Istanza del curatore per essere autorizzato a promuovere azione revocatoria ex art. 164 c.c.i.i. per pagamento di crediti postergati

Federico Rolfi

Inquadramento

L'istanza di autorizzazione deve contenere adeguata descrizione del credito postergato del cui pagamento si assume l'inefficacia. In particolare, devono essere argomentate le ragioni per cui si assume che il credito dovesse ritenersi postergato, documentando il relativo pagamento.

Formula

TRIBUNALE DI ...

SEZIONE CRISI D'IMPRESA E PROCEDURE CONCORSUALI

LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE DELL'IMPRESA ... (R.G. ... / ... L.G.)

CURATORE ...

GIUDICE DELEGATO ...

SENT. N. ... DEL ...

***

ISTANZA PER AUTORIZZAZIONE AD AGIRE EX ART. 164, COMMA 2, c.c.i.i.

Ill.mo Signor Giudice Delegato,

il sottoscritto ..., Curatore della liquidazione giudiziale in epigrafe,

ESPONE

1) Con sentenza n. ... R.G. Liq., depositata in data ..., il Tribunale di ... ha dichiarato l'apertura della liquidazione giudiziale dell'impresa ..., con sede legale in ..., via ..., nominando Curatore il sottoscritto.

2) Dalla verifica della documentazione in possesso dell'impresa in liquidazione giudiziale, è emerso che in data ... l'impresa ancora in bonis ha effettuato in favore di ... il versamento dell'importo di Euro ..., mediante ... [bonifico, assegno, etc.], come emerge dall'All. 1.

3) Si deve rilevare che in data ..., ... aveva effettuato in favore della società un finanziamento soci per l'importo di Euro ..., regolarmente appostato nel bilancio dell'anno ... (All. 2).

4) Nonostante la causale del versamento recitasse formalmente “compenso per prestazioni di consulenza”, va sottolineato che non consta che tra l'impresa e ... intercorresse alcun rapporto di tale tipo.

5) Per contro, nel bilancio dell'anno ... (All. 3), il credito di ... per finanziamento soci risulta ammontare ad Euro ... con una riduzione di Euro ..., esattamente corrispondente all'ammontare del versamento sopra descritto.

6) Per effetto del disposto di cui all'art. 2467 c.c. deve ritenersi che il finanziamento di ... avesse tutte le caratteristiche del finanziamento soci postergato.

7) Alla luce dei fatti sinora descritti deve ritenersi che il versamento abbia violato le regole della par condicio creditorum, e che lo stesso sia inefficace, alla luce del disposto di cui all'art. 164, comma 2, c.c.i.i.

8) Il sottoscritto ha ritenuto opportuno acquisire un parere legale, su autorizzazione resa dalla S.V. in data ... (All. 4).

9) Il legale nominato, Avv. ..., ha reso il parere che si allega, evidenziando l'elevata probabilità di accoglimento della domanda, pur evidenziando un profilo di alea connesso ad eventuali difese e produzioni documentali della controparte nel corso del giudizio (All. 5).

Appare opportuno nominare lo stesso Avv. ... quale procuratore nell'instaurando giudizio.

Ai fini della verifica del termine stabilito dalla norma testé citata si evidenzia che il pagamento è avvenuto in data ..., e che la procedura di liquidazione giudiziale è stata dichiarata aperta a seguito di domanda depositata in data ...

... [1].

Si rappresenta, infine, che non risultano decorsi i termini di cui all'art. 170 c.c.i.i., indipendentemente dal profilo dell'applicabilità o meno alla revocatoria ex art. 163 c.c.i.i. del termine di prescrizione.

Tutto ciò premesso ed esposto, il sottoscritto, ai sensi degli artt. 123, comma 1, lett. f), e 128 c.c.i.i., rivolge

ISTANZA

perché la S.V. Ill.ma, ravvisatane l'opportunità, voglia autorizzare l'azione ex art. 164, comma 2 c.c.i.i. nei confronti di ..., rappresentando che, in caso di autorizzazione, il sottoscritto nominerà procuratore l'Avv. ...

Si allegano i documenti in narrativa.

Con osservanza

Luogo e data ...

Il Curatore ...

1. In ogni caso fornire al G.D. ogni indicazione che consenta di verificare la fondatezza della domanda.

COMMENTO

Il comma 2 dell'art. 165 c.c.i.i. viene ad esplicare quanto era già ritenuto dalla dottrina sotto il vigore dell'art. 65 l.fall., e cioè che in quest'ultima previsione rientrassero anche i rimborsi anticipati dei versamenti dei soci in conto finanziamento. Anche il richiamo all'art. 2467 c.c. recepisce le indicazioni che erano già state fornite dalla dottrina, e permette di applicare la definizione ampia di finanziamento soci effettuata dal secondo comma della norma da ultimo citata.

Va osservato che l'art. 2467 c.c. sembra prescindere sia dall'eventuale scadenza - espressamente o implicitamente - attribuita al debito da restituzione del finanziamento sia dal fatto che l'estinzione sia anticipata rispetto alla scadenza. In termini non dissimili si esprime il comma 2 dell'art. 164 c.c.i.i. che, a differenza del comma 1, non menziona il profilo della scadenza del debito da restituzione del finanziamento.

Questo profilo distingue l'ipotesi in esame da quella di cui al comma 1 anche perché in quest'ultimo caso presupposto imprescindibile per l'applicazione della previsione è che si tratti di un debito con scadenza al giorno della dichiarazione di aperura della liquidazione giudiziale, o successiva, giacché in caso contrario alla fattispecie troverà, semmai, applicazione l'art. 166, comma 1 (pagamenti anomali) o 2 (pagamenti normali) comma.

La norma prevede in ogni caso l'inefficacia ex lege della restituzione del finanziamento, con un regime che rende evidente l'irrilevanza delle condizioni soggettive di solvens (poi in liquidazione giudiziale) ed accipiens.

La conseguenza è che il curatore che agisce ex art. 164 dovrà unicamente dare prova della data in cui è avvenuto il rimborso del finanziamento, nonché la sussistenza dei presupposti di cui all'art. 2467, comma 2 c.c.

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