Codice di Procedura Civile art. 126 - Contenuto del processo verbale 1 .Contenuto del processo verbale1. [I]. Il processo verbale [572, 130, 180, 1951; 44 att.] deve contenere l'indicazione delle persone intervenute e delle circostanze di luogo e di tempo nelle quali gli atti che documenta sono compiuti; deve inoltre contenere la descrizione delle attività svolte e delle rilevazioni fatte, nonché le dichiarazioni ricevute. [II]. Il processo verbale è sottoscritto dal cancelliere. Se vi sono altri intervenuti, il cancelliere, quando la legge non dispone altrimenti, dà loro lettura del processo verbale 2.
[1] Per le disposizioni per l'esercizio dell'attività giurisdizionale nella vigenza dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 vedi art. 221, comma 7, d.l. 19 maggio 2020, n. 34, conv. con modif. in l. 17 luglio 2020, n. 77. A norma dell'articolo 23, comma 7, del D.L. 28 ottobre 2020, n. 137, convertito con modificazioni dalla Legge 18 dicembre 2020, n. 176, in deroga al presente comma il giudice può partecipare all'udienza anche da un luogo diverso dall'ufficio giudiziario. Da ultimo v. art. 16, comma1, d.l. 30 dicembre 2021, n. 228, conv., con modif., in l. 25 febbraio 2022, n. 15, che stabilisce che «Le disposizioni di cui all'articolo 221, commi 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 10 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, nonche' le disposizioni di cui all'articolo 23, commi 2, 6, 7, 8, primo, secondo, terzo, quarto e quinto periodo, 8-bis, primo, secondo, terzo e quarto periodo, 9, 9-bis e 10, e agli articoli 23-bis, commi 1, 2, 3, 4 e 7, e 24 del decreto-legge 28 ottobre 2020 n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176, in materia di processo civile e penale, continuano ad applicarsi fino alla data del 31 dicembre 2022»; v. anche art. 16, comma 2, d.l. n. 228, cit. Per la proroga del termine di applicazione, v. da ultimo, art. 8, commi 8, 9 d.l.29 dicembre 2022, n. 198, cpnv. , con modif. in l. 24 febbraio 2023, n. 14. [2] Comma modificato dall'art. 45, d.l. 24 giugno 2014, n. 90, conv., con modif, in l. 11 agosto 2014, n. 114. Il testo precedente recitava: «Il processo verbale è sottoscritto dal cancelliere. Se vi sono altri intervenuti, il cancelliere, quando la legge non dispone altrimenti, dà loro lettura del processo verbale e li invita a sottoscriverlo. Se alcuno di essi non può o non vuole sottoscrivere, ne è fatta espressa menzione». Redazione e sottoscrizione del processo verbaleL'art. 45 del d.l. n. 90/2014 ha operato due importanti modificazioni agli articoli del codice di procedura civile relativi alla redazione e sottoscrizione del processo verbale, il primo sostituendo il secondo comma dell'articolo in commento specificando che « Il processo verbale è sottoscritto dal cancelliere. Se vi sono altri intervenuti, il cancelliere, quando la legge non dispone altrimenti, da loro lettura del processo verbale », il secondo all'interno dell'art. 207 c.p.c. ove è stato rimosso l'obbligo di sottoscrizione, da parte del testimone, del verbale di assunzione della testimonianza dallo stesso resa. Tali modificazioni hanno il chiaro intento di incentivare il ricorso al così detto “verbale telematico”, ossia, un documento digitale che rechi al suo interno tutto l'ordinario contenuto del processo verbale di udienza e che sia sottoscritto digitalmente dal Cancelliere e dal Magistrato senza che, a seguito della riforma in parola, debba essere obbligatoriamente presente anche la firma di eventuali altri intervenuti in udienza, quali — ad esempio — i consulenti tecnici di ufficio, le parti o anche i testimoni. Si segnala però che, in molti Tribunali, nonostante le modifiche apportate all'art. 126 c.p.c. e all'art. 207 c.p.c., si preferisca a tutt'oggi far ricorso al verbale cartaceo qualora si sia in presenza di soggetti intervenuti in udienza e dei quali vengano raccolte — a qualsivoglia titolo — le dichiarazioni, ciò è determinato da un'interpretazione letterale dell'articolo in commento che, a ben vedere, prescrive necessariamente la presenza in udienza del Cancelliere, il quale avrà l'onere — e non anche il Giudice — di dar lettura in udienza del processo verbale e di sottoscriverlo con firma digitale. Orbene, in buona parte dei nostri Tribunali, il Cancelliere non è però presente nell'aula di udienza e molti Magistrati hanno preferito non interpretare estensivamente il secondo comma di cui all'articolo in parola, dando loro in prima persona lettura del processo verbale e sottoscrivendolo anche al fine di dare atto che i soggetti presenti in udienza abbiano assistito alla lettura del verbale stesso. In virtù dei rilievi de quibus è comunque auspicabile una riforma dell'art. 126 c.p.c., al fine di permettere al Giudice Istruttore di fare a meno della presenza del Cancelliere anche solo per la redazione, lettura e sottoscrizione del processo verbale. In merito, in ogni caso, alla redazione del verbale con modalità telematiche, va precisato che la revisione dell'art. 46 delle disposizioni attuative al codice di procedura civile — operata dal d.lgs. n. 149/2022 e operante per tutti i procedimenti instaurati dopo il 28 febbraio 2023 — nonché l'introduzione dell'art. 196-quater delle medesime disposizioni attuative hanno prescritto l'obbligatorietà — anche per il giudice — di trasmissione telematica degli atti del processo, ivi compresi — appunto — i verbali di udienza, per rimandandosi — per uno specifico approfondimento — alla lettura di detti articoli, si deve in questa sede precisare che, pur specificandosi — nella norma citata — che in tali casi “Il giudice redige gli atti e i provvedimenti nel rispetto dei criteri di cui al presente articolo”, non è stata però prevista una specifica sanzione in caso di violazione della norma e anzi è a tutt'oggi presente un conflitto di disposizioni fra quelle contenute nell'articolo appena citato e l'art. 196-quinquies delle medesime disposizioni attuative al codice di procedura civile. Non vi è quindi da dubitare che i verbali cartacei continueranno a essere redatti — si auspica però in misura decisamente minore — all'interno delle nostre aule giudiziarie. |