Trasferimento di procedimenti penali tra Stati membri nella cooperazione giudiziaria: il Consiglio UE adotta il nuovo regolamento che ne disciplina le condizioni
12 Novembre 2024
Il 5 novembre scorso il Consiglio dei ministri UE ha dato il proprio via libera definitivo al Regolamento UE che regola le condizioni alle quali i procedimenti penali avviati in uno Stato membro possono essere trasferiti in un altro Stato membro. Il nuovo regolamento mira a garantire l'individuazione dello Stato membro nella migliore posizione per indagare e perseguire i reati a dimensione transfrontaliera, prevenendo l'instaurazione di inutili procedimenti paralleli nei confronti dello stesso indagato in diversi Stati membri dell'UE e contribuendo anche, in tal modo, a combattere più efficacemente la criminalità transfrontaliera. Le nuove norme si propongono anche di contribuire al miglioramento del rispetto dei diritti fondamentali dell'indagato o dell'imputato nel procedimento di trasferimento del procedimento penale da uno Stato membro all'altro. Una richiesta di trasferimento del procedimento penale potrà venire avanzata solo ove l'autorità richiedente ritenga che l'obiettivo di un'efficiente e corretta amministrazione della giustizia, compreso il rispetto del principio di proporzionalità, possa essere meglio perseguito conducendo il procedimento penale in questione in un altro Stato membro. A tal fine, l'autorità richiedente il trasferimento di un procedimento penale dovrà, in particolare, tener conto di una serie di criteri che si trovano elencati nell'art. 5 del regolamento; tra questi, il fatto che il reato sia stato commesso sul territorio dello Stato membro in cui il procedimento deve essere trasferito o che uno o più indagati o imputati siano presenti in tale Stato membro. Il regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane. |