Settembre 2024: azioni proprie, responsabilità di amministratori di s.r.l. e dei sindaci di società bancarie
La Redazione
07 Ottobre 2024
Nel mese di settembre la Cassazione si è occupata di responsabilità dell'amministratore di s.r.l. per violazione degli obblighi di lealtà e diligenza e di responsabilità dei sindaci di società bancarie per omesso controllo sugli atti di mala gestio degli amministratori; inoltre, ha affrontato fattispecie relative al computo delle azioni proprie nei quorum delle s.p.a. chiuse, alla cancellazione dal r.i. di una società di persone, al giudicato sugli utili extracontabili di una società a ristretta base partecipativa e alla riconducibilità di un'operazione di finanziamento tra privati alla categoria dei mutui oppure a quella dei finanziamenti. In sede penale, la Cassazione si è occupata di reati tributari (omessa dichiarazione IVA), di bancarotta fraudolenta documentale e di (ir)rilevanza penale della distribuzione di riserve ai soci.
Omessa dichiarazione IVA: niente condanna per il socio
Cass. Pen. – Sez. III – (21 febbraio) 26 settembre 2024, n. 35984
Il socio va assolto dal reato di omessa dichiarazione, se non viene provato il suo ruolo di amministratore di fatto della s.r.l. In tema di reati tributari, i delitti di omessa dichiarazione dei redditi o dell'IVA e di omesso versamento dell'IVA hanno natura di reati omissivi propri, istantanei ed uni-sussistenti, che possono essere commessi solo da chi, secondo la legislazione fiscale, è obbligato a compiere i relativi adempimenti, sicché i soggetti sui quali non gravano gli obblighi di presentare le dichiarazioni o di versare l'IVA al momento della scadenza possono concorrere solo in forma morale, istigando l'autore materiale della condotta o rafforzandone il proposito criminoso.
La cancellazione di una società di persone in presenza di debiti
Cass. Civ. – Sez. II – 20 settembre 2024, n. 25264
Anche nelle società di persone, la cancellazione determina il venir meno della loro capacità e soggettività, se pure soltanto con effetto dichiarativo e non costitutivo, negli stessi termini in cui analogo effetto (costitutivo) si produce per le società di capitali. L'art. 2495, comma 2, c.c. ammette la cancellazione e, quindi, l'estinzione di una società dal registro delle imprese anche se essa ha ancora debiti verso terzi. A seguito della cancellazione di una società di persone dal registro delle imprese, la successione dei soci non opera in relazione ai crediti illiquidi e inesigibili non compresi nel bilancio finale di liquidazione, i quali si presumono tacitamente rinunciati a beneficio della sollecita definizione del procedimento estintivo della società, salva, però, la prova contraria da parte di colui che intenda far valere la corrispondente pretesa.
Sulla responsabilità degli amministratori di s.r.l.
Cass. Civ. – Sez. II – 20 settembre 2024, n. 25260
Qualora i comportamenti degli amministratori che si assumono illeciti non siano vietati dalla legge o dallo statuto, la condotta dell'amministratore è illegittima se omette di adottare tutte le misure necessarie alla cura degli interessi sociali a lui affidati; in tal caso l'attore ha l'onere di provare tutti gli elementi di fatto dai quali è possibile dedurre la violazione dell'obbligo di lealtà e di diligenza.
Il giudicato sugli utili extracontabili di società a ristretta base partecipativa ha efficacia sull'accertamento verso il socio
Cass. Civ. – Sez. Trib. – 13 settembre 2024, n. 24621
Il giudicato formatosi nel giudizio tra l'Agenzia delle Entrate e la società a ristretta base sociale ha efficacia riflessa nel giudizio avente ad oggetto l'avviso di accertamento relativo al socio di tale società: in tema di accertamento delle imposte sui redditi, dunque, la validità dell'avviso in ordine a ricavi non contabilizzati, emesso a carico di società di capitali a ristretta base partecipativa, costituisce presupposto indefettibile per legittimare la presunzione di attribuzione ai soci degli eventuali utili extracontabili accertati, con la conseguenza che l'annullamento dello stesso con sentenza passata in giudicato per vizi attinenti al merito della pretesa tributaria, avendo carattere pregiudicante, determina l'illegittimità dell'avviso di accertamento, notificato al singolo socio, che ipotizzi la percezione di maggiori utili societari.
Sanzioni ai sindaci di società bancarie per mancato controllo sull'operato degli amministratori
Cass. Civ. – Sez. II – 11 settembre 2024, n. 24370
In tema di sanzioni amministrative pecuniarie, i sindaci di società bancarie, per andare esenti da responsabilità, devono dare prova di aver esercitato i poteri di controllo loro spettanti, non essendo all'uopo sufficiente, in presenza di una condotta illecita posta in essere dagli amministratori, la dedotta circostanza di esserne stati tenuti all'oscuro; in tal caso, dal comportamento inerte dei sindaci consegue la mancata adeguata vigilanza sulla condotta degli amministratori, sebbene fosse esigibile lo sforzo diligente di verificare la situazione e porvi rimedio, di modo che l'attivazione dei poteri sindacali, conformemente ai doveri della carica, avrebbe potuto permettere di scoprire le condotte illecite e reagire ad esse, prevenendo danni ulteriori.
Bancarotta fraudolenta documentale: la prova del dolo specifico
Cass. Pen. – Sez. V – (25 giugno) 5 settembre 2024, n. 33278
In tema di bancarotta fraudolenta documentale del tipo “specifico”, prevista dall'art. 216, comma 1, n. 2, prima parte, l.fall., la prova del dolo specifico costituito dall'animus nocendi di recare pregiudizio ai creditori e dall'animus iucrandi, consistente nel procurare a sé o altri ingiusto profitto, deve inferirsi dal reale atteggiamento psichico dell'agente, che deve trarsi da circostanze ed elementi esteriori, anche facendo ricorso a massime di esperienza.
Il procedimento qualificatorio di un'operazione di finanziamento tra privati
Cass. Civ. – Sez. II – 5 settembre 2024, n. 23866
In caso di dubbio circa la riconducibilità di un'operazione di finanziamento tra privati alla categoria dei mutui oppure a quella dei finanziamenti, identificate con Decreto Ministeriale cui si riferisce la rilevazione dei tassi globali medi ai fini anti-usura, l'interprete deve procedere a individuare i profili di omogeneità che l'operazione stessa presenti rispetto alle diverse tipologie ivi contemplate, attribuendo rilievo, a tal fine, ai richiamati parametri normativi individuati dall'art. 2, comma 2, l. n. 108/1996 (natura, oggetto, importo, durata, rischi e garanzie) apprezzando, in particolare, quelli, tra essi, che, sul piano logico, meglio giustifichino l'inclusione del prestito preso in esame in questa o in quella classe di operazioni. Tale procedimento qualificatorio deve prendere le mosse dalle caratteristiche del contratto, secondo le categorie civilistiche, e non già dall'inclusione in una categoria specificamente rivolta a banche ed intermediari.
Legittima la distribuzione di riserve ai soci se la società non è (ancora) in crisi
Cass. Pen. – Sez. I – (10 aprile) 3 settembre 2024, n. 33365
Non assume rilevanza, ai fini della sussistenza del reato di bancarotta fraudolenta societaria per distrazione, la distribuzione di riserve ai soci, in assenza di concreti indici di fraudolenza tali da dare sostanza a una prognosi postuma di concreta messa in pericolo, mediante tali operazioni, dell'integrità del patrimonio dell'impresa, funzionale alla salvaguardia della garanzia creditoria.
Nelle s.p.a. chiuse le azioni proprie rientrano nel calcolo dei quorum
Cass. Civ. – Sez. I – 3 settembre 2024, n. 23557
Nelle società per azioni che non ricorrono al mercato del capitale di rischio, le azioni proprie devono sempre essere computate ai fini del calcolo delle maggioranze e delle quote richieste per la costituzione e per le deliberazioni dell'assemblea, onde esse rientrano nel calcolo non dei soli quorum assembleari costitutivi, ma anche di quelli deliberativi.
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Sommario
La cancellazione di una società di persone in presenza di debiti
Sulla responsabilità degli amministratori di s.r.l.
Il giudicato sugli utili extracontabili di società a ristretta base partecipativa ha efficacia sull'accertamento verso il socio
Sanzioni ai sindaci di società bancarie per mancato controllo sull'operato degli amministratori
Il procedimento qualificatorio di un'operazione di finanziamento tra privati
Legittima la distribuzione di riserve ai soci se la società non è (ancora) in crisi