Atto di intervento del creditore in giudizio di opposizione allo stato passivo

Federico Rolfi

inquadramento

L'intervento del terzo è soggetto ad una rigida preclusione processuale e deve basarsi su un concreto interesse che deve essere dedotto nell'atto di intervento medesimo.

Formula

TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI ....

LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE DELL'IMPRESA .... (R.G. .... / .... L.G.)

Curatore: Dr. ....

Giudice Delegato: Dr. ....

Sent. n. .... del ....

* * *

INTERVENTO VOLONTARIO NEL GIUDIZIO DI OPPOSIZIONE ALLO STATO PASSIVO

* * *

per la società .... (C.F. .... /P.I. ....), con sede legale in ...., via ...., in persona del legale rappresentante pro tempore Sig. .... residente in .... via .... (C.F. ....), rappresentata e difesa in virtù di delega [a margine del /in calce al] presente atto, dall'Avv. .... del Foro di .... e con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in ...., il quale dichiara di voler ricevere tutte le comunicazioni inerenti il presente procedimento all'indirizzo PEC .... nel procedimento per opposizione allo stato passivo R.G. .... / .... promosso da .... (C.F. .... / P.I. ....), con sede legale in ...., via ...., con l'Avv. ....

PREMESSO CHE

– la società opponente ha depositato in data .... ricorso in opposizione allo stato passivo della liquidazione giudiziale .... dichiarata con sentenza n. .... R.G. Liq., depositata in data .... (DOC 1);

– parte ricorrente ha riferito: di aver depositato in data .... domanda di ammissione al passivo per il credito di Euro .... al grado ex art. .... c.c. [1] , derivante da [2] ; di avere ricevuto in data .... la comunicazione PEC ai sensi dell'art. 205 c.c.i.i. con cui il Curatore ha comunicato la decisione dello stesso Giudice Delegato il quale aveva stabilito testualmente [3] (DOC. 2);

– la società opponente ha quindi proposto opposizione, lamentando il mancato riconoscimento del grado privilegiato al credito insinuato e dedotto, a fondamento della propria opposizione che [4] ;

– l'opponente ha quindi concluso per l'accoglimento dell'opposizione e la conseguente ammissione del credito di Euro .... al grado privilegiato ex art. .... c.c. [5] , con vittoria di spese.

Tutto ciò premesso la società ...., come in epigrafe rappresentata e difesa interviene nel presente procedimento chiedendo il rigetto dell'opposizione e l'integrale esclusione del credito dell'opponente dallo stato passivo per i seguenti

MOTIVI

Giova premettere che l'esponente è interessata ad intervenire nel presente procedimento in quanto [6] .

Ciò premesso si deduce l'infondatezza dell'opposizione in quanto [7] .

Tutto ciò premesso, la società ...., come in epigrafe rappresentata e difesa, formula le seguenti.

CONCLUSIONI

voglia l'Ill.mo Tribunale, rigettata ogni avversa deduzione respingere l'opposizione allo stato passivo proposta dalla società .... con ricorso depositato in data ....;

Con vittoria delle spese e compensi di lite.

In via istruttoria

Preliminarmente si chiede che venga acquisito il fascicolo della verifica dei crediti limitatamente alla posizione della creditrice, e la documentazione ivi allegata.

Si producono, in ogni caso:

1) ricorso in opposizione allo stato passivo;

2) stato passivo dichiarato esecutivo dal G.D. con riguardo alla domanda dell'opponente

3) .... [8] .

Luogo e data ....

Firma ....

[1]Specificare il grado di privilegio richiesto.

[2]Specificare il titolo a fondamento del credito.

[3]Riprodurre, se necessario, il testo della decisione del G.D.

[4]Sintetizzare le ragioni dell'opposizione, se utili per la difesa

[5]Specificare il grado di privilegio richiesto.

[6]Sintetizzare i profili che fondano l'interesse ad intervenire nella procedura.

[7]Argomenti a favore del rigetto dell'opposizione.

[8]Altri documenti utili.

commento

La facoltà di intervento viene fortemente limitata dalla barriera preclusiva temporale, che è fatta coincidere con il termine finale per la costituzione dei resistenti e, quindi, anche per la proposizione di impugnazioni incidentali legittimando le perplessità della dottrina circa la concreta possibilità di ricorrere a tale strumento.

Ulteriore – stavolta condivisibile – restrizione si collega all'inammissibilità di un intervento finalizzato a veicolare interessi omologhi a quelli del ricorrente, di fatto eludendo l'eventuale maturarsi della decadenza dalla facoltà di promuovere impugnazione autonoma.

L'intervento tardivo è da ritenersi inammissibile, mentre per quello tempestivo si porrà il problema della verifica della sussistenza di un effettivo interesse, attuale e concreto, all'intervento medesimo, sicuramente insussistente per i soggetti che non possano essere pregiudicati dall'esito del giudizio.

Non è parte del procedimento – e non può, quindi, neppure intervenire – l'imprenditore assoggettato alla procedura di liquidazione giudiziale, eccezion fatta per la facoltà di intervento contemplata dall'art. 143 (già 43 l.fall.).

La natura del procedimento appare del tutto incompatibile con la chiamata in causa del terzo.

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