseppe Vitrani

Reclami delle parti 1

[I]. Contro i decreti del giudice tutelare si può proporre reclamo al tribunale, che pronuncia in camera di consiglio in composizione monocratica quando il provvedimento ha contenuto patrimoniale o gestorio, e in composizione collegiale in tutti gli altri casi. Del collegio non può fare parte il giudice che ha emesso il provvedimento reclamato. Contro i decreti pronunciati dal tribunale in camera di consiglio in primo grado si può proporre reclamo con ricorso alla corte di appello, che pronuncia anch'essa in camera di consiglio2.

[II]. Il reclamo deve essere proposto nel termine perentorio [153] di dieci giorni dalla comunicazione del decreto [136], se è dato in confronto di una sola parte, o dalla notificazione [137] se è dato in confronto di più parti [669-terdecies 1].

[III]. Salvo che la legge disponga altrimenti, non è ammesso reclamo contro i decreti della corte d'appello e contro quelli del tribunale pronunciati in sede di reclamo.

 

[1] Articolo così sostituito dall'art. 51 l. 14 luglio 1950, n. 581. Successivamente C. cost. 27 giugno 1986, n. 156, ha dichiarato: a) l’illegittimità costituzionale degli artt. 26 e 231 R.D. 16 marzo 1942 n. 267, in relazione all’art. 188 dello stesso decreto, nella parte in cui assoggettano al reclamo al tribunale nel termine di tre giorni decorrente dalla data del decreto del giudice delegato anziché dalla data di comunicazione dello stesso debitamente eseguita i decreti, adottati dal giudice delegato, di determinazione dei compensi ad incaricati per opera prestata nell’interesse della procedura di amministrazione controllata; b) l’illegittimità costituzionale degli artt. 739 e 741 c.p.c., nella parte in cui, disciplinando il reclamo avverso i decreti del giudice delegato di cui sub a), fanno decorrere il termine per il reclamo dal deposito del decreto in cancelleria, anziché dalla comunicazione eseguita con il rispetto delle vigenti disposizioni procedurali.

[2] Comma così sostituito dall'art. 3, comma 50, del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022, il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale)  di cui si riporta il testo prima della sostituzione: «Contro i decreti del giudice tutelare [3441 c.c.] si può proporre reclamo con ricorso al tribunale, che pronuncia in camera di consiglio [737]. Contro i decreti pronunciati dal tribunale in camera di consiglio in primo grado si può proporre reclamo con ricorso alla corte d'appello, che pronuncia anch'essa in camera di consiglio.». Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022 , come da ultimo modificato dall'art. 1, comma 380, lett. a), l. 29 dicembre 2022, n.197,  che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.".

Commento

Per un'approfondita analisi delle questioni attinenti al deposito del reclamo, si rimanda alla lettura del commento all'art. 669-terdecies c.p.c.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario