Il deposito di querela in questura dopo la riforma Cartabia

La Redazione
27 Maggio 2024

Il portale del processo penale telematico è uno strumento a sussidio della ricezione degli atti presso gli uffici giudiziari, ma non è adibito alla ricezione degli atti da parte delle Forze dell'ordine. È dunque pienamente valida ed efficace la querela presentata in formato cartaceo presso la questura.

Il Tribunale di Teramo ha confermato il sequestro impeditivo di apparecchiature elettroniche in relazione al reato di cui appropriazione indebita. Avverso il provvedimento, ha proposto ricorso l'interessato che lamenta violazione di norme in relazione alla presentazione della querela da parte della persona offesa.

La querela, infatti, non era stata presentata mediante il portale del processo, ma in formato cartaceo presso la questura.

Secondo il ricorrente, alla luce dell'art. 87, comma 6 e 6-bis, d.lgs. n. 150/2022 e dell'art. 111-bis c.p.p., «l'unica modalità consentita per il deposito della querela di cui all'art. 336 c.p.p. è il deposito tramite il portale del processo telematico, qualora a tale incombente non vi provveda la parte personalmente ma il suo difensore/procuratore speciale».

La Cassazione ritiene infondato il ricorso.

In base al tenore letterale dell'art. 111-bis c.p.p., e alla sua collocazione sistematica nel capitolo secondo del codice di procedura penale, la Corte afferma che «il procedimento penale ha inizio con l'iscrizione della notizia di reato presso la Procura della Repubblica e non con gli atti che a essa preludono e che si collocano al di fuori di esso, tra i quali la querela che, infatti, non viene neanche menzionata nell'art. 111-bis c.p.p. richiamato dal ricorrente. Va ulteriormente rimarcato come lo stesso art. 111-bis c.p.p. indichi "ogni stato e grado del procedimento" quale perimetro nel cui ambito è cogente la modalità esclusivamente telematica nel deposito di atti, documenti, richieste e memorie». Se ne deduce che, la modalità telematica è obbligatoria solo all'interno del procedimento penale, come delimitato.

D'altro canto, si riferisce espressamente alle modalità di deposito della querela l'art. 87, comma 6-bis, d.l.gs. n. 150/2022, in merito al quale la sentenza chiarisce che «il dettato della norma è chiaro e non è passibile di letture alternativa, atteso che la presentazione con modalità telematica della querela è esplicitamente ed esclusivamente riferita alle ipotesi in cui essa debba essere presentata nella Procura della Repubblica (quando non presentata direttamente dal querelante personalmente, ma dal suo difensore), così che non vi è alcun appiglio normativo utile a supportare l'assunto difensivo secondo il quale il deposito attraverso il processo portale telematico abbia una portata generalizzata e debba avvenire anche quando la querela sia depositata presso uffici diversi dalla Procura della Repubblica».

In conclusione, il ricorso si rivela inammissibile.

Leggi anche: Minnella, Riforma Cartabia e deposito della querela in questura in IUS Processo Telematico. 

(tratto da dirittoegiustizia.it)

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