Interventi del Correttivo sulle notifiche in modalità telematica - Seconda parte
Sergio Matteini Chiari
11 Dicembre 2024
Il presente contributo completa il quadro tratteggiato dal precedente articolo Interventi del Correttivo sulle notifiche in modalità telematica - Prima parte, concludendo l'analisi delle novità apportate dal Correttivo alla disciplina delle notifiche telematiche
Inquadramento
Il legislatore ha concesso agli Avvocati la facoltà di notifica diretta degli atti civili, amministrativi e giudiziali mediante consegna o a mezzo del servizio postale o in modalità telematica.
La relativa disciplina si rinviene essenzialmente nella l. n. 53/1994, che ha subito nel tempo varie modifiche, le ultime introdotte mediante i d.lgs. n. 149/2022 (art. 12) e d.lgs. n. 164/2024 (art. 6).
Le disposizioni del d.lgs. n. 149/2022 sono divenute applicabili, per le parti di interesse, ai procedimenti instaurati a decorrere dal 1° marzo 2023, mentre i procedimenti pendenti al 28 febbraio 2023 sono rimasti disciplinati dalle disposizioni anteriormente vigenti (v. art. 35, comma 1, d.lgs. n. 149/2022, come modificato dall'art. 1, comma 380, l. n. 197/2022).
Il d.lgs. n. 164/2024 ha dettato disposizioni integrative e correttive del d.lgs. n. 149/2022, efficaci dal 26 novembre 2024ed applicabili ai procedimenti instaurati successivamente al 28 febbraio 2023 (v. art. 7, comma 1, d.lgs. cit.)
Modifiche sono state introdotte anche dall'art. 25-bis, d.l. n. 19/2024, convertito con modificazioni nella l. n. 56/2024.
In questa sede si tratterà unicamente delle notifiche in modalità telematica.
Le relative «specifiche tecniche» sono disciplinate da provvedimenti della D.G.SIA (Direzione Generale per i Servizi Informatici Automatizzati del Ministero della giustizia).
Legge n. 53/1994: interventi del legislatore
Si ritiene opportuno elencare le norme della l. n. 53/1994 di interesse in questa sede fatte oggetto di modifica o novelle, con indicazione dei momenti di rispettiva entrata in vigore:
- art. 3: è stato introdotto il comma 2-bis (art. 25-bis, d.l. n. 19/2024, conv. con modif. nella l. n. 56/2024) – applicabilità a decorrere dal 30 aprile 2024;
- art. 3-bis: è stato introdotto il comma 1-bise sono stati modificati i commi 2 e 3 (d.lgs. n. 149/2022) – applicabilità a decorrere dal 1° marzo 2023;
- art. 3-ter: norma introdotta dal d.lgs. n. 149/2022 e modificata (commi 2 e 3) dal d.lgs. n. 164/2024 – applicabilità, in parte, a decorrere dal 1° marzo 2023 e, in toto, a decorrere dal 26 novembre 2024 (si veda il paragrafo intitolato «Art. 3-ter l. n. 53/1994. Disciplina posteriore all'avvento del d.lgs. n. 164/2024»);
- art. 4: è stato modificato il comma 1 (d.lgs. n. 149/2022) - applicabilità a decorrere dal 1° marzo 2023;
- art. 9: è stato modificato il comma 1 (d.lgs. n. 164/2024) - applicabilità a decorrere dal 26 novembre 2024.
«Condizioni» dell'esecuzione della notifica diretta in modalità telematica
Per dare corso alle notifiche dirette a mezzo posta elettronica certificata, gli Avvocati, oltre a dover osservare le «regole» che si evidenzieranno nei successivi paragrafi, devono essere muniti di procura alle liti a norma dell'art. 83 c.p.c., non essendo necessario, come invece con riguardo ai casi di notifiche dirette mediante consegna o a mezzo del servizio postale, che siano appositamente autorizzati dal Consiglio dell'Ordine di appartenenza né che abbiano istituito apposito registro cronologico.
Notifica diretta a mezzo invio postale generato con mezzi telematici
Ai sensi della previsione contenuta nell'art. 3, comma 2-bis, l. n. 53/1994, introdotto dall'art. 25-bis, d.l. n. 19/2024 conv. con modif. nella l. n. 56/2024, a decorrere dal 30 aprile 2024 viene consentita agli Avvocati la notificazione tramite un invio postale generato con mezzi telematici.
Il notificante deve dare atto, nella relazione di notificazione, delle modalità di invio e deve, altresì, dare le seguenti indicazioni:
nome, cognome, residenza, dimora o domicilio del destinatario;
domicilio del notificante;
numero del registro cronologico di cui all'art. 8, l. n. 53/1994;
dati previsti dall'art. 3, comma 2, l. cit.
L'atto deve essere sottoscritto digitalmente dal notificante «nel rispetto della normativa processuale, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici».
L'ufficiale postale deve apporre sul documento informatico la propria firma digitale o un sigillo elettronico qualificato, deve stampare la copia da notificare e l'avviso di ricevimento (che deve contenere le indicazioni di cui all'art. 3, comma 2 l. cit.) e deve confezionare il piego raccomandato, riportando su ciascuna pagina della copia da notificare il numero identificativodell'invio postale e attestando la conformità della copia al documento informatico trasmesso.
Notifica in modalità telematica: obbligatorietà, formalità
i) In forza del disposto dell'art. 3-ter, comma 1, l. n. 53/1994, l'Avvocato è tenuto ad eseguire la notifica a mezzo PEC laddove il destinatario della notifica sia titolare di indirizzo di PEC risultante da «pubblici elenchi» o abbia eletto domicilio digitale ex art. 3-bis, comma 1-bis, del CAD (d.lgs. n. 82/2005).
La notifica deve essere eseguita «nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici» ed utilizzando un indirizzo di PEC del notificante risultante da pubblici elenchi. Ai fini del rispetto della normativa, il notificante deve essere munito di dispositivo di firma digitale, con certificato di firma valido al momento del perfezionamento della notifica (v. art. 24, comma 4-bis, CAD).
ii) Sono previsti adempimenti differenziati a seconda che l'atto da notificare sia un documento informatico «nativo»oppure non si tratti di un documento informatico. La relativa disciplina è mutata nel tempo: sino al 31 dicembre 2022 dovevano tenersi in conto i disposti dell'art. 16-undecies, d.l. n. 179/2012 conv. con modif. nella l. n. 221/2012; a decorrere dal 1° gennaio 2023 o dal 30 giugno 2023 (v. art. 35, d.lgs. n. 149/2022, come modificato dall'art. 1,comma 380, l. n. 197/2022) si deve osservare il disposto dell'art. 196-undecies disp. att. c.p.c., richiamato dall'art. 3-bis, comma 2, l. n. 53/1994.
(Segue) D.M. 21 febbraio 2011, n. 44. Provvedimento D.G.SIA 7 agosto 2024
Prescrizioni sulle notificazioni per via telematica eseguite dagli Avvocati sono previste dall'art. 18 D.M. n. 44/2011 [come sostituito dal D.M. n. 48/2013 e come "rimpicciolito", a decorrere dal 14 gennaio 2024, in forza dell'abrogazione dei primi tre commi ad opera del d.m. n. 217/2023 (nel testo risultante dalla rettifica pubblicata nella G.U. n. 7/2024)] nonché, giusta richiamo agli stessi effettuato dall'art. 34 d.m. cit., da specifici Provvedimenti della D.G.SIA (Direzione Generale per i Servizi Informatici Automatizzati del Ministero della giustizia): applicabili sino al 29 settembre 2024 gli artt. 19-bis e 19-ter del testo coordinato dei Provvedimenti in data 16 aprile 2014, 28 dicembre 2015 e 30 luglio 2021 e dal 30 settembre 2024 gli artt. 26 e 27 del Provvedimento della D.G.SIA del 7 agosto 2024.
(Segue) Art. 3-ter l. n. 53/1994. Disciplina anteriore all'avvento del d.lgs. n. 164/2024
i) Con riguardo ai procedimenti instaurati a decorrere dal 1° marzo 2023,l'art. 3-ter l. n. 53/1994, introdotto dal d.lgs. n. 149/2022, recava (e reca ancora per ciò che attiene al comma 1) le ulteriori disposizioni di cui appresso – con prescrizione di osservanza immediata per quanto concernente il comma 1 e dal 1° gennaio 2024 per quanto concernente i commi 2 e 3 (nella formulazione introdotta dal d.lgs. citato), termine, quest'ultimo, poi protratto per sospensione dell'efficacia della relativa previsione.
ii) Come già precedentemente ricordato, l'Avvocato è tenuto alla notifica in modalità telematica degli atti giudiziali in materia civile e degli atti stragiudiziali laddove ricorrano i presupposti (destinatario titolare di indirizzo di PEC risultante da «pubblici elenchi» o che abbia eletto domicilio digitale ex art. 3-bis, comma 1-bis, CAD) di cui al comma 1 della norma in esame.
iii) Ai sensi del comma 2 della disposizione in esame, nel testo non ancora modificato dal d.lgs. n. 164/2024 e quindi operativo fino al 25 novembre 2024, nei casi indicati sub ii), quando per causa imputabile al destinatario la notificazione a mezzo PEC o servizio elettronico di recapito certificato qualificato non fosse stata possibile o non avesse avuto esito positivo:
se il destinatario fosse stato un'impresa o un professionista iscritto nell'indice INI-PEC di cui all'art. 6-bis CAD, l'Avvocato avrebbe dovuto eseguire la notificazione mediante inserimento a spese del richiedente nell'area web riservata prevista dall'art. 359, d.lgs. n. 14/2019 (Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza), dichiarando la sussistenza di uno dei presupposti per l'inserimento, e la notificazione si sarebbe avuta per eseguita nel decimo giorno successivo a quello in cui era compiuto l'inserimento;
se il destinatario fosse stato una persona fisica o un ente di diritto privato non tenuto all'iscrizione in albi professionali o nel registro delle imprese e avesse eletto il domicilio digitale di cui all'art. 6-quater del CAD, l'Avvocato avrebbe dovuto eseguire la notificazione con le «modalità ordinarie» e tali modalità avrebbe dovuto osservare (comma 3 della norma citata) anche nel caso in cui, nei casi descritti più sopra sub i), per causa non imputabile al destinatario la notificazione non fosse stata possibile o non avesse avuto esito positivo.
iv) Occorre, a tal punto, ricordare che, a norma dell'art. 4-ter, d.l. n. 51/2003, conv. con modif. nella l. n. 87/2023, l'efficacia delle disposizioni (nei testi non ancora modificati dal d.lgs. n. 164/2024) di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 3-ter, l. n. 53/1994 è stata «sospesa fino al 31 dicembre 2023» e, fino a tale data, quando la notificazione ai sensi del comma 1 della medesima norma non fosse stata possibile o non avesse avuto esito positivo, essa doveva essere eseguita con le «modalità ordinarie», perfezionandosi, per il soggetto notificante, nel momento di generazione della ricevuta di accettazione della notificazione dallo stesso inviata mediante PEC o servizio elettronico di recapito certificato qualificato.
La sospensionedell'efficacia dei suddetti prescritti è stata prorogata, con qualche ritardo rispetto alla scadenza fissata, ad opera dell'art. 11, comma 5-bis, del d.l. n. 215/2023, conv. con modif. nella l. n. 18/2024 (c.d. Milleproroghe 2024), con estensione sino al 31 dicembre 2024; restando, peraltro, «scoperto» il periodo compreso tra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2024, considerato che l'introduzione del comma 5-bis nella suddetta norma si deve alla citata legge di conversione del d.l. e che la stessa è entrata in vigore il 29 febbraio 2024.
Non apparendo ipotizzabili alternative, deve ritenersi che le notificazioni che, tentate in modalità telematica nel periodo «scoperto», si fossero rivelate non possibili oppure non avessero avuto esito positivo, si dovessero eseguire – esplicitando all'Unep le ragioni della relativa richiesta - con le «modalità ordinarie» (artt. 137 e ss. c.p.c.), a prescindere dalla non imputabilità o dalla imputabilità dell'inconveniente al destinatario; con l'osservanza – laddove si fosse trattato di notifiche di atti di impugnazione - dei tempi sanciti in sede di giurisprudenza di legittimità (intervallo temporale pari alla metà dei termini indicati dall'art. 325 c.p.c. - v., ex multis, Cass. civ., sez. un., 15 luglio 2016, n. 14594 e Cass. civ., sez. lav., ord. 21 agosto 2020, n. 17577) oppure, qualora si fosse trattato di notifiche di atti diversi dai predetti, invocando, ove necessario, l'applicazione del disposto (rimessione in termini) dell'art. 153, comma 2, c.p.c.
(Segue) Art. 3-ter l. n. 53/1994. Disciplina posteriore all'avvento del d.lgs. n. 164/2024
Stanti le modifiche apportate ai commi 2 e 3 dell'art. 3-ter l. n. 53/1994 dal d.lgs. n. 164/2024, vigente dal 26 novembre 2024, la materiarisulta attualmente disciplinata come segue:
a) nei casi previsti dal comma 1 della disposizione in esame, qualora la notificazione a mezzo PEC o servizio elettronico di recapito certificato qualificato non sia possibile o non abbia esito positivo per causa imputabile al destinatario, l'Avvocato deve eseguirla mediante inserimento dell'atto da notificare nel Portale dei Servizi Telematici (PST) gestito dal Ministero della giustizia, unitamente ad una dichiarazione sulla sussistenza dei presupposti per l'inserimento, all'interno di un'area riservata collegata al codice fiscale del destinatario e generata dal Portale, e la notificazione si ha per eseguita, per il destinatario, nel decimo giorno successivo a quello in cui è compiuto l'inserimento oppure, se anteriore, nella data in cui egli accede all'area riservata.
Consta che i sistemi del Processo Civile Telematico ed il PST sono stati aggiornati per la gestione delle notificazioni a mezzo PEC secondo le disposizioni normative vigenti.
Inoltre, il 14 novembre 2024 è stata pubblicata nell'«Area web notifiche» del suddetto Portale nota della D.G.SIA «riassuntiva delle modifiche apportate nell'Area Web del PST per il deposito delle notifiche inserite dagli avvocati non andate a buon fine per causa imputabile al destinatario», cui si fa rinvio.
b) Se, invece, la notificazione non sia possibile o non abbia esito positivo per causa non imputabile al destinatario, essa deve essere eseguita dall'Avvocato a mezzo del servizio postale o dall'ufficiale giudiziario ai sensi degli artt. 137 e ss. del codice di rito. L'Avvocato deve dichiarare all'ufficiale giudiziario che il destinatario della notificazione non dispone di un indirizzo di PEC risultante da pubblici elenchi oppure che la notificazione a mezzo PEC non è risultata possibile o non ha avuto esito positivo per la causa non imputabile al destinatario che dovrà essere specificamente indicata.
In entrambe le descritte ipotesi, ai fini della ritualità delle notifiche, dovranno essere osservati, con riguardo agli atti di impugnazione, i tempi sanciti in sede di giurisprudenza di legittimità (intervallo temporale pari alla metà dei termini indicati dall'art. 325 c.p.c. - v. giurisprudenza precedentemente citata).
Le suddette modalità di notifica sono pressoché perfettamente corrispondenti a quelle previste dal settimo comma dell'art. 149-bis, introdotto dal d.lgs. n. 164/2024, avente ad oggetto le notificazioni a mezzo posta elettronica certificata eseguite dall'ufficiale giudiziario.
Perfezionamento della notifica
Per il soggetto notificante, la notifica si perfeziona nel momento in cui viene generata la ricevuta di accettazione prevista dall'art. 6, comma 1, d.P.R. n. 68/2005, mentre, per il destinatario, il perfezionamento si ha nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna, prevista dall'art. 6, comma 2, d.P.R. n. 68/2005.
Ai sensi dell'art. 18, comma 3 (comma 6, prima dell'abrogazione dei primi tre commi disposta dal D.M. n. 217/2023) D.M. n. 44 del 2011 (come sostituito, l'articolo, dal D.M. n. 48/2013), la ricevuta di avvenuta consegna prevista dall'art. 3-bis, comma 3, della l. n. 53/1994 deve essere quella «completa», di cui all'art. 6, comma 4, del d.P.R. citato.
Con riguardo ai procedimenti instaurati a decorrere dal 1° marzo 2023, in forza dei disposti dei commi 2 e 3 dell'art. 147 c.p.c., introdotti dal d.lgs. n. 149/2022 (v. art. 3, comma 11), le notificazioni a mezzo PEC o a mezzo servizio elettronico di recapito certificato qualificato possono essere eseguite senza limiti orari e le notificazioni eseguite secondo tali modalità si intendono perfezionate, per il notificante, nel momento in cui è generata la ricevuta di accettazione e, per il destinatario, nel momento in cui è generata la ricevuta di avvenuta consegna. Se quest'ultima è generata tra le ore 21 e le ore 7 del mattino del giorno successivo, la notificazione si intende perfezionata per il destinatario alle ore 7 di tale giorno.
Va precisato che, con riguardo ai procedimenti instaurati prima della suddetta data, occorrerà tenere conto della pronuncia della Consulta (Corte Cost., 9 aprile 2019, n. 75) che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 16-septies d.l. n. 179/2012, convertito, con modificazioni, nella l. n. 221/2012 «nella parte in cui prevede che la notifica eseguita con modalità telematiche la cui ricevuta di accettazione è generata dopo le ore 21 ed entro le ore 24 si perfeziona per il notificante alle ore 7 del giorno successivo, anziché al momento di generazione della predetta ricevuta».
Prova della notifica in modalità telematica. Normativa vigente
Ai fini della prova della notifica, è necessario il deposito telematico dell'atto notificato, con relativi allegati (art. 196-quater disp. att. c.p.c., i cui commi 1 e 4 sono stati fatti oggetto di modifiche ad opera del d.lgs. n. 164/2024).
La materia è disciplinata dall'art. 13, D.M. n. 44/2011 (norma parzialmente modificata dal D.M. n. 217/2023, con effetto dal 14 gennaio 2024) e dall'art.196-sexies disp. att. c.p.c. (introdotto dall'art. 4, comma 12, d.lgs. n. 149/2022), norma applicabile a far tempo dal:
1° gennaio 2023 ai giudizi civili, anche pendenti, presso i Tribunali, le Corti di appello e la Corte di cassazione;
e dal 30 giugno 2023 ai giudizi civili, anche pendenti, presso il Giudice di pace, i Tribunali per i minorenni, il Commissario per la liquidazione degli usi civili e il Tribunale Superiore delle acque pubbliche.
La disciplina della materia è completata daiProvvedimenti della D.G.SIA recanti sia indicazione delle modalità di trasmissione degli atti concernenti le notifiche agli uffici giudiziari competenti, sia le specifiche tecniche (stabilite ai sensi dell'art. 34 D.M. n. 44/2011) da osservare per il corretto adempimento di tali attività.
La normativa di riferimento è stata costituita, sino al 29 settembre 2024, dall'art. 19-bis, comma 5, del testo coordinato dei Provvedimenti D.G.SIA 16 aprile 2014, 28 dicembre 2015 e 26 luglio 2021 ed è attualmente, a decorrere dal 30 settembre 2024, costituita dall'art. 17 (e disposizioni ivi richiamate) del Provvedimento D.G.SIA in data 7 agosto 2024.
Nei casi in cui non sia possibile fornire la prova della notifica con modalità telematiche, l'Avvocato deve estrarre copia del supporto analogico del messaggio di PEC, dei suoi allegati e della ricevuta di accettazione e di avvenuta consegna attestandone la conformità ai documenti informatici da cui sono tratte (v. art. 9, commi 1-bis e 1-ter, l. n. 53/1994).
Notificazioni presso la Cancelleria. Disciplina da ritenere vigente dopo l'avvento del d.lgs. n. 164/2024
i) A norma dell'art. 16, comma 6,d.l. n. 179/2012conv. con modif. nellal. 221/2012 e ss. mm., le notificazioni e le comunicazioni ai soggetti per i quali la legge prevede l'obbligo di munirsi di un indirizzo di PEC, i quali non abbiano provveduto ad istituirlo od a comunicarlo, devono essere eseguite «esclusivamente mediante deposito in cancelleria» e le medesime modalità devono essere adottate «nelle ipotesi di mancata consegna del messaggio di posta elettronica certificata per cause imputabili al destinatario».
A norma dell'art. 16-sexiesd.l. e legge di conversione citati, «quando la legge prevede che le notificazioni degli atti in materia civile al difensore siano eseguite, ad istanza di parte, presso la cancelleria dell'ufficio giudiziario, alla notificazione con le predette modalità può procedersi esclusivamente quando non sia possibile, per causa imputabile al destinatario», la notificazione presso l'indirizzo di PEC risultante dagli elenchi di cui all'art. 6-bis CAD nonché dal ReGIndE.
ii) Le due disposizioni del d.l. e l. di conversione sopra citati vanno «coordinate» con quelle previste dal secondo comma dell'art. 3-ter , l. n. 53/1994 (come riformulato dal d.lgs. n. 164/2024, con effetto dal 26 novembre 2024) e dal settimo comma (introdotto dal d.lgs. n. 164/2024) dell'art. 149-bis c.p.c.
iii) In forza dei disposti dell'art. 3-ter, comma 2, l. n. 53/1994, la materia, nei casi in cui ricorra l'ipotesi di mancata consegna del messaggio di PEC per causa imputabile al destinatario, risulta attualmente disciplinata, come esposto nel precedente paragrafo intitolato«Art. 3-ter l. n. 53/1994. Disciplina posteriore all'avvento del d.lgs. n. 164/2024»
iv) L'esito del «coordinamento» fra tutte le disposizioni sopra ricordate è da ritenere quello della silente abrogazione (peraltro, parziale, per ciò che concerne la seconda) delle due norme del d.l. n. 179/2012 conv. con modif. nella l. 221/2012 e della loro sostituzione con le previsioni delle altre due norme citate; ferma, in ogni caso, restando l'istituzione del domicilio digitale ad opera dell'art. 16-sexies citato più sopra, sub i).
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Sommario
«Condizioni» dell'esecuzione della notifica diretta in modalità telematica
Notifica in modalità telematica: obbligatorietà, formalità
(Segue) D.M. 21 febbraio 2011, n. 44. Provvedimento D.G.SIA 7 agosto 2024
(Segue) Art. 3-ter l. n. 53/1994. Disciplina anteriore all'avvento del d.lgs. n. 164/2024
(Segue) Art. 3-ter l. n. 53/1994. Disciplina posteriore all'avvento del d.lgs. n. 164/2024
Prova della notifica in modalità telematica. Normativa vigente
Notificazioni presso la Cancelleria. Disciplina da ritenere vigente dopo l'avvento del d.lgs. n. 164/2024