Nota di deposito del piano di riparto parzialeInquadramentoAnalogamente a quanto avviene nella liquidazione giudiziale, anche nel concordato preventivo il liquidatore è tenuto a ripartire periodicamente tra i creditori le somme ricavate dalla liquidazione dell'attivo. Trattasi di adempimento di fondamentale importanza, in quanto l'esecuzione di periodici piani di riparto consente di verificare la conformità delle operazioni di liquidazione alle previsioni del piano concordatario e, quindi, di valutare lo stato di adempimento della proposta. Come la legge fallimentare, anche il nuovo codice non contiene una disciplina specifica sul punto (stante il mancato richiamo dell'art. 220 da parte dell'art. 114 c.c.i.i.), sicché la predisposizione dei piani di riparto viene generalmente regolamentata dal tribunale in sede di omologazione del concordato. FormulaTRIBUNALE DI ... CONCORDATO PREVENTIVO ... R.C.P. GIUDICE DELEGATO: DOTT. ... COMMISSARIO GIUDIZIALE: DOTT. ... LIQUIDATORE GIUDIZIALE: DOTT. ... Il sottoscritto Dott. ... è stato nominato Liquidatore giudiziale nella procedura concordataria emarginata in epigrafe, omologata con sentenza del Tribunale di ... del ... L'incarico è stato accettato in data ... PREMESSO che il concordato preventivo prevedeva la seguente tempistica dei pagamenti ...; che allo stato, nel rispetto delle previsioni del piano concordatario, sussistono le condizioni per procedere al pagamento dei creditori mediante un primo riparto parziale, poiché la procedura ha disponibilità liquide alla data del ... pari ad Euro ...; che, pertanto, si ritiene opportuno procedere al pagamento integrale dei creditori in prededuzione e di quelli privilegiati, conformemente a quanto previsto nella proposta concordataria e nel rispetto della tempistica ivi delineata; TENUTO CONTO della disposizione di cui al punto ... della sentenza di omologa che così stabilisce « ... il liquidatore dovrà provvedere a distribuire le disponibilità liquide fra i creditori concorrenti, secondo le modalità stabilite dal piano predisposto dalla società debitrice ed approvato dai creditori e, precisamente dovrà formare progetti di riparto parziali (anche per singole classi di creditori) e di riparto finale, da sottoporre al parere del Commissario Giudiziale e del Comitato dei Creditori, notiziandone, nel contempo, il Giudice Delegato» del parere favorevole del Commissario Giudiziale; del parere favorevole del Comitato dei Creditori; NOTIZIA l'Ill.mo Giudice Delegato della presentazione del seguente piano di riparto parziale nr. 1 PROSPETTO DELLE SOMME DISPONIBILI ALLA DATA DEL ... TOTALE ENTRATE: Euro ... TOTALE USCITE: Euro ... SOMMA NETTA DISPONIBILE AL ... : Euro ... ACCANTONAMENTO PER COMPENSO COMMISSARIO E LIQUIDATORE GIUDIZIALE: Euro ... ACCANTONAMENTO PER SOMME CONTESTATE: ... SOMMA DESTINATA AI CREDITORI PER RIPARTO PARZIALE NR. 1: Euro ... 1° PIANO DI RIPARTO PARZIALE [1] La somma distribuibile di Euro ... verrà impiegata per il pagamento dei creditori in prededuzione e di quelli privilegiati nelle seguenti misure, compresi gli interessi legali dal ... (data di presentazione della domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo) al ... (riparto parziale nr. 1) Gli importi di seguito esposti sono quelli risultanti dall'elenco delle passività depositato in Tribunale dal sottoscritto liquidatore giudiziale 1) CREDITORI PREDEDUCIBILI PER LA GESTIONE SOCIALE DA SODDISFARE AL 100% OLTRE INTERESSI LEGALI DAL ... AL ... [ ... ] 2) CREDITORI PREDEDUCIBILI PER LA GESTIONE DELLA PROCEDURA CONCORDATARIA DA SODDISFARE AL 100% OLTRE INTERESSI LEGALI DAL ... AL ... [ ... ] 3) CREDITORI PRIVILEGIATI DA SODDISFARE AL 100% OLTRE INTERESSI LEGALI DAL ... AL ... [ ... ] Lo scrivente precisa che le somme sopra indicate verranno pagate mediante bonifico bancario e modello F24 per le ritenute di acconto dovute, con successivo immediato invio di distinta dei pagamenti effettuati sia al Commissario Giudiziale che al Giudice Delegato, così come previsto al punto ... della sentenza di omologa Luogo e data ... Firma liquidatore giudiziale ... 1. L'art. 220 c.c.i.i., disciplinante il procedimento di ripartizione nella liquidazione giudiziale, dispone: «1. Il curatore, ogni quattro mesi a partire dalla data del decreto previsto dall'art. 204, comma 4, o nel diverso termine stabilito dal giudice delegato, trasmette a tutti i creditori, compresi quelli per i quali è in corso uno dei giudizi di cui all'art. 206, un prospetto delle somme disponibili, nonché, qualora l'entità del passivo accertato consenta una ripartizione in misura apprezzabile, un progetto di ripartizione delle medesime, riservate quelle occorrenti per la procedura. Nel progetto sono collocati anche i crediti per i quali non si applica il divieto di azioni esecutive e cautelari di cui all'art. 150. 2. Nel caso in cui siano in corso giudizi di cui all'art. 206, il curatore, nel progetto di ripartizione di cui al comma 1, indica, per ciascun creditore, le somme immediatamente ripartibili nonché le somme ripartibili soltanto previa consegna di una fideiussione autonoma, irrevocabile e a prima richiesta, rilasciata in favore della procedura da uno dei soggetti di cui all'art. 574, primo comma, secondo periodo, del codice di procedura civile, idonea a garantire la restituzione alla procedura delle somme che risultino ripartite in eccesso, anche in forza di provvedimenti provvisoriamente esecutivi resi nell'ambito dei giudizi di cui all'art. 206, oltre agli interessi, al tasso applicato dalla Banca centrale europea alle sue più recenti operazioni di rifinanziamento principali, a decorrere dal pagamento e sino all'effettiva restituzione. Le disposizioni del periodo precedente si applicano anche ai creditori che avrebbero diritto alla ripartizione delle somme ricavate nel caso in cui risulti insussistente, in tutto o in parte, il credito avente diritto all'accantonamento ovvero oggetto di controversia a norma dell'art. 206. 3. I creditori, entro il termine perentorio di quindici giorni dalla ricezione della comunicazione di cui al comma 1, possono proporre reclamo al giudice delegato contro il progetto di riparto ai sensi dell'art. 133. 4. Decorso tale termine, il giudice delegato, su richiesta del curatore, corredata dal progetto di riparto e dai documenti comprovanti l'avvenuta trasmissione, dichiara esecutivo il progetto di ripartizione. 5. Se sono proposti reclami, il progetto di ripartizione è dichiarato esecutivo con accantonamento delle somme corrispondenti ai crediti oggetto di contestazione. Non si fa luogo ad accantonamento qualora sia presentata in favore della procedura una fideiussione a norma del primo periodo del comma 2, idonea a garantire la restituzione di somme che, in forza del provvedimento che decide il reclamo, risultino ripartite in eccesso, oltre agli interessi nella misura prevista dal predetto secondo periodo del comma 2. Il provvedimento che decide sul reclamo dispone in ordine alla destinazione delle somme accantonate. 6. In presenza di somme disponibili per la ripartizione, il mancato rispetto dell'obbligo di cui al comma 1, costituisce giusta causa di revoca del curatore». COMMENTOIn mancanza di apposita disciplina, è il tribunale, nella sentenza di omologazione (si veda ad esempio Trib. Palermo IV, 22 gennaio 2024), a stabilire le modalità di pagamento dei creditori concordatari, anche in riferimento alle forme di preventivo controllo dei piani di riparto. Difatti, liquidati i beni, il liquidatore deve periodicamente eseguire dei riparti parziali, nel rispetto delle previsioni del piano concordatario, così da ripartire proporzionalmente il ricavato tra i creditori anteriori alla pubblicazione nel registro delle imprese della domanda di concordato preventivo, con l'osservanza delle cause di prelazione e nel rispetto dei trattamenti differenziati previsti nel piano, nel caso di formazione delle classi. I creditori privilegiati dovranno essere pagati prioritariamente e nei limiti di quanto sia stato realizzato dalla vendita dei singoli beni gravati dal privilegio speciale, dal pegno o dall'ipoteca, ovvero dal complesso dei beni gravati dal privilegio generale, mentre la parte eventualmente non soddisfatta di tali crediti degraderà in chirografo. I creditori chirografari dovranno, invece, essere soddisfatti nella percentuale promessa o secondo i trattamenti differenziati previsti dal piano per le singole classi. La somma distribuibile va calcolata al netto delle spese ed oneri della liquidazione concordataria e della gestione sociale, che vanno inserite in prededuzione. Si tratta: i) delle spese in senso stretto, derivanti dalle obbligazioni legittimamente assunte dal liquidatore per l'amministrazione e la vendita dei beni ceduti, il recupero dei crediti e la partecipazione ai giudizi; ii) degli altri oneri conseguenti alla attività di liquidazione (ad esempio: obbligazioni tributarie per IVA, imposta di registro, ecc.), direttamente imputabili ai singoli negozi a mezzo dei quali avviene la liquidazione; iii) del compenso del commissario e del liquidatore giudiziale; iv) delle spese di funzionamento della società nel corso della procedura (ad esempio, utenze telefoniche, elettriche, ecc.). |