Istanza del liquidatore giudiziale per la cancellazione di iscrizioni pregiudizievoliInquadramentoL'art. 114, comma 4 c.c.i.i. stabilisce che la cancellazione delle iscrizioni relative ai diritti di prelazione, nonché delle trascrizioni dei pignoramenti e dei sequestri conservativi e di ogni altro vincolo, sono effettuati su ordine del giudice, salvo diversa disposizione contenuta nella sentenza di omologazione. Il comma 7 dell'art. 118 c.c.i.i., poi, nel prevedere che «in caso di trasferimento di beni, il commissario richiede al tribunale, che provvede in composizione monocratica, l'emissione del decreto di cancellazione delle formalità iscritte, delegando ove opportuno al notaio rogante l'atto di trasferimento», attribuisce portata generale al potere purgativo del giudice delegato, a cui è possibile ricorrere anche nell'ipotesi in cui la vendita non sia avvenuta nelle forme del codice di procedura civile. FormulaTRIBUNALE DI ... CONCORDATO PREVENTIVO ... R.C.P. GIUDICE DELEGATO: DOTT. ... COMMISSARIO GIUDIZIALE: DOTT. ... LIQUIDATORE GIUDIZIALE: DOTT. ... ISTANZA PER LA CANCELLAZIONE DI ISCRIZIONI PREGIUDIZIEVOLI Il sottoscritto Dott. ... è stato nominato liquidatore giudiziale nella procedura concordataria emarginata in epigrafe, omologata con sentenza del Tribunale di ... del ... L'incarico è stato accettato in data ... PREMESSO che, in data ..., è stato stipulato, a rogito del Notaio ..., atto di compravendita avente ad oggetto l'immobile ubicato in ..., di proprietà della società concordataria; che il prezzo della compravendita è stato interamente riscosso; che nell'atto notarile è previsto l'impegno della procedura, quale parte venditrice, di cancellare le iscrizioni gravanti sul predetto immobile, nei tempi tecnici necessari a tale adempimento; CONSIDERATO che l'immobile risulta censito in catasto [terreni/fabbricati] del Comune di ..., al foglio ..., part. ...; che sull'immobile sopra descritto grava la seguente trascrizione: [ ... ] CHIEDE ai sensi dell'art. 114, comma 4, c.c.i.i. l'emissione del decreto che ordini la cancellazione della formalità pregiudizievole sopra indicata. Luogo e data ... Firma liquidatore giudiziale ... Allegati: - atto di compravendita. COMMENTOLa possibilità per il giudice delegato di emettere il decreto c.d. purgativo (peraltro già previsto dall'art. 182, comma 5, l.fall.) è la conseguenza del richiamo, da parte dell'art. 114 c.c.i.i., delle norme della liquidazione giudiziale in materia di vendita dei beni. Pertanto, le vendite disposte dal liquidatore sono da assimilare sotto il profilo funzionale alle vendite coattive, di guisa che il giudice delegato alla procedura di concordato è senz'altro legittimato a pronunciare, con proprio decreto, ordine di cancellazione delle formalità pregiudizievoli gravanti sui beni immobili oggetto della cessione concordataria (cfr. Cass. S.U., n. 19506/2008). Il nuovo codice nel prevedere, al comma 7 dell'art. 118, che «in caso di trasferimento di beni, il commissario richiede al tribunale, che provvede in composizione monocratica, l'emissione del decreto di cancellazione delle formalità iscritte, delegando ove opportuno al notaio rogante l'atto di trasferimento», attribuisce portata generale al potere purgativo del giudice delegato, a cui è possibile ricorrere anche nell'ipotesi in cui la vendita sia avvenuta in forma negoziale. Per quanto riguarda la prassi, si veda ad esempio la circolare del Tribunale di Spoleto del 13 febbraio 2024, «Indicazioni relative alle modalità di richiesta ed emissione dei decreti di cancellazione dei gravami». Ciò vale a superare l'orientamento, formatisi sotto il vigore della legge fallimentare, secondo il quale, nella ipotesi in cui le vendite avessero avuto forma negoziale, non sarebbe sussistito il potere del giudice delegato di disporre la cancellazione delle iscrizioni e delle trascrizioni, il che aveva creato non trascurabili problemi di ordine pratico (soprattutto nel caso di mancata prestazione del consenso alla cancellazione da parte del creditore titolare della garanzia reale, con la conseguenza che l'acquirente avrebbe potuto solo chiedere l'emissione di una sentenza che ordinasse la cancellazione ex art. 2884 c.c.). |