Accertamento incidentale del giudice amministrativo ed eccesso di potere giurisdizionale
29 Ottobre 2024
Una società presentava domanda relativa al bando per l'attribuzione di alcuni benefici economici per i quali bisognava essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali. A fronte della comunicazione dell'istituto previdenziale di riferimento di irregolarità contributiva, la società veniva esclusa dalla graduatoria. L'impugnazione del provvedimento è stata accolta, mentre l'appello proposto avverso la pronuncia del T.a.r. è stato respinto dal Consiglio di Stato che, nel valutare la regolarità contributiva del soggetto beneficiario degli incentivi, non si è limitato al semplice «controllo della certificazione della regolarità contributiva», ma ha incidentalmente analizzato le effettivi posizioni sostanziali di diritto soggettivo, afferenti al rapporto contributivo e all'obbligazione che ne scaturisce ex art. 2115 c.c.. L'ente previdenziale ha proposto ricorso per cassazione, lamentando che il Consiglio di Stato abbia esaminato questioni inerenti all'adempimento del rapporto contributivo così travalicando i limiti della propria giurisdizione ed invadendo quella del giudice ordinario. Tanto premesso, la Suprema Corte, confermando la sentenza del Consiglio di Stato, ha dichiarato il ricorso inammissibile, ribadendo che, in base all'art. 8 c.p.a., il giudice amministrativo nelle materie in cui non ha giurisdizione esclusiva conosce, senza efficacia di giudicato, di tutte le questioni pregiudiziali o incidentali relative a diritti, la cui risoluzione sia necessaria per pronunciare sulla questione principale. Ciò premesso, secondo le Sezioni Unite, la violazione dei limiti della cognizione incidentale stabiliti dall'art. 8 c.p.a. non configura un eccesso di potere giurisdizionale, ma solo un error in procedendo, commesso dal giudice amministrativo all'interno della propria giurisdizione. Del resto, se l'art. 8 c.p.a. conferisce al giudice amministrativo la cognizione incidentale in materia di diritti, con la sola eccezione (prevista al secondo comma dell'articolo) delle questioni sullo stato e capacità delle persone e sul falso, non vi è spazio per ritenere che taluni di tali accertamenti sfuggano alla detta cognizione. Può certo accadere che un dato accertamento sia non funzionale rispetto al thema decidendum, ma in tale evenienza viene eventualmente in discorso un semplice errore di giudizio - appunto afferente al nesso di pregiudizialità esistente tra la causa principale e la questione decisa incidenter tantum - che resta interno ai limiti del potere giurisdizionale del giudice amministrativo. |