Qual è la corretta impugnazione in caso di travisamento della prova da parte del giudice?

La Redazione
16 Ottobre 2024

La Cassazione statuisce quali sono i rimedi impugnatori da azionare in caso di travisamento della prova, a seconda della fattispecie concreta.

In sede di impugnazione di una cartella di pagamento, la Corte di giustizia tributaria di secondo grado (CTR) rigettava l'appello promosso dall'Agenzia delle entrate avverso la sentenza resa in primo grado, ritenendo non provato il perfezionamento della notifica dell'atto d'appello perché l'Ufficio si era servito del servizio postale e aveva prodotto in giudizio copia dell'avviso di ricevimento della raccomandata priva di:

  • Bollo dell'Ufficio di distribuzione e data;
  • Firma dell'incaricato alla distribuzione;
  • Firma del ricevente.

L'Agenzia delle entrate ricorreva in Cassazione ex art. 360, comma 1, n. 4 c.p.c. per aver la CTR travisato il contenuto dell'avviso di ricevimento della raccomandata usata per la notifica dell'appello (che era fotoriprodotta, completa di tutti i dati, nel ricorso, ma che non era stata presa in considerazione dal giudice di secondo grado).

Preliminarmente la Suprema Corte, in tema di corretta impugnazione del travisamento della prova, ha richiamato la recente statuizione di Cass. civ., sez. un., 5 marzo 2024, n. 5792, secondo cui «il travisamento del contenuto oggettivo della prova - che ricorre in caso di svista concernente il fatto probatorio in sé e non di verifica logica della riconducibilità dell'informazione probatoria al fatto probatorio - trova il suo istituzionale rimedio nell'impugnazione per revocazione di fatto, laddove ricorrano i presupposti richiesti dall'art. 395, n. 4, c.p.c.; mentre - se il fatto probatorio ha costituito un punto controverso sul quale la sentenza ebbe a pronunciare e, cioè, se il travisamento rifletta la lettura del fatto probatorio prospettata da una delle parti - il vizio va fatto valere ai sensi dell'art. 360 n. 4 o n. 5 c.p.c., a seconda che si tratti di fatto processuale o sostanziale». Nel caso di specie, dunque la ricorrente ha correttamente impugnato ex art. 360, n. 4 c.p.c. trattandosi di fatto processuale (prova della notifica dell'appello). Infine, essendo la notifica effettivamente fotoriprodotta nel ricorso completa di tutti i dati, la Cassazione ha accolto il ricorso e ha rinviato alla CTR in diversa composizione.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.