Autorizzazione transazione senza comitato dei creditori

Farolfi Alessandro

inquadramento

L'art. 132 c.c.i.i. riprende quanto già previsto dal precedente art. 35 l.fall., con norma che risulta paradigmatica del mutamento di prospettiva adottato dal legislatore della riforma in tema di riparto di competenze fra i diversi organi della procedura fallimentare ed oggi di liquidazione giudiziale. Mentre in precedenza, infatti, ogni integrazione dei poteri di straordinaria amministrazione doveva avvenire su autorizzazione del G.D. o dello stesso tribunale, oggi tale ruolo è fondamentalmente attribuito, pur con talune eccezioni, al comitato dei creditori. Tale attribuzione, peraltro, nella pratica presuppone l'effettivo funzionamento di detto organo, posto che in caso di mancata costituzione, inerzia od in ipotesi di urgenza il G.D. può surrogarsi nei relativi compiti.

La disposizione prevede tuttavia un doppio livello di controllo a seconda dell'importanza dell'atto da compiere: a) per tutti gli atti di straordinaria amministrazione di valore sino a 50.000 Euro, escluso le transazioni, il curatore necessita della sola autorizzazione del c.d.c.; b) per gli atti di straordinaria amministrazione di valore superiore a 50.000 Euro e per le transazioni (qualunque ne sia il valore) occorre una preventiva informativa al G.D., quindi l'autorizzazione del c.d.c. (tale conclusione è discussa, posto che secondo alcune prassi la preventiva comunicazione al G.D. dovrebbe avvenire non prima dell'inoltro della proposta al c.d.c., ma prima dell'esecuzione dell'atto già autorizzato da tale ultimo organo). La norma precisa che la comunicazione al G.D. non è tuttavia necessaria se l'atto è contenuto nel programma di liquidazione ed egli abbia già provveduto ex art. 213, comma 7 c.c.i.i. In assenza, urgenza o difetto di funzionamento del c.d.c., i poteri autorizzatori sono esercitati in via sostitutiva dal G.D.

L'art. 132 non ha subito modifiche ad opera del Correttivo-ter (d.lgs. n. 136/2024). Modifiche sono state invece apportate all'art. 140, rilevante soprattutto nei casi di mancanza o impedimento del comitato dei creditori. La novella ha infatti previsto che Quando il comitato è chiamato a esprimere pareri non vincolanti, il parere si intende favorevole se non viene comunicato al curatore nel termine di quindici giorni successivi a quello in cui la richiesta è pervenuta al presidente, o nel diverso termine assegnato dal curatore in caso di urgenza. Fuori da tale ipotesi, si è riconfermato che in caso di inerzia, di impossibilità di costituzione per insufficienza di numero o indisponibilità dei creditori, oppure in caso di impossibilità di funzionamento del comitato o di urgenza, provvede il giudice delegato.

Formula

TRIBUNALE CIVILE DI ....

Liquidazione giudiziale di/della .... - n. .... / .... R.G.

Oggetto: Istanza di autorizzazione a stipulare una transazione

Ill.mo Sig. Giudice Delegato,

il sottoscritto curatore della procedura concorsuale suindicata,

PREMESSO

– che esiste una controversia in ordine .... (esporre succintamente i fatti);

– che la controparte, come da documentazione allegata, ha proposto di definire la controversia alle seguenti condizioni: ....;

– che, tale proposta, benché comporti una riduzione delle pretese della massa stimabile nell'ordine di Euro ...., appare vantaggiosa in quanto evita un contenzioso imprevedibile nei tempi, nelle spese e nella soluzione, consentendo, peraltro, la chiusura immediata della procedura (ovvero un immediato incasso che permette di procedere ad un riparto parziale, ecc.) [1] ;

– che non è stato nominato il comitato dei creditori

CHIEDE

Che la S.V. autorizzi la conclusione dell'accordo transattivo sopra indicati, di cui si allega la bozza del testo, nonché a compiere ogni successivo atto esecutivo e/o conseguente.

Con osservanza.

Luogo e data ....

Firma Curatore ....

Allegati:

1. Copia atti di causa;

2. Relazione del legale;

3. Bozza atto transattivo.

[1]Nei casi più complessi può risultare opportuno allegare un parere legale.

commento

Si ritiene che l'atto di straordinaria amministrazione compiuto dal curatore senza la preventiva autorizzazione non sia radicalmente nullo, ma al più annullabile ad istanza dei soli soggetti interessati (in giurisprudenza la tesi della nullità è decisamente respinta, sostenendosi invece la tesi dell'annullabilità, che può però essere fatta valere dalla sola parte interessata, cioè dalla stessa procedura. Il vizio è conseguentemente sanabile: è quanto emerge da un caso recentemente affrontato dalla Cass. n. 13242/2015 con riferimento all'adesione ad un accertamento fiscale compiuta dal curatore senza prima richiedere l'autorizzazione).

Trib. Milano 16 febbraio 2017, ha ritenuto che poiché il curatore è privo del potere di disporre autonomamente dei diritti della massa, e detto principio opera anche nel contesto dell'attività di accertamento del passivo, poiché non può essere a lui deferito il giuramento de veritate, al creditore deve essere conservato uno strumento di risposta, ne consegue che il giuramento decisorio nei confronti del curatore va ammesso nella formula de scientia con la seguente formula: «Io sottoscritto curatore, giuro e giurando affermo di essere a conoscenza nella suddetta qualità di curatore che il credito .... mi risulta essere stato pagato», ex art. 2960, comma 2 c.c. Secondo Cassazione nn. 15570/2015 e 3573/2011, invece, il giuramento decisorio non può essere deferito al curatore fallimentare «in quanto terzo rispetto al fallito e privo della capacità di disporre del diritto controverso».

Da notare che l'accordo transattivo non può essere impiegato per superare le disposizioni imperative in tema di competitività delle procedure di alienazione dei beni dell'attivo fallimentare. Sul punto cfr. Cass. n. 11464/2017, che ha ritenuto nullo il contratto di vendita “a trattativa privata” posto in essere in violazione delle norme imperative che regolano il procedimento di liquidazione dell'attivo fallimentare, attesa l'impossibilità di correlare la cessione all'autorizzazione data nel distinto contesto di una transazione intercorsa tra il curatore e la controparte acquirente.

Si ricorda che in mancanza del comitato dei creditori il giudice delegato può esercitare poteri vicari in via sostitutiva.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario