Disp. Att. Trans. Codice Procedura Civile - 18/12/1941 - n. 1368 art. 196 undecies - Modalità dell'attestazione di conformità1

Nicola Gargano
Luca Sileni
Giuseppe Vitrani

Modalità dell'attestazione di conformità1

[I]. L'attestazione di conformità della copia analogica, prevista dalle disposizioni del presente capo, dal codice e dalla legge 21 gennaio 1994, n. 53, è apposta in calce o a margine della copia o su foglio separato, congiunto materialmente alla medesima.

[II]. L'attestazione di conformità di una copia informatica è apposta nel medesimo documento informatico.

[III].  Nel caso previsto dal secondo comma, l'attestazione di conformità può alternativamente essere apposta su un documento informatico separato e l'individuazione della copia cui si riferisce ha luogo esclusivamente secondo le modalità stabilite nelle specifiche tecniche del direttore generale per i sistemi informativi automatizzati del Ministero della giustizia. Se la copia informatica è destinata alla notifica, l'attestazione di conformità è inserita nella relazione di notificazione.

[IV]. I soggetti che compiono le attestazioni di conformità previste dagli articoli 196-octies, 196-novies e 196-decies, dal codice e dalla legge 21 gennaio 1994, n. 53, sono considerati pubblici ufficiali ad ogni effetto.

[1] Articolo inserito dall'art. 4, comma 12, d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149/2022, il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale).Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come da ultimo modificato dall'art. 1, comma 380, lett. a), l. 29 dicembre 2022, n. 197,  che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.".

Commento

Per quanto relativo alla mancanza di attestazione di conformità nel caso di iscrizione a ruolo del pignoramento, si veda il commento all'art. 518 c.p.c. e i seguenti richiami giurisprudenziali Trib. Pesaro, 10 giugno 2015; Trib. Pesaro, 19 gennaio 2016; Trib. Bologna, sez. IV, 22 ottobre 2015; Trib. Caltanissetta 1° giugno 2016; Trib. Bari 4 maggio 2016, Trib. Milano 29 giugno 2016. Per quanto concerne le attestazioni di conformità nel giudizio di Cassazione si rimanda al commento all'art. 369 c.p.c.

Le attestazioni di conformità

La norma in commento, originariamente contenuta all'interno del D.L. 179/2012, ricalca pedissequamente il testo dell'art. 16-undecies di detto decreto e si occupa di stabilire le modalità operative con cui provvedere all'attestazione di conformità nei casi previsti dal codice di procedura civile e dalle relative disposizioni attuative, dal d.l. 179/2012 (ove ancora applicabile) e dalla l. 53/1994 e lo fa prevedendo tre specifiche modalità che possono essere considerate speciali rispetto alla normativa generale dettata dal CAD e dal d.P.C.M. 13 novembre 2014.

a) Il primo caso previsto dalla norma in commento è quello della copia analogica di documento informatico, ossia, quello della stampa del provvedimento giudiziario o dell'atto di parte estratto dal fascicolo digitale di cancelleria.

In tal caso l'attestazione di conformità dovrà essere posta: « in calce o a margine della copia o su foglio separato, che sia però congiunto materialmente alla medesima ».

Il difensore potrà quindi operare sia una vera e propria redazione “di pugno” in calce o a margine dell'atto, sia prepararla su foglio separato e poi congiungerla materialmente all'atto cui si riferisce, ponendo dei timbri di congiunzione (o anche semplicemente una sigla) fra le pagine ed una rilegatura mediante — ad esempio — spillatura di tutte le pagine.

b) Il caso di cui al secondo comma, invece, si riferisce all'attestazione di conformità della copia informatica (quindi scansione di documento analogico o copia del documento digitale) che potrà essere redatta direttamente all'interno del corpo della copia informatica, mediante modifica del file medesimo e successiva sottoscrizione digitale.

Al fine di operare tale modificazione, sarà necessario utilizzare un apposito software idoneo a porre l'attestazione di conformità all'interno del documento, quale — ad esempio — “Acrobat Pro” oppure le ultime versioni di Word e Libre Office. Ulteriore alternativa può poi essere l'utilizzo della funzione “compila e firma” attualmente presente nel software “Acrobat reader DC” che consente di inserire una casella di testo all'interno di un documento in formato PDF.

c) L'ultimo caso previsto dall'articolo in commento, si riferisce ancora all'attestazione di conformità della copia informatica, come nell'ipotesi sub b). Tale ulteriore modalità, del tutto alternativa rispetto a quella vista in precedenza, permette la redazione dell'attestazione de qua su un documento informatico separato a condizione che l'individuazione della copia cui si riferisce abbia luogo esclusivamente secondo le modalità stabilite nelle specifiche tecniche del responsabile dei servizi telematici del ministero della giustizia.

Orbene, il riferimento a tali specifiche tecniche, ha creato — nel periodo agosto 2015/gennaio 2016 — non pochi problemi dal punto di vista interpretativo. Se infatti le due modalità di attestazione di conformità sub b) e sub c) sono in effetti completamente alternative, vi è un caso in cui è possibile utilizzare solo l'attestazione su documento informatico separato e non anche quella sulla copia che si sta attestando conforme.

Tale caso peculiare è quello della notificazione in proprio via PEC exl. 53/1994, ciò in virtù del disposto dall'ultima parte del terzo comma dell'art. 16-undecies « se la copia informatica è destinata alla notifica, l'attestazione di conformità è inserita nella relazione di notificazione » e quindi, in virtù del disposto dell'art. 3-bis l. 53/1994, obbligatoriamente su documento separato rispetto all'atto notificato.

Le modalità di “congiunzione” fra la copia informatica e l'attestazione di conformità su documento separato, però, sono state indicate unicamente con l'introduzione dell'art. 19-ter all'interno delle specifiche tecniche 16 aprile 2014 e, quindi, solo con provvedimento del 28 dicembre 2015, mentre l'articolo in commento è entrato in vigore nell'agosto del 2015.

In virtù di ciò per ben 4 mesi si è vissuto un clima di totale incertezza sulla possibilità, o meno, di notificare copie informatiche autenticate tramite PEC.

La dottrina, onde evitare rischi inutili, ha — per tutta la durata di tale periodo — consigliato la notificazione dei duplicati informatici al posto delle copie, poiché non necessitanti di attestazione di conformità.

Ad ogni modo, l'art. 19-ter delle specifiche tecniche ha determinato le modalità di “congiunzione” fra il documento contenente l'attestazione di conformità e la copia digitale, chiarendo che tale attestazione debba essere inserita all'interno di un file di tipo PDF e contenere « una sintetica descrizione del documento di cui si sta attestando la conformità nonché il relativo nome del file ». Il documento così redatto dovrà poi essere sottoscritto digitalmente.

È infine opportuno richiamare in questa sede quanto stabilito dal comma 3-bis della norma in commento che qualifica come pubblici ufficiali non solo gli avvocati, ma tutti i soggetti di cui all'articolo 16-decies, comma 1, nel momento in cui gli stessi compiano le attestazioni di conformità previste dalle disposizioni della presente sezione, dal codice di procedura civile e dalla legge 21 gennaio 1994, n. 53.

Ne consegue che, al di là delle espresse prescrizioni di legge in ordine alla identificazione della copia con nome del file e descrizione, anche in virtù della qualifica di pubblico ufficiale attribuita dal comma 3-bis sarà ultroneo indicare nella attestazione di conformità tutti i riferimenti normativi in base ai quali viene effettuata la conformità.

Le conseguenze della mancata o errata attestazione

Anche in considerazione dei numerosi avvicendamenti normativi esaminati in precedenza la giurisprudenza di merito ha già avuto modo di affrontare il delicato problema della eventuale nullità di atti privi di attestazione di conformità o con attestazioni incomplete.

Ritenendosi ultroneo, in questa sede, affrontare le problematiche relative alle attestazioni effettuate nell'ambito del processo esecutivo per le quali si rimanda al paragrafo 3 del commento dell'art. 518 c.p.c., è opportuno richiamare i casi residui di utilizzo di una copia conforme, come ad esempio il deposito e la notifica.

A tal scopo può risultare opportuno richiamare un consolidato orientamento giurisprudenziale della Suprema Corte, formatosi in epoca di copie conformi cartacee rilasciate dalle cancellerie, secondo il quale la notifica della sentenza fatta in copia non autentica sarebbe comunque idonea a far decorrere il termine breve dell'impugnazione (cfr. Cass. n. 16317/2004 e Cass. n. 6272/1984).

Tale principio viene inoltre ribadito dalla Suprema Corte sezione lavoro con sentenza del 12 maggio 2014, n. 10224. Infatti, in base a detto provvedimento, la necessità che la copia della sentenza consegnata al destinatario della notificazione sia in tutto conforme all'originale serve ad assicurare al medesimo la conoscenza legale ed integrale della pronuncia e, pertanto, il dispiegamento della relativa attività difensiva in sede d'impugnazione, sì che il relativo termine breve per l'impugnazione non decorre qualora la copia notificata sia priva di alcune pagine o sia anche in parte illeggibile (Cass., n. 11528/2003; n. 300/1999; n. 391/1989).

Partendo da tale consolidato principio possiamo ora affrontare la giurisprudenza di merito che, in tema di attestazioni di conformità nel processo telematico ha in parte recepito l'orientamento della Suprema Corte anche in considerazione dell'applicazione del principio di raggiungimento dello scopo di cui all'art. 156 c.p.c.

Proprio tale principio viene richiamato dal Tribunale di Napoli che, con ordinanza del 25 febbraio 2016, ritiene sanabile la nullità dell'attestazione di ricorso e pedissequo decreto ingiuntivo estratti dal fascicolo informatico e notificati in forma cartacea, ma con attestazione di conformità priva di firma autografa.

Infatti, secondo il Giudice partenopeo, l'identità dell'avvocato attestante è in ogni caso ricavabile aliunde e non costituisce motivo di inesistenza o di nullità insanabile dell'atto notificato, avendo lo stesso nel caso di specie raggiunto lo scopo proprio in virtù dell'opposizione proposta dal debitore ingiunto.

Tuttavia, se in ordine alle errate attestazioni finalizzate alle notifiche cartacee il problema appare facilmente superabile, qualche problematica si potrà verificare in ordine alle attestazioni volte alla notifica in proprio a mezzo PEC, ciò in virtù del disposto dell'articolo 11 della legge n. 53/1994.

Infatti, secondo quanto statuito dal predetto articolo, le notificazioni di cui alla legge 53/1994 sono nulle e la nullità è rilevabile d'ufficio, se mancano i requisiti soggettivi e oggettivi ivi previsti, se non sono osservate le disposizioni di cui agli articoli precedenti e, comunque, se vi è incertezza sulla persona cui è stata consegnata la copia dell'atto o sulla data della notifica.

Come si è accennato, anche questo principio è stato applicato dalla giurisprudenza di merito e della Suprema Corte cum grano salis, ritenendosi comunque applicabile il principio del raggiungimento dello scopo.

Ad esempio, proprio in ordine alla mancanza del nome del file nell'attestazione la Suprema Corte ha stabilito con sentenza del 5 giugno 2018, n. 14369 che “la mancata indicazione del nome del file costituisce una irregolarità non riconducibile ad alcuna delle ipotesi di nullità contemplate nell'art. 11 l. n. 53/1994 e, in ogni caso, qualunque nullità della notifica del controricorso risulta sanata dal raggiungimento dello scopo, a mente dell'art. 156, comma 3, c.p.c.”.

Tuttavia, per una completa analisi sul punto si rimanda al commento in calce all'art. 11 della legge n. 53/1994.

In ordine, infine, ai depositi telematici di copie conformi attestate dall'avvocato invece, fatto salvo quanto previsto dalle norme speciali in tema di esecuzioni e i relativi contrasti giurisprudenziali esaminati in quelle sede, si segnala che non si è ancora formata una univoca giurisprudenza ma che una valida soluzione è fornita dall'art. 2172 c.c. che stabilisce come le riproduzioni informatiche facciano piena prova dei fatti e delle cose rappresentate, se colui contro il quale sono prodotte non ne disconosca la conformità ai fatti o alle cose medesime.

Ne consegue che, salvo che la legge non prescriva espressamente il deposito di una copia conforme come, ad esempio, nel caso dell'iscrizione a ruolo nelle esecuzioni, il deposito di una copia di atto o provvedimento del Giudice priva di attestazione farà piena prova salvo disconoscimento.

Formule correlate

8. Attestazione di conformità di copia informatica di documento analogico (sullo stesso documento informatico)

Io sottoscritto Avv.........attesto, ai sensi e per gli effetti di legge, che la presente copia informatica di......... è conforme all'originale (o se del caso alla copia conforme) dell'atto (o se del caso del provvedimento) dal quale (o se del caso dalla quale) è stata estratta.

Data e luogo.........

Avv. .........

9. Attestazione di conformità di copia informatica di documento analogico (su documento informatico separato)

Io sottoscritto Avv.........attesto, ai sensi e per gli effetti di legge, che il file ......... (indicare il nome del file — o dei file — completo di estensione) .........(inserire una breve descrizione del documento o dei documenti di cui si sta attestando la conformità) è (oppure sono) conforme (oppure conformi) all'originale (o se del caso alla copia conforme) dal quale (o se del caso dalla quale o quali) è (oppure sono) stata (oppure state) estratta (oppure estratte).

Data e luogo.........

Avv. .........

10. Attestazione di conformità di copia informatica di documento informatico (sullo stesso documento)

Io sottoscritto Avv.........attesto, ai sensi e per gli effetti di legge, che la presente copia informatica di......... è conforme al corrispondente atto (o se del caso provvedimento) presente nel fascicolo informatico dal quale è stata estratta.

Data e luogo.........

Avv. .........

11. Attestazione di conformità di copia informatica di documento informatico (su documento informatico separato)

Io sottoscritto Avv.........attesto, ai sensi e per gli effetti di legge, che il file ......... (indicare il nome del file — o dei file — completo di estensione) .......... (inserire una breve descrizione del documento o dei documenti di cui si sta attestando la conformità) è copia conforme al corrispondente atto (o se del caso provvedimento) presente nel fascicolo informatico dal quale è stata estratta.

Data e luogo.........

Avv. .........

12. Attestazione di conformità di copia analogica di documento informatico (da inserire in calce alla stampa del documento)

Io sottoscritto Avv..................attesto, ai sensi e per gli effetti di legge, che la presente copia composta da numero ......... pagine dell'atto......... (inserire una breve descrizione del documento o dei documenti di cui si sta attestando la conformità) è conforme al corrispondente atto (o se del caso provvedimento) presente nel fascicolo informatico dal quale è stata estratta.

Data e luogo.........

Avv. .........

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