Comunicazione del liquidatore giudiziale di proposizione dell'azione sociale di responsabilità (art. 115, comma 2, c.c.i.i.)

Antonio Picardi

Inquadramento

Il secondo comma dell'art. 115 c.c.i.i. stabilisce che il liquidatore giudiziale esercita oppure, se pendente, prosegue l'azione sociale di responsabilità. Ogni patto contrario od ogni diversa previsione contenuti nella proposta o nel piano sono inopponibili al liquidatore e ai creditori sociali. Il terzo comma della citata disposizione prevede che resta ferma, in ogni caso, anche in pendenza della procedura e nel corso della sua esecuzione, la legittimazione di ciascun creditore sociale a esercitare o proseguire l'azione di responsabilità prevista dall'art. 2394 c.c.

Formula

TRIBUNALE DI ...

CONCORDATO PREVENTIVO ... R.C.P.

GIUDICE DELEGATO: DOTT. ...

COMMISSARIO GIUDIZIALE: DOTT. ...

LIQUIDATORE GIUDIZIALE: DOTT. ...

COMUNICAZIONE DI AVVIO DI AZIONE SOCIALE DI RESPONSABILITÀ EX ART. 115 c.c.i.i.[1]

Il sottoscritto Dott. ..., nella propria qualità di Liquidatore Giudiziale del Concordato Preventivo in epigrafe indicato,

PREMESSO

che, come emerge anche dalla relazione ex art. 105 c.c.i.i. redatta dal commissario giudiziale, sussistono seri profili di responsabilità nei confronti degli amministratori della società concordataria, per aver posto in essere operazioni che hanno pregiudicato la sua consistenza patrimoniale [descrivere sinteticamente i fatti contestati];

che tali fatti sono stati verificati e vengono confermati anche dal sottoscritto liquidatore giudiziale, come da parere legale che si allega;

che, pertanto, si rende necessario avviare azione sociale di responsabilità nei confronti dell'organo amministrativo della società concordataria [2] ;

che, in proposito, il sottoscritto liquidatore giudiziale ha individuato l'Avv. ... a cui conferire il mandato alle liti, il quale ha rimesso il seguente preventivo per le sue prestazioni professionali;

che tale preventivo appare quello maggiormente conveniente tra quelli acquisiti dal sottoscritto liquidatore giudiziale e che si allegano alla presente informativa

tutto ciò premesso,

COMUNICA

che intende proporre, dinanzi al Tribunale delle Imprese di ..., azione sociale di responsabilità nei confronti di ..., nella loro qualità di amministratori della società concordataria [3] ;

che intende nominare l'Avv. ... quale legale della procedura;

INFORMA

che, in conformità a quanto disposto nella sentenza di omologazione (punto ... ) ha provveduto ad acquisire il parere favorevole del comitato dei creditori, del commissario giudiziale e del legale rappresentante della debitrice in ordine alla nomina del legale.

Luogo e data ...

Firma liquidatore giudiziale ...

Si allegano:

- parere legale;

- preventivi degli Avv.ti ....

1. La norma così dispone: «1. Il liquidatore giudiziale esercita, o se pendente, prosegue, ogni azione prevista dalla legge finalizzata a conseguire la disponibilità dei beni compresi nel patrimonio del debitore e ogni azione diretta al recupero dei crediti. 2. Il liquidatore esercita oppure, se pendente, prosegue l'azione sociale di responsabilità. Ogni patto contrario o ogni diversa previsione contenuti nella proposta o nel piano sono inopponibili al liquidatore e ai creditori sociali. 3. Resta ferma, in ogni caso, anche in pendenza della procedura e nel corso della sua esecuzione, la legittimazione di ciascun creditore sociale a esercitare o proseguire l'azione di responsabilità prevista dall'art. 2394 del codice civile».

2. Cfr. Trib. Bologna n. 2121/2016 secondo cui: «In difetto di previa autorizzazione da parte dell'assemblea dei soci, l'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori della società ammessa alla procedura di concordato preventivo per cessione dei beni esorbita dai poteri attribuiti al liquidatore giudiziale, in quanto esercitati su un oggetto estraneo al perimetro dei beni ceduti ai creditori con la domanda di ammissione alla procedura concordataria, in tal senso deponendo sia la previsione degli artt. 2394-bis c.c. e 146 l.fall. che, nel dettare una disciplina speciale in ordine alla legittimazione degli organi delle procedure concorsuali al fine dell'esercizio dell'azione di responsabilità, non operano alcun riferimento al liquidatore giudiziale, sia la conservazione di un'autonoma legittimazione ad agire in capo ai creditori concorsuali, sia infine la mancata previsione di uno specifico procedimento autorizzativo da parte del giudice delegato».

3. Cfr. Trib. Firenze n. 1584/2019, secondo cui: «In presenza di un concordato preventivo con cessione dei beni deve escludersi che il commissario giudiziale sia legittimato ad esperire l'azione sociale di responsabilità ex art. 2393 c.c., non potendo tale legittimazione desumersi dall'art. 146 l.fall. (che non è richiamato in materia di concordato preventivo, e riserva al solo curatore l'esercizio delle azioni di responsabilità contro amministratori, liquidatori, sindaci, direttori generali e soci), né dall'art. 2394-bis c.c. (a mente del quale in caso di fallimento, LCA o amministrazione straordinaria - ma non in caso di concordato preventivo - le azioni di responsabilità spettano rispettivamente al curatore, al commissario liquidatore ed al commissario straordinario), né dall'art. 240 l.fall. (che non prevede una generale legittimazione ad agire in responsabilità in capo al commissario), né, infine, dall'art. 115 del Codice della Crisi (posto che i riferimenti alle future norme di tale Codice non autorizzano a desumere dalle novità da esse apportate principi integrativi delle norme attuali). Deve anche escludersi che il commissario giudiziale sia legittimato ad esperire l'azione di responsabilità dei creditori sociali di cui all'art. 2394 c.c., posto che tale commissario, diversamente dal curatore fallimentare, non ha poteri rappresentativi dei creditori e non subentra nei loro diritti, sicché tale azione rimane esperibile dai creditori stessi».

COMMENTO

Il secondo comma dell'art. 115 c.c.i.i. contribuisce a risolvere una vera e propria vexata questio, affermando che «il liquidatore esercita oppure, se pendente, prosegue l'azione sociale di responsabilità. Ogni patto contrario o ogni diversa previsione contenuta nella proposta o nel piano sono inopponibili al liquidatore ed ai creditori sociali».

Anche se la norma nulla dice sul punto, è da ritenere che il liquidatore possa esercitare l'azione sociale di responsabilità senza la necessità di munirsi della deliberazione favorevole dell'assemblea, atteso che una interpretazione di segno contrario finirebbe, di fatto, per neutralizzare la portata della novità legislativa.

Allo stesso modo, deve ritenersi non più necessario che la proposta concordataria contempli la cessione dell'azione di responsabilità a favore del liquidatore (che viene richiesta da una parte della giurisprudenza, cfr. Trib. Bologna n. 2121/2016; Trib. Firenze n. 1584/2019), attesa l'espressa previsione della inopponibilità, nei suoi confronti, di qualsiasi patto di contenuto contrario inserito nella proposta e/o nel piano concordatario.

Resta ferma, infine, anche in pendenza della procedura e nel corso della sua esecuzione, la legittimazione da parte di ciascun creditore sociale ad esercitare o proseguire l'azione di responsabilità prevista dall'art. 2394 c.c., stante quanto disposto dal terzo comma dell'art. 115 c.c.i.i.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario