Istanza di chiusura della liquidazione giudiziale a seguito di adempimento del concordato

Antonio Picardi

Inquadramento

Dopo l'omologazione del concordato, il giudice delegato, il curatore e il comitato dei creditori ne sorvegliano l'adempimento, secondo le modalità stabilite nel decreto di omologazione. Accertata la completa esecuzione del concordato, il giudice delegato ordina lo svincolo delle cauzioni e la cancellazione delle ipoteche iscritte a garanzia e adotta ogni misura idonea per il conseguimento delle finalità del concordato. Nel caso di cessione di uno o più beni compresi nella liquidazione giudiziale, eseguito il trasferimento e riscosso interamente il prezzo, il giudice delegato ordina la cancellazione delle iscrizioni relative ai diritti di prelazione, nonché delle trascrizioni dei pignoramenti e dei sequestri conservativi e di ogni altro vincolo.

Formula

TRIBUNALE DI ...

SEZ. ...

ISTANZA DI CHIUSURA DEL CONCORDATO EX ART. 249 c.c.i.i.

Il sottoscritto ..., in qualità di Curatore della procedura di liquidazione giudiziale sopra indicata, nominato da codesto Tribunale con sentenza n. ... del ...

PREMESSO

che la società ... è stata sottoposta a liquidazione giudiziale con sentenza n. ..., emessa in data ...;

che con ricorso depositato in data ... è stato proposto ai creditori un concordato nella liquidazione giudiziale da parte di ...;

che tale concordato è stato omologato da codesto Tribunale con decreto emesso in data ... e passato in giudicato;

che, in data ..., in esecuzione del predetto concordato, è stato eseguito l'ultimo pagamento a favore dei creditori chirografari;

che, attesa la integrale esecuzione del concordato, appaiono sussistere i presupposti per la chiusura della procedura

Tutto ciò premesso

CHIEDE

che l'Ill.mo Giudice delegato voglia, ai sensi dell'art. 249, comma 4, c.c.i.i., dichiarare la chiusura della procedura di concordato [1] con l'adozione di ogni consequenziale provvedimento [2] .

Luogo e data ...

F.to il Curatore ...

1. Cfr. Cass. I, n. 5242/1997 onde: «Imprescindibile condizione per l'esercizio del ricorso straordinario per cassazione ex art. 111 della Costituzione, avverso provvedimenti giurisdizionali aventi forma giuridica diversa da quella della sentenza, è la presenza, nel loro contenuto e nella loro disciplina, dei caratteri della decisorietà e della definitività. Le due condizioni debbono coesistere, nel senso che, pur essendo la prima condizione, attinente al contenuto, necessaria, essa non è sufficiente, giacché detto contenuto deve essere espressione di un potere giurisdizionale esercitato con carattere vincolante rispetto all'oggetto della pronuncia, in modo da garantirne l'immodificabilità da parte del giudice che l'ha emanata, e l'efficacia del giudicato ex art. 2909 c.c. Sotto un tal riguardo, fermo il profilo per cui il provvedimento di cui all'art. 136, comma 3 l.fall., con il quale il giudice delegato, accertata la completa esecuzione del concordato, ordina lo svincolo della cauzione e la cancellazione delle ipoteche iscritte a garanzia, non solo non ha carattere decisorio, ma neppure natura giurisdizionale, va rilevato che, pur quando l'istanza volta alla dichiarazione di adempimento degli obblighi concordatari sia stata rigettata, il relativo provvedimento - stante la sua natura di volontaria giurisdizione - può, sia su richiesta della stessa parte che ha proposto l'istanza, sia d'ufficio, essere modificato e revocato in ogni tempo».

2. Cfr. Cass. I, n. 13626/1992 secondo cui: «Nel caso in cui la sentenza di omologazione del concordato disponga la vendita di tutti i beni inventariati all'assuntore, rimettendo al giudice delegato di adottare eventuali provvedimenti di esecuzione, il trasferimento dei beni del fallimento nel patrimonio dell'assuntore trova il suo titolo, diretto ed immediato, esclusivamente nella sentenza di omologazione, rispetto alla quale eventuali successivi provvedimenti integrativi o attuativi del giudice delegato - ivi compresa la specifica descrizione dei beni trasferiti necessaria per la trascrizione - si pongono come atti meramente esecutivi, pienamente consentiti ed anzi dovuti dal giudice delegato medesimo nell'esercizio del potere-dovere di sorvegliare sull'esecuzione del concordato, che permane finché questo non abbia avuto integrale attuazione, anche dopo l'adozione del decreto di cui all'art. 136, comma 2, legge fallimentare».

COMMENTO

L'art. 245 c.c.i.i. disciplina l'esecuzione del concordato in maniera del tutto sovrapponibile all'art. 136 l.fall.

Anche il nuovo codice, pertanto, contiene la previsione del potere del giudice delegato, una volta accertata la completa esecuzione del concordato, di adottare «ogni misura idonea per il conseguimento delle finalità del concordato».

Si tratta di disposizione particolarmente generica e della quale, pertanto, sfugge la reale portata, anche se, considerata la sua collocazione, appare indubbio che la stessa vada riferita a quelle misure che possono rendersi necessarie dopo l'adempimento degli obblighi concordatari.

Per esempio, nella previsione normativa in esame può essere fatto rientrare il provvedimento di descrizione dei beni trasferiti all'assuntore, che in giurisprudenza è stato ricompreso fra i provvedimenti integrativi o attuativi che «si pongono come atti meramente esecutivi, pienamente consentiti ed anzi dovuti dal giudice delegato medesimo nell'esercizio del potere-dovere di sorvegliare sull'esecuzione del concordato, che permane finché questo non abbia avuto integrale attuazione, anche dopo l'adozione del decreto di cui all'art. 136, comma 2 l.fall.» (Cass. I, n. 13626/1992).

All'accertamento dell'intervenuta esecuzione del concordato ed alle statuizioni di svincolo delle cauzioni e cancellazione delle ipoteche, il giudice delegato provvede con decreto cui viene negata natura giurisdizionale e che si ritiene modificabile o revocabile in ogni tempo (Cass. I, n. 5242/1997).

Opportunamente, poi, il nuovo codice contiene la previsione di pubblicazione del provvedimento di chiusura del concordato ex art. 45 c.c.i.i., con spese a carico del debitore.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario