Verbale del Consiglio di Amministrazione sull'adesione al cash pooling

Vincenzo Papagni

Inquadramento

Il cash pooling, derivante dalla practice anglosassone e traducibile in italiano come “gestione centralizzata della liquidità”, è una tecnica di gestione finanziaria che consiste nel riunire in un’unica posizione i saldi creditori e debitori di più conti correnti bancari relativi all’azienda o al gruppo, creando un pool di conti correnti. Le considerazioni alla base di tale procedura risiedono nel fatto che il tasso di interesse applicato dalle banche sui conti correnti che presentano un saldo a debito dell’azienda è sostanzialmente più elevato rispetto al tasso applicato sui conti correnti che presentano un saldo a credito dell’azienda. L’interesse corrisposto dalla società alla banca sul pool di conti correnti risulterà inferiore rispetto alla somma algebrica degli interessi pagati dalle società di un gruppo sui conti correnti passivi al netto degli interessi ricevuti sui conti correnti attivi. Inoltre, ciò può comportare anche una riduzione dell’ammontare sia degli affidamenti necessari, sia delle commissioni di disponibilità fondi, nonché, da ultimo, degli interessi passivi oltre fido, dal momento che riduce l’indebitamento complessivo dell’azienda e ne livella i picchi.

Questa pratica può essere utilizzata non solo nel caso in cui l’azienda disponga di conti correnti con saldo attivo e conti correnti con saldo passivo, ma anche nel caso in cui tutti i conti siano “in rosso”, giacché contiene il rischio di sconfinamento su un singolo conto quando vi siano pagamenti periodici che vengono addebitati su uno specifico conto corrente.

Per le aziende che operano con clienti di grandi dimensioni che gestiscono le anagrafiche fornitori in modo strutturato (ad esempio, sistema gestionale SAP), il cash pooling permette di comunicare ai clienti le coordinate di un unico conto corrente sul quale far confluire tutti gli incassi, appoggiando i pagamenti anche su conti correnti differenti.

Analoga e simmetrica considerazione vale per le aziende che hanno un’articolazione territoriale ed incassi effettuati direttamente dalle filiali che hanno necessità di fare i versamenti presso sportelli bancari sparsi sul territorio: in tali situazioni i conti correnti “periferici” presentano tendenzialmente saldi attivi dal momento che vi confluiscono i versamenti degli incassi, mentre le uscite si verificano sostanzialmente solo sui conti correnti della sede.

Il cash pooling può riguardare i conti correnti intestati ad un’unica azienda, sia sulla stessa banca che su banche differenti, oppure i conti correnti facenti capo ad un gruppo di società. Nel caso di cash pooling a livello di gruppo, l’operazione non costituisce “raccolta di risparmio tra il pubblico” e non è sottoposta né agli obblighi di riserva né alla comunicazione alle autorità monetarie ai sensi del D.Lgs. 385/1993.

Nella prassi gestionale esistono due forme di cash pooling: il notional cash pooling (NCP) e lo zero balance system cash pooling (ZBS). Quest’ultima metodologia è quella più utilizzata; nell’ambito di tale schema contrattuale e operativo la società designata come “tesoreria”, che generalmente è la holding del gruppo, assume l’appellativo ed il ruolo di pooler, il quale conclude con un istituto bancario un contratto di conto corrente bancario, denominato pool account, che funge da strumento di funzionamento per il cash pooling. Dal canto loro le società operative del gruppo provvedono ad aprire conti correnti bancari, che sono intrattenuti presso il medesimo istituto. Il pooler conclude, poi, con ogni società del gruppo partecipante all’accordo un contratto di conto corrente aziendale ordinario.

L’operatività dello ZBS prevede che la banca incaricata del servizio, presso cui è intrattenuto il pool account, al termine di ogni giornata provveda ad azzerare il saldo, sia in linea contabile che in linea valuta, risultante dai conti correnti bancari delle società operative aderenti all’accordo. Nel caso in cui il saldo in oggetto sia positivo, la liquidità viene trasferita al pool account; viceversa, nell’ipotesi in cui il saldo sia negativo la società pooler si adopera per ripianare il debito della società operativa mediante trasferimento dei fondi dal pool account al conto corrente bancario della società operativa.

Il conto corrente aziendale dà evidenza in ogni istante della posizione, debitoria o creditoria, che ciascuna società partecipante all’accordo ha verso la holding-pooler, posizione derivante dunque dai trasferimenti di liquidità a favore del pool account o rivenienti dal medesimo. Sui conti correnti bancari intestati alle società del gruppo non maturano né interessi attivi, né interessi passivi, per effetto dell’azzeramento periodico sia della linea contabile che della linea valuta dei conti. Proprio questo trasferimento effettivo dei fondi costituisce il tratto distintivo dello ZBS e lo distingue dalla tesoreria a saldi compensati del notional cash pooling. In relazione, invece, ai saldi registrati dal pool account, vi è la maturazione di interessi attivi e passivi in accordo con le pattuizioni contenute nel contratto di conto corrente bancario stipulato fra la banca e il pooler ed avente ad oggetto il pool account.

Il NCP, d’altro canto, è una forma più efficiente di gestione della tesoreria rispetto allo ZBS perché prevede la compensazione dei saldi creditori e debitori legati sui conti legati ad un pool senza trasferimento fisico dei saldi monetari. Esso comporta la mera compensazione dei saldi di conto corrente bancario delle società partecipanti alla procedura in modo da consentire il finanziamento delle singole società fino alla concorrenza del saldo compensato dei rispettivi conti correnti.

La banca computa gli interessi sul saldo giornaliero netto derivante dalla somma algebrica dei saldi dei singoli conti correnti intestati alle diverse società del gruppo, senza che vi sia un’effettiva movimentazione dei conti correnti. I saldi dei conti vengono compensati algebricamente in maniera virtuale, in modo da consentire di avere quotidianamente la situazione netta, sulla quale viene calcolato l’interesse passivo o attivo, non rilevando invece le posizioni delle singole unità che non maturano, per previsione contrattuale, alcun tipo di interesse. Nel NCP non avviene alcun trasferimento di saldi: le società del gruppo operano ordinariamente sui rispettivi conti correnti bancari. La banca intrattiene i conti bancari con le medesime società, obbligandosi a mettere a loro disposizione una somma complessiva nei limiti del saldo attivo compensato: questo obbligo corrisponde ad una normale apertura di credito bancario. Questo tipo di tesoreria a saldi compensati è un sistema di fusione degli scalari per il calcolo degli interessi, dove il saldo attivo di gruppo è garanzia del finanziamento effettuato dalla banca fino a concorrenza di tale saldo.

Il NCP è uno strumento utilizzato prevalentemente nel mondo anglosassone; in Italia, difatti, la sua diffusione è stata fortemente vincolata dal contesto normativo e fiscale che non permette la compensazione legale dei debiti e dei crediti e obbliga gli istituti di credito al calcolo degli interessi sui saldi giornalieri per valuta riferiti al singolo conto corrente.

Formula

… S.R.L.

Sede Legale Via …

Iscritta al Registro Imprese di … al n. …

Iscritta al R.E.A. di … al n. …

Capitale Sociale Euro … =interamente versato

P. IVA n. …

C.F. n. …

 

VERBALE DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL …/…/...

L’anno ... il giorno ... del mese ... alle ore ... presso la sede sociale in via ... n. .... ai sensi dell’art. … dello Statuo Sociale si è riunito debitamente convocato, il Consiglio di Amministrazione della Società … per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

1) adesione al cosiddetto cash pooling, tecnica di gestione della liquidità, all’interno del gruppo cui la compagine societaria appartiene;

2) varie ed eventuali.

Sono presenti i componenti del Consiglio di Amministrazione:

- Sig. …. nato a … residente in … codice fiscale … Presidente del Consiglio di Amministrazione;

- Sig. … nato a … residente in … codice fiscale … Consigliere;

- Sig. … nato a … residente in … codice fiscale … Consigliere.

Sono altresì presenti i membri del Collegio Sindacale della Società nella persona del:

- Presidente del Collegio, Sig. … nato a … il …. codice fiscale …

- Sindaco, Sig. … nato a … il … codice fiscale …

- Sindaco, Sig. … nato a … il … codice fiscale

Ai sensi dell’art. … dello Statuto Sociale assume la presidenza il Sig. … in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione, il quale constatato e fatto constatare che la riunione è regolarmente costituita a norma di legge e di statuto, la dichiara aperta e valida a deliberare sugli argomenti posti all’ordine del giorno.

Ai sensi dell’art. … dello Statuto Sociale funge da Segretario il Sig. … che presente accetta.

Il Presidente chiede agli intervenuti se qualcuno intenda dichiararsi non informato sugli argomenti all’ordine del giorno. I presenti si dichiarano informati e danno il proprio consenso alla discussione dell’ordine del giorno della presente riunione, che si intende quindi validamente costituita.

Sul primo punto posto all’ordine del giorno il Presidente svolge un’ampia relazione, informando i presenti che, al fine di una migliore gestione societaria, si rende necessario aderire ad una nuova tecnica di gestione della liquidità, il cosiddetto cash pooling.

Egli evidenzia, tra l’altro, che con il cash pooling si concentra nella figura di un unico soggetto la gestione della liquidità per conto della nostra Società …, mediante un conto corrente comune, pool account, sul quale confluiscono, appunto, le nostre disponibilità liquide. La gestione accentrata permette l’ottimizzazione dei tassi di remunerazione della liquidità, nonché la minimizzazione dei costi della provvista.

Il Presidente constata altresì che, aderendo al cash pooling, nello specifico, allo zero balance system cash pooling, ciò comporta per il conto corrente bancario della nostra Società … l’azzeramento automatico al termine di ogni giornata da parte della banca incaricata della gestione del cash pooling, che provvede a far confluire i saldi attivi o passivi sul pool account. In tale frangente, la nostra Società …deve rilevare, nel caso di trasferimenti di saldi attivi, un credito verso il pooler, e nel caso di saldo passivo, un debito verso il pooler, scritturando in contropartita il conto intestato al conto corrente aziendale. D’altro canto, la società pooler contabilizza le singole operazioni giornaliere e invia periodicamente l’estratto conto con il riepilogo di tali operazioni. Alla scadenza prevista, la società pooler effettua la liquidazione dei saldi attivi/passivi derivanti dai movimenti scritturati, calcolando i relativi interessi e compensando le partite reciproche. La nostra Società … continua ordinariamente ad utilizzare il conto corrente bancario, che è oggetto di azzeramento al termine di ogni giorno.

Il Presidente comunica inoltre che dall’adesione al cosiddetto cash pooling, le principali convenienze che ne derivano sono:

a) una più efficiente organizzazione dei servizi di tesoreria;

b) il monitoraggio costante, e l’assolvimento delle esigenze finanziarie delle singole realtà aziendali;

c) la riduzione o il contenimento del margine di indebitamento del gruppo;

d) la possibilità di contenere il carico fiscale in capo alle società del gruppo;

e) un maggior controllo delle operazioni effettuate dalle singole società del gruppo;

f) le transazioni bancarie del pooler permettono una migliore e tempestiva conoscenza delle movimentazioni relative alla disponibilità del gruppo, sia in entrata che in uscita;

g) la possibile riduzione dell’indebitamento, annullando le inefficienze finanziarie che si possono generare tra le stesse società del gruppo.

Egli propone quindi l’opportunità che la nostra Società … aderisca all’accordo di cash pooling.

Si apre, poi, il dibattito al quale intervengono i consiglieri presenti, per concordare con quanto proposto dal Presidente e per richiedere delucidazioni e chiarimenti.

A questo punto il Presidente del Consiglio di Amministrazione invita il consiglio a voler deliberare in merito al primo punto dell’ordine del giorno.

Avute le risposte richieste, il Consiglio di Amministrazione, a seguito di approfondita valutazione con voti unanimi favorevoli espressi in modo palese,

DELIBERA

di aderire all’introduzione del cosiddetto cash pooling nella compagine societaria, conferendo mandato al Presidente di presentare la relativa domanda e quant’altro richiesto.

Quindi, non essendovi altro da discutere e deliberare, il Presidente dichiara sciolta la riunione alle ore … dello stesso giorno, previa stesura, lettura ed approvazione del presente verbale.

 

 

IL SEGRETARIO     

 

 

 

 IL PRESIDENTE                                                                                                                                                                                                                                                                                                        

 

 

 

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