Risarcimento dei danni per occupazione illegittima di terreni da parte dell’ente pubblico

La Redazione
29 Agosto 2024

Il caso riguarda un ricorso al T.A.R. per l'accertamento dell'illegittima occupazione da parte di un ente pubblico di terreni di proprietà dei ricorrenti e conseguente condanna dell’ente alla restituzione previa riduzione in pristino, con rifusione dei danni derivanti dall'illecita occupazione, chiedendo, in alternativa, al Tribunale, di ordinare all’ente pubblico l'adozione del provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001.

Nell’ipotesi di occupazione illegittima di terreni da parte di un ente pubblico, il giudice ha stabilito che, in caso di mancata restituzione dei terreni occupati, l'ente è tenuto a risarcire i danni subiti dai legittimi proprietari. Il giudice ha sottolineato l'importanza del rispetto del principio giudicato e ha chiarito che l'ente deve adempiere tempestivamente agli obblighi previsti dalla legge. Inoltre, il giudice ha stabilito che, in caso di scelta dell'acquisizione sanante, l'ente deve corrispondere un indennizzo basato sul valore venale del terreno occupato. Il mancato rispetto dei termini previsti per la restituzione dei terreni può portare alla nomina di un Commissario ad acta per garantire l'adempimento degli obblighi da parte dell'ente.

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